• Testo ODG - ORDINE DEL GIORNO IN ASSEMBLEA

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Atto a cui si riferisce:
C.9/04601/009    premesso che:     negli ultimi anni molteplici sono stati gli incendi che hanno colpito gli impianti di trattamento, stoccaggio o recupero dei rifiuti, le aziende danneggiate...



Atto Camera

Ordine del Giorno 9/04601/009presentato daMANNINO Claudiatesto diMartedì 1 agosto 2017, seduta n. 846

   La Camera,
   premesso che:
    negli ultimi anni molteplici sono stati gli incendi che hanno colpito gli impianti di trattamento, stoccaggio o recupero dei rifiuti, le aziende danneggiate dal fuoco in due anni sono forse più di un centinaio;
    l'incendio di plastica riciclata avvenuto nel maggio del 2017 a Pomezia è solamente il più devastante di una sequenza di decine di aziende date alle fiamme;
    alcuni degli incendi sono avvenuti nelle seguenti zone e durante periodi indicati: SICILIA: Trapani frazione Belvedere (luglio 2016), Agrigento zona industriale (gennaio 2016), Pace, Messina (aprile 2017); Carini, Palermo (maggio 2017); CALABRIA: San Mauro Mascherato, Crotone (ottobre 2016); PUGLIA: Bari zona industriale (febbraio 2017); Foggia (maggio 2017); CAMPANIA: Paolisi, Benevento (gennaio 2017); Ercolano, Napoli (agosto 2016); Carinaro, Caserta (ottobre 2016); Villa Literno, Caserta (marzo 2017); LAZIO: Pomezia, Roma (maggio 2017); Onano, Viterbo (settembre 2016); ABRUZZO: Chieti scalo (marzo 2017); Pineto, Teramo (novembre 2016); TOSCANA: Le Strillaie, Grosseto (aprile 2017); Piombino, Livorno (ottobre 2016); MARCHE: Apiro, Macerata (aprile 2017); EMILIA ROMAGNA: Raibano Riccione, Rimini (settembre 2016); LIGURIA: Ceparana, La Spezia (agosto 2016); Genova Campi, Genova (aprile 2016); Stella, Savona (aprile 2016); Cisano, Savona (febbraio 2017); FRIULI VENEZIA GIULIA: Caorle, Venezia (settembre 2016); Monselice, Padova (ottobre 2016); LOMBARDIA: Calcinatello, Brescia (marzo 2017); Bolgare, Bergamo (gennaio 2017); Alzano, Bergamo (febbraio 2017); Gaggiano, Milano (aprile 2017); Lainate, Milano (settembre 2016); PIEMONTE: Piossasco, Torino (agosto 2016); Pinerolo, Torino (aprile 2017); La Loggia, Torino (aprile 2017);
    Roberto Pennisi, magistrato della Direzione nazionale antimafia esperto di crimini ambientali, sugli incendi alle ditte ed aziende che operano nel settore dei rifiuti, ha dichiarato: «Le imprese che trattano rifiuti hanno interesse ad acquisirne il più possibile, perché più acquisiscono, più aumentano gli introiti». «Oggi in Italia c’è una gestione dei rifiuti deviata, in cui la regola è questa: il rifiuto meno lo tocchi più guadagni. Ragione per la quale l'interesse di chi ha acquisito i rifiuti sarebbe quello di portare tutto in discarica». Ma poiché la normativa ambientale prevede la necessità di trattamento, e dunque costi, «per evitare di toccare questi rifiuti tante volte arriva il benedetto fuoco. Quello che brucia va in fumo e il fumo non si tocca più». Non solo: anche i casi di autocombustione, continua Pennisi, possono essere «un segnale di una gestione illegale, in cui sono stati messi in discarica o stoccati rifiuti che non avrebbero dovuto essere collocati in quei luoghi per le loro caratteristiche che li rendono predisposti alla combustione. O che non avrebbero dovuto stare insieme»,

impegna il Governo

a valutare l'opportunità di predisporre un intervento legislativo affinché l'uso della video sorveglianza – dei luoghi dove si svolgono attività di trattamento, di stoccaggio o recupero dei rifiuti – diventi obbligatorio per quelle aziende che richiedono una nuova autorizzazione ovvero un rinnovo.
9/4601/9. Mannino.