• Testo MOZIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.1/00452 premesso che: le società a partecipazione pubblica costituiscono una realtà rilevante nell'economia nazionale contribuendo in via prioritaria al soddisfacimento di interessi...



Atto Camera

Mozione 1-00452presentato daMISIANI Antoniotesto diMartedì 6 maggio 2014, seduta n. 223

La Camera,
premesso che:
le società a partecipazione pubblica costituiscono una realtà rilevante nell'economia nazionale contribuendo in via prioritaria al soddisfacimento di interessi pubblici di carattere generale;
alcune società a partecipazione pubblica rappresentano realtà industriali di particolare importanza operanti in settori in prevalenza di interesse generale, che richiedono livelli di investimento e prestazione elevati che il settore privato non sempre è in grado di assicurare pienamente;
lo Stato, in particolare tramite il Ministero dell'economia e delle finanze, detiene la partecipazione diretta, di maggioranza o controllo, di società operanti in settori strategici;
negli ultimi anni, attraverso successivi interventi normativi, sono state previste, per le società controllate dal Ministero dell'economia e delle finanze, numerose misure finalizzate al perseguimento di obiettivi di economicità della gestione nonché a garantire la correttezza, la trasparenza e la migliore funzionalità degli organi sociali;
per tutelare ulteriormente il perseguimento degli interessi pubblici, la corretta gestione delle risorse e la salvaguardia dell'immagine del socio pubblico, è altresì necessario assicurare la massima trasparenza e qualità delle procedure di designazione dei componenti degli organi sociali, garantendo il rispetto dei requisiti di onorabilità e di professionalità degli amministratori;
con la mozione Tomaselli e altri (1-00060) sui criteri di nomina degli amministratori delle società quotate e non quotate controllate direttamente o indirettamente dallo Stato, approvata a larghissima maggioranza dal Senato il 19 giugno 2013 e fatta propria dal Governo in una successiva direttiva del Ministero dell'economia e delle finanze del 24 giugno e, da ultimo, la risoluzione approvata l'8 aprile 2014 dalla 10a Commissione del Senato (7-00096), il Parlamento ha inteso esercitare il proprio ruolo di indirizzo generale e di controllo specifico su come lo Stato esercita il suo ruolo di azionista;
il processo di selezione sin qui messo in atto dal Governo risulta coerente con i criteri definiti dal Parlamento e dal Governo,

impegna il Governo:

a confermare, in coerenza con gli indirizzi definiti dal Parlamento e dal Governo, i criteri sinora adottati nella formazione delle liste per i consigli di amministrazione delle società nelle quali il Ministero dell'economia e delle finanze esercita, direttamente o indirettamente, il controllo di diritto o di fatto, avendo particolare cura di evitare situazioni di conflitto di interesse e di garantire le massima trasparenza delle procedure;
a subordinare l'eventuale riconferma dei presidenti e degli amministratori delegati uscenti alla valutazione del ruolo di ciascuno e dei risultati della società sul piano industriale, su quello della remunerazione del capitale investito dall'azionista, nonché sui risultati dei bilanci di sostenibilità, e in ogni caso avendo come limite massimo quello di tre mandati;
a trasmettere al Parlamento una relazione annuale sull'andamento della società, controllate direttamente o indirettamente dal Ministero dell'economia e delle finanze, in relazione al mandato ricevuto;
a confermare la scelta di ridurre le retribuzioni lorde totali (comprensive delle parti fisse e variabili, di eventuali stock option e stock grant nonché dei trattamenti di fine rapporto) di chi sia designato a ricoprire le cariche di presidente ed amministratore delegato, sulla base di un forte principio di progressività e, per il futuro, a legare l'eventuale miglioramento dei compensi dei capi-azienda al proporzionale miglioramento sostenibile dei salari;
a esigere da chi sia designato amministratore delle società a operare affinché i consigli di amministrazione di queste stesse società rendano note in una relazione allegata al bilancio annuale, in base ai criteri individuati con provvedimento del Ministro dell'economia e delle finanze, le spese per pubblicità, sponsorizzazioni e liberalità indicandone i beneficiari;
a valorizzare, senza ulteriori oneri a carico del bilancio dello Stato, la direzione del Ministero dell'economia e delle finanze preposta al controllo delle partecipazioni azionarie dello Stato in relazione ai mandati assegnati e nel rispetto delle norme sulle incompatibilità di cui al decreto legislativo n. 39/2013, anche istituendo, all'interno della direzione, delle specifiche unità di valutazione dei risultati delle aziende.
(1-00452)
(Nuova formulazione) «Misiani, Andrea Romano, Bernardo, Marchi, Bonavitacola, Paola Bragantini, Capodicasa, Censore, De Micheli, Fanucci, Fassina, Cinzia Maria Fontana, Giampaolo Galli, Giulietti, Guerra, Laforgia, Losacco, Marchetti, Melilli, Parrini, Preziosi, Rubinato, Fauttilli».
(Mozione non iscritta all'ordine del giorno ma vertente su materia analoga).