• Testo ODG - ORDINE DEL GIORNO IN ASSEMBLEA

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Atto a cui si riferisce:
S.9/DOC.XXIV,N ... a seguito delle comunicazioni rese al Parlamento nella giornata del 1° agosto 2017 dal Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale e dal Ministro della difesa sui recenti...



Atto Senato

Ordine del Giorno 9/DOC.XXIV,N.78/6 presentato da BRUNO MARTON
mercoledì 2 agosto 2017, seduta n. 871

Il Senato della Repubblica,
a seguito delle comunicazioni rese al Parlamento nella giornata del 1° agosto 2017 dal Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale e dal Ministro della difesa sui recenti sviluppi della situazione in Libia;
valutate le risoluzioni adottate, alla stessa data, dalle Commissioni riunite Affari esteri, emigrazione e Difesa sulla deliberazione del Consiglio dei ministri in merito alla partecipazione dell'Italia alla missione in supporto alla Guardia costiera libica, adottata il 28 luglio 2017 (Doc. CCL, n. 2);
considerate le risoluzioni approvate dalla Camera dei deputati (n. 6-00290 e n. 6-00292) e dal Senato della Repubblica (Doc. XXIV, n. 71) l'8 marzo 2017 che, ai sensi dell'articolo 2, comma 2, della legge 21 luglio 2016, n. 145, autorizzano la partecipazione alle missioni e le attività previste nella deliberazione adottata dal Consiglio dei ministri il 14 gennaio 2017;
considerata, in particolare, la richiesta del Consiglio Presidenziale/Governo di Accordo Nazionale di sostegno alle forze di sicurezza libiche per le attività di controllo e contrasto dell'immigrazione illegale e del traffico di esseri umani pervenuta con lettera del Presidente Al Serraj in data 23 luglio 2017, richiesta che i sottoscrittori del presente atto ritengono debba essere resa pubblica, oltre per il dovere di trasparenza nei confronti dei cittadini italiani, anche al fine di una corretta e consapevole deliberazione delle Camere in relazione a quanto all'ordine del giorno dei lavori del Senato;
considerato che il Governo di accordo nazionale libico guidato da Al Serraj, pur riconosciuto dall'ONU con le risoluzioni nn. 2259 e 2278 del Consiglio di sicurezza e sostenuto dal nostro Paese, rappresenta solo una minima parte del popolo libico, non avendo ricevuto ancora la fiducia da parte del Parlamento, né essendo riconosciuto da larga parte delle componenti politiche, tribali e militari di quel popolo;
considerato che in questa fase, peraltro, si evidenzia la significativa assenza di una regia comune dell'Unione europea in merito alla crisi libica. In particolare, non figurano molte iniziative dell'Alto rappresentante dell'Unione per gli affari europei e la politica di sicurezza, Federica Mogherini, finalizzate a dare una visione unitaria alle politiche dei diversi Paesi europei sulla Libia. Il risultato di questa assenza è un'evidente concorrenza sul piano diplomatico e politico tra i Governi italiano e francese, che invece dovrebbero operare di concerto;
considerato, inoltre, che la nuova missione di supporto logistico e tecnico si pone in linea di continuità con un impegno del nostro Paese nel quadro del processo di stabilizzazione della Libia e con la linea, condivisa a livello internazionale, di sostegno al Consiglio presidenziale/Governo di accordo nazionale libico;
considerato che tale accordo con l'Italia verrebbe siglato con un Governo instabile e non sufficientemente riconosciuto al suo interno, non sono da escludere ostilità da parte delle altre componenti della società libica rispetto alla missione concordata,
impegna il Governo ad assumere, nelle competenti sedi internazionali, iniziative volte all'indizione e allo svolgimento di una conferenza internazionale di pace che coinvolga tutte le soggettività presenti in Libia (ad eccezione di quelle legate a Daesh) con l'obiettivo della creazione di un Governo libico effettivamente rappresentativo e che controlli la larga parte del territorio di quella Nazione.
(numerazione resoconto Senato G6)
(9/Doc. XXIV, n. 78/6)
MARTON, SANTANGELO