• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE

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Atto a cui si riferisce:
S.3/03940 BLUNDO, CAPPELLETTI, GIARRUSSO, MORRA - Ai Ministri dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, dell'interno e delle politiche agricole alimentari e forestali - Premesso che:...



Atto Senato

Interrogazione a risposta orale 3-03940 presentata da ROSETTA ENZA BLUNDO
mercoledì 2 agosto 2017, seduta n.871

BLUNDO, CAPPELLETTI, GIARRUSSO, MORRA - Ai Ministri dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, dell'interno e delle politiche agricole alimentari e forestali - Premesso che:

fino all'estate 2016 il Corpo forestale dello Stato era dotato di 14 basi elicotteristiche, dislocate su alcune regioni: 4 in Sicilia, 2 in Basilicata, 5 nel Lazio, una nelle Marche, una in Abruzzo, una in Emilia-Romagna e una in Umbria;

risulta agli interroganti che il frazionamento del Corpo abbia prodotto anche il frazionamento e la dispersione dei mezzi antincendio in dotazione allo stesso. Attualmente volano 3 elicotteri Erickson, di cui due con una ditta privata e uno con personale ex forestale passato ai Vigili del fuoco. Inoltre con gli elicotteri 412 trasferiti in dotazione agli stessi Vigili del fuoco (uno a Ciampino, una a Cecina e una a Pescara), si realizzano turni di 12 ore (ma possono arrivare anche a 14-15 ore) che sono coperti solo da 2 piloti e 2 specialisti, a gravissimo discapito della sicurezza di volo e dell'efficacia degli interventi, con il rischio addirittura che i soccorritori debbano a loro volta essere soccorsi;

sempre fino al 2016 tutte le Regioni a statuto ordinario, ad esclusione del Veneto, e la Regione Siciliana avevano stipulato convenzioni con il Corpo forestale per le attività di prevenzione, spegnimento e indagine, visto che lo stesso Corpo disponeva di una capillare rete di agenti forestali sul territorio e di una profonda conoscenza delle aree più a rischio. Il Corpo forestale in sinergia con i Vigili del fuoco, la protezione civile e gli eventuali mezzi aerei poteva intervenire rapidamente sull'incendio prima che si estendesse. Con il frazionamento del Corpo è inoltre stato assegnato ai Vigili del fuoco, insieme alle funzioni di antincendio boschivo, un numero irrisorio di agenti forestali, già ridotto a 360 unità a causa dei pensionamenti, per cui nel giro di pochi anni il 90 per cento del personale con cui i Vigili del fuoco dovrebbero svolgere servizio di antincendio boschivo sarà in congedo per sopraggiunti limiti d'età;

considerato che fin dall'inizio del 2017 gli incendi alpini in Liguria e nel bresciano avevano assunto proporzioni gigantesche proprio perché è venuta a mancare la pronta azione di spegnimento che caratterizzava il Corpo forestale. Era ed è pertanto evidente, a giudizio degli interroganti, la necessità di organizzare piani e protocolli per affrontare la situazione d'emergenza che si sta verificando in queste settimane, ma ad oggi ben 8 Regioni non si sono ancora dotate di un piano antincendio boschivo,

si chiede di sapere:

se i Ministri in indirizzo intendano attivarsi per far sì che tutte le Regioni "inadempienti" si dotino quanto prima di un piano antincendio boschivo, tale da giustificare le convenzioni sottoscritte e se intendano altresì attivarsi per ricevere dai singoli Comuni una precisa mappatura delle aree colpite dagli incendi;

se ritengano opportuno attivarsi, nei limiti delle proprie attribuzioni, al fine di non procedere alla calendarizzazione delle giornate di preapertura della stagione di caccia, in considerazione dei gravissimi squilibri ecologici derivanti dagli incendi ovvero interdire l'attività venatoria non solo nelle zone limitrofe alle aree percorse dal fuoco ma nell'intero ambito territoriale di caccia, per consentire alla fauna sfuggita agli incendi di sopravvivere in nuovi habitat e ricostituire l'immenso patrimonio faunistico e floristico presente nelle aree colpite;

se non ritengano urgente la previsione di un piano precauzionale di prevenzione di smottamenti, frane e alluvioni, che potrebbero verificarsi con le piogge e le nevicate autunnali e invernali a causa della distruzione del manto arboreo;

se il Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali non intenda tempestivamente istituire una direzione generale forestale presso il Ministero per aggiornare il censimento degli alberi e degli uliveti monumentali e attuare politiche nazionali collegate agli incendi boschivi.

(3-03940)