• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
S.4/07823 PEPE - Ai Ministri della salute e dell'economia e delle finanze - Premesso che, secondo quanto risulta all'interrogante: da notizie di stampa risulta che il professor Walter Ricciardi,...



Atto Senato

Interrogazione a risposta scritta 4-07823 presentata da BARTOLOMEO PEPE
martedì 18 luglio 2017, seduta n.860

PEPE - Ai Ministri della salute e dell'economia e delle finanze - Premesso che, secondo quanto risulta all'interrogante:

da notizie di stampa risulta che il professor Walter Ricciardi, presidente dell'Istituto superiore di sanità (ISS), intende querelare il senatore D'Anna per aver questi sollevato nella seduta pubblica del Senato del 12 luglio 2017 (n. 857), dedicata all'esame del decreto Lorenzin sui vaccini (disegno di legge 2856), dubbi sui conflitti d'interesse dello stesso Ricciardi per presunti legami con una casa farmaceutica;

le agenzie riportano che il professor Ricciardi avrebbe precisato che egli "si è dimesso da tutti gli incarichi che precedentemente ricopriva già dal 2015" e dichiara che: "a partire dal primo settembre 2015, contemporaneamente all'assunzione della guida dell'Istituto, si è messo in aspettativa dall'Università Cattolica, dimettendosi da tutti gli incarichi compresi quelli compatibili";

il contenuto falsificatorio dell'affermazione del professor Ricciardi, come riportata, starebbe tutto in quel "primo settembre 2015, contemporaneamente all'assunzione della guida dell'Istituto". Nel settembre 2015, infatti, il professor Ricciardi è stato nominato (dal Governo pro tempore Renzi) presidente dell'Istituto superiore di sanità, ma egli stesso era stato commissario straordinario dell'Istituto dal luglio 2014, nominato dai ministri Lorenzin e Padoan;

il professor Ricciardi, in qualità di commissario straordinario, godeva dal luglio 2014 di poteri appunto straordinari concessi dalla legge e perciò era alla guida dell'ISS in modo straordinario. E se ha lasciato tutti gli incarichi precedentemente rivestiti, anche, ma non solo, quelli compatibili, dal 1° settembre 2015, come da lui stesso affermato all'ANSA, vuol dire che, per 14 mesi, dal luglio 2014 all'agosto 2015, ha ricoperto incarichi incompatibili con la sua funzione di "guida" dell'Istituto superiore di sanità. Per non parlare della tardività della sua aspettativa all'Università Cattolica del Sacro Cuore;

da quanto riportato dalle agenzie di stampa di questi giorni, è lecito sospettare, allora, che, per i 14 mesi in cui è stato commissario dell'ISS, egli abbia percepito doppia retribuzione, come professore dell'università (che riceve fondi pubblici) e come commissario dell'ISS, a valere sul bilancio dell'ente, che gode di un fondo di funzionamento a carico dello Stato ed è ulteriormente finanziato dal Ministero della salute. Potrebbe non essere così e quanto descritto essere frutto solo delle inevitabili deduzioni da dichiarazioni avventate o avventurosamente riportate dalle agenzie, ma si ritiene che l'ipotesi non sia improbabile;

nell'attesa che il professor Ricciardi si esprima, solo l'indagine da parte della Procura regionale della Corte dei conti per il Lazio potrebbe chiarire la questione, considerando, laddove il professore avesse rinunciato all'inammissibile doppia retribuzione, anche i benefit derivanti dalla doppia posizione, da lui rivestita tra il luglio 2014 e l'agosto 2015;

sarebbe infatti mancata la doverosa vigilanza del Ministero della salute. Forse perché il direttore generale per la vigilanza degli enti e la sicurezza delle cure del Ministero della salute, dottor Viggiano, è stato nominato dal ministro Lorenzin quasi contemporaneamente al professor Ricciardi, a seguito dello scorporo, con raddoppio, della precedente direzione generale per la ricerca e la innovazione scientifica e la vigilanza sugli enti. Tutto questo nel silenzio generale: quando solo pochi anni prima l'editorialista del "Corriere della Sera", Sergio Rizzo, aveva denunciato aspramente la proroga di soli 6 mesi, a mezzo di decreto-legge, del direttore generale dell'ex ISPESL, per motivi legati alla liquidazione dell'ente;

non è chiara a parere dell'interrogante la ragione dell'omessa vigilanza del dottor Viggiano sul ritardo nella collocazione in aspettativa del professor Ricciardi. Forse perché il dottor Viggiano era troppo preso dall'altro onere del suo incarico (la sicurezza delle cure sanitarie). Forse perché continuamente pressato dal ministro Lorenzin, che nel frattempo sparava cifre a caso sulle reazioni avverse dei vaccini: "Una o due su milione", laddove i dati dell'AIFA riportano (tardivamente) migliaia di segnalazioni registrate dalla Farmacovigilanza ogni anno, tra il 2014 e il 2016, che devono essere prese seriamente in considerazione, dopo la sentenza della Corte di giustizia dell'Unione europea del 21 giugno 2017 su un caso di reazione avversa da vaccini,

si chiede di sapere:

se i fatti riportati rispondano a verità;

quali misure i Ministri in indirizzo, accertata la veridicità di quanto riportato, intendano adottare;

se, nell'attesa che il professor Ricciardi chiarisca, e prima che la Procura regionale della Corte dei conti per il Lazio possa aprire un'indagine, l'Ispettorato presso l'ufficio centrale di bilancio del Ministero dell'economia e delle finanze non debba aprire un'inchiesta contabile, al fine di recuperare all'erario le somme che sarebbero state eventualmente indebitamente percepite da Ricciardi, considerando anche i benefit derivanti dalla doppia posizione da lui rivestita tra il luglio 2014 e l'agosto 2015, anche laddove egli avesse rinunciato alla doppia retribuzione;

se, anche per favorire una fattiva collaborazione del suo Ministero con l'Ufficio centrale di bilancio, prevista dal decreto legislativo n. 165 del 2001, il Ministro della salute non ritenga di sollevare dell'incarico il dottor Viggiano, che già avrebbe dato prova, ad avviso dell'interrogante, di non aver esercitato la dovuta vigilanza sull'Inail in un caso ritenuto invece dalla seconda sezione civile del Tribunale di Roma tanto grave da indurla a trasmettere un fascicolo di causa, concernente Ministero della salute ed Inail, al procuratore generale della Corte dei conti per il Lazio;

se, nelle more dell'indagine contabile, il Ministro della salute non ritenga opportuno sospendere il professor Ricciardi dalla carica di presidente dell'ISS, come già prudentemente avvenuto per l'incarico del professor Pecorelli alla presidenza dell'AIFA.

(4-07823)