• Testo ODG - ORDINE DEL GIORNO IN ASSEMBLEA

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Atto a cui si riferisce:
S.9/DOC.VIII,N ... valutato il progetto di bilancio interno per il 2017, premesso che: è necessario ridefinire il regime soggettivo del trattamento dei senatori cessati dal mandato e condannati, in via...



Atto Senato

Ordine del Giorno 9/DOC.VIII,N.9-10/26 presentato da ENRICO CAPPELLETTI
martedì 1 agosto 2017, seduta n. 870

Il Senato,
valutato il progetto di bilancio interno per il 2017,
premesso che:
è necessario ridefinire il regime soggettivo del trattamento dei senatori cessati dal mandato e condannati, in via definitiva, per taluni reati di particolare gravità sociale, nei limiti costituzionalmente disciplinati;
ciononostante, il Consiglio di Presidenza del Senato il 7 maggio 2015 ha approvato una delibera gravemente lacunosa, volta alla soppressione parziale dei vitalizi. In particolare, l'"abrogazione" del vitalizio ai condannati per reati di particolare gravità è stato trasformato in mera "sospensione", ovvero "cessazione temporanea". Ai sensi dell'articolo 1, comma 3, di detta delibera infatti, il condannato definito, riabilitato (dopo almeno 3 anni dalla condanna), può nuovamente tornare a godere del vitalizio parlamentare. Inoltre, dal novero dei reati non solo è stato escluso l'abuso d'ufficio (articolo 323 codice penale), bensì tutti quelli non colposi che prevedono pene massime fino 6 anni (e non fino a 4 anni, come previsto dal decreto legislativo n. 235 del 2012). Ancora: le misure concrete di revoca (ovvero di sospensione) non sono automatiche, ma debbono "adottarsi" dal Consiglio di Presidenza, di volta in volta, con il rischio che le maggioranze politiche possano condizionare le relative decisioni soggettive e, da ultimo, i familiari superstiti di parlamentari condannati, deceduti prima dell'entrata in vigore della delibera, continueranno a percepire i vitalizi;
l'applicazione di detta delibera ha determinato la sospensione del vitalizio ad otto senatori condannati;
impegna, per quanto di rispettiva competenza, il Collegio dei Senatori Questori e il Consiglio di Presidenza,
a voler provvedere alla modifica della delibera del 7 maggio 2015 prevedendo:
a) l'introduzione del reato di abuso d'ufficio nel novero di quelli la cui condanna definitiva inibisce la riscossione del vitalizio parlamentare;
b) la cessazione del vitalizio parlamentare per i soggetti condannati in via definitiva a pene superiori a due anni di reclusione per delitti non colposi, consumati o tentati, per i quali sia prevista la pena della reclusione non inferiore nel massimo a quattro anni;
c) la cessazione del vitalizio in modo automatico, senza ulteriore deliberazione da parte del Consiglio di Presidenza del Senato;
d) l'abrogazione dell'articolo 1, comma 3, ovvero la possibilità per il condannato riabilitato di poter godere del vitalizio parlamentare;
e) l'abrogazione dell'articolo 1, comma 4, al fine di impedire ai familiari superstiti di parlamentari condannati, deceduti prima dell'entrata in vigore della delibera, di continuare a percepire i vitalizi in regime di reversibilità.
(numerazione resoconto Senato G27)
(9/Doc. VIII, n. 9-10/26)
CAPPELLETTI, LUCIDI, AIROLA, BERTOROTTA, BLUNDO, BUCCARELLA, BULGARELLI, CASTALDI, CATALFO, CIAMPOLILLO, CIOFFI, COTTI, CRIMI, DONNO, ENDRIZZI, FATTORI, GAETTI, GIARRUSSO, GIROTTO, LEZZI, MANGILI, MARTELLI, MARTON, MONTEVECCHI, MORONESE, MORRA, NUGNES, PAGLINI, PETROCELLI, PUGLIA, SANTANGELO, SCIBONA, SERRA, TAVERNA