Testo RISOLUZIONE IN COMMISSIONE
Atto a cui si riferisce:
C.7/01323 premesso che:
il Gazometro sito nei pressi della via Ostiense a Roma, non lontano dalla Piramide Cestia, ha avviato le proprie attività nel 1937 ed è in disuso da quasi...
Atto Camera
Risoluzione in commissione 7-01323presentato daNICCHI Marisatesto diMartedì 25 luglio 2017, seduta n. 841
La VII Commissione,
premesso che:
il Gazometro sito nei pressi della via Ostiense a Roma, non lontano dalla Piramide Cestia, ha avviato le proprie attività nel 1937 ed è in disuso da quasi 50 anni;
esso fa parte del patrimonio ambientale e culturale dei quartieri Garbatella, Ostiense e Marconi a ridosso del fiume Tevere, in un quadrante di Roma che comprende molte aree meritevoli di valorizzazione e riqualificazione:
gli ex mercati generali, che aspettano da più di un decennio la giusta riqualificazione e fruizione, una delle grandi «incompiute» della città;
la centrale Montemartini, primo impianto pubblico di produzione di elettricità a Roma, sorto agli inizi del 1900 sulla Via Ostiense;
la vasta ed inaccessibile area Italgas che aspetta da molti anni una bonifica dagli inquinanti ed un nuovo utilizzo;
i resti archeologici dell'antico Porto Fluviale, principale nodo di rifornimento della Roma imperiale;
infine, l'area, sull'altra sponda del Tevere, alla fine del ponte pedonale delle Scienze, del teatro India e del «parco Papareschi», nel quartiere Marconi;
oggi il Gazometro, posto in un'area privata, non ha più le finalità originarie di infrastruttura energetica, ma rappresenta uno straordinario esempio di archeologia industriale, unico a livello europeo e di valore progressivamente accresciuto per la cittadinanza di Roma, sia per le citazioni letterarie sia per le raffigurazioni nella pittura contemporanea, così come per il fatto che diversi film lo hanno ritratto e magnificato in modo esplicito e magistrale, come «Le fate ignoranti» di Ozpetek;
il Gazometro, tuttavia, è in un cattivo stato di conservazione, con diversi ed evidenti punti di pesante arrugginimento, ove quindi la struttura rischia lesioni serie e forse anche non reversibili;
considerato che il Comitato «Luci sul Gazometro» ha promosso una riuscitissima iniziativa pubblica con i cittadini del territorio, anche mediante una petizione popolare rivolta al Governo per chiedere che il Gazometro venga riconosciuto come monumento dell'archeologia industriale della città, elemento caratteristico dell'identità e del paesaggio urbano di Roma Capitale, con conseguenti garanzie conservative e anche fruitive per la relativa valorizzazione,
impegna il Governo:
a promuovere un tavolo di confronto con le istituzioni territoriali interessate (regione Lazio e comune di Roma Capitale), con il Comitato «Luci sul Gazometro» e con la proprietà per attivare con immediatezza tutte le procedure volte a verificare i presupposti per la dichiarazione d'interesse di cui agli articoli 10 e seguenti del codice dei beni culturali di cui al decreto legislativo n. 42 del 2004;
ad assumere le iniziative di competenza per prevedere i conseguenti vincoli e le misure di recupero e di conservazione;
a promuovere adeguata tutela, valorizzazione e fruizione del Gazometro, anche alla luce dei risvolti sul piano turistico, come volano economico e occupazionale per i territori interessati.
(7-01323) «Nicchi, Roberta Agostini, Miccoli».