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Atto a cui si riferisce:
S.1/00813 premesso che: in sede di esame, in prima lettura, presso la Camera dei deputati, del disegno di legge di conversione del decreto-legge 25 giugno 2017, n. 99, recante disposizioni urgenti...



Atto Senato

Mozione 1-00813 presentata da ENRICO CAPPELLETTI
giovedì 13 luglio 2017, seduta n.859

CAPPELLETTI, AIROLA, BERTOROTTA, BLUNDO, BOTTICI, BUCCARELLA, BULGARELLI, CASTALDI, CATALFO, CIAMPOLILLO, CIOFFI, COTTI, CRIMI, DONNO, ENDRIZZI, FATTORI, GAETTI, GIARRUSSO, GIROTTO, LEZZI, LUCIDI, MANGILI, MARTELLI, MARTON, MONTEVECCHI, MORONESE, MORRA, NUGNES, PAGLINI, PETROCELLI, PUGLIA, SANTANGELO, SCIBONA, SERRA, TAVERNA - Il Senato,

premesso che:

in sede di esame, in prima lettura, presso la Camera dei deputati, del disegno di legge di conversione del decreto-legge 25 giugno 2017, n. 99, recante disposizioni urgenti per la liquidazione coatta amministrativa di Banca popolare di Vicenza SpA e di Veneto banca SpA (AC 4565), il testo del provvedimento non ha subito modifiche, fatta eccezione per il mero coordinamento formale e per la rifusione in esso del decreto-legge 16 giugno 2017, n. 89, recante interventi urgenti per assicurare la parità di trattamento dei creditori nel contesto di una ricapitalizzazione precauzionale nel settore creditizio;

nel corso dell'esame in VI Commissione (Finanze) alla Camera dei deputati, lo stesso relatore del provvedimento ha presentato un emendamento che poi, a giudizio degli interroganti pretestuosamente, è stato ritirato;

tale proposta emendativa (1.01 del relatore) raccoglie norme volte ad ampliare la platea degli obbligazionisti beneficiari delle prestazioni del fondo di solidarietà previsto dell'articolo 1, comma 855, della legge 28 dicembre 2015, n. 208, posticipando il termine di acquisto dei titoli al 1° febbraio 2016 invece che al 12 giugno 2014;

l'emendamento del relatore prevede, altresì, norme volte a irrogare adeguate sanzioni riferibili all'esercizio dell'azione di responsabilità, ai sensi dell'articolo 2394-bis del codice civile, in particolare per consentire al giudice, accolta la domanda, di condannare gli amministratori delle banche all'interdizione perpetua dai pubblici uffici, all'interdizione perpetua dall'esercizio delle professioni, dagli uffici direttivi delle persone giuridiche e delle imprese e all'incapacità di contrattare con la pubblica amministrazione;

il ritiro dell'emendamento da parte del relatore, nonché l'apposizione della questione di fiducia in Aula, non ha consentito il dibattito su temi delicati come il ristoro degli investitori e l'assunzione delle responsabilità da parte dei vertici aziendali delle banche poste in liquidazione;

a giudizio dei proponenti questa condotta lede, da un lato, le legittime aspettative da parte dei risparmiatori, dall'altro, le prerogative di un Parlamento nuovamente depotenziato e privato della sua primaria funzione;

appare, pertanto, necessario scongiurare il ripetersi di tale assurda e irragionevole condotta anche in Senato,

impegna il Governo:

1) a favorire tempestivamente il più ampio dibattito sulle problematiche analizzate, anche al fine di definire una normativa sulla responsabilità degli amministratori delle banche fallite nel senso indicato nelle premesse, avendo riguardo in particolar modo alla questione della responsabilità dei vertici aziendali;

2) a favorire l'adozione di misure adeguate, al fine di consentire all'autorità giudiziaria, accertata la responsabilità dei vertici aziendali, di condannare sempre questi ultimi all'interdizione perpetua dai pubblici uffici, all'interdizione perpetua dall'esercizio delle professioni, dagli uffici direttivi delle persone giuridiche e delle imprese e all'incapacità di contrattare con la pubblica amministrazione;

3) a porre in atto misure volte a garantire un equo trattamento di ristoro, a parità di condizioni, per tutti gli investitori coinvolti nelle ormai molteplici crisi che hanno investito il sistema bancario.

(1-00813)