• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE

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Atto a cui si riferisce:
S.3/03974 MANDELLI, BOCCARDI, COMAROLI, RIZZOTTI, ALBERTINI, PICCINELLI, SCOMA, CALIENDO, SCIASCIA, SERAFINI, ZUFFADA, PAGNONCELLI - Al Presidente del Consiglio dei ministri e al Ministro della salute...



Atto Senato

Interrogazione a risposta orale 3-03974 presentata da ANDREA MANDELLI
mercoledì 13 settembre 2017, seduta n.873

MANDELLI, BOCCARDI, COMAROLI, RIZZOTTI, ALBERTINI, PICCINELLI, SCOMA, CALIENDO, SCIASCIA, SERAFINI, ZUFFADA, PAGNONCELLI - Al Presidente del Consiglio dei ministri e al Ministro della salute - Premesso che:

l'Agenzia europea per i medicinali (EMA) è un organo decentrato dell'Unione europea, con sede a Londra, che conta circa 1.000 dipendenti, il cui compito principale è di tutelare e promuovere la sanità pubblica e la salute degli animali, mediante la valutazione ed il controllo dei medicinali per uso umano e veterinario;

l'EMA è responsabile, in via principale, della valutazione scientifica delle domande finalizzate ad ottenere l'autorizzazione europea di immissione in commercio per i medicinali (procedura centralizzata);

a seguito del referendum del 23 giugno 2016, che ha posto fine all'adesione del Regno Unito all'Unione europea, e stante gli effetti che l'uscita di tale Paese determinerà per il sistema sanitario dell'Unione (dalla ricerca e sviluppo per i prodotti farmaceutici, alla spesa sanitaria e farmaceutica, al commercio e agli investimenti, alla regolamentazione del settore), l'EMA dovrà trasferire la propria sede in un'altra delle 27 nazioni dell'Unione;

l'Italia rappresenta uno dei più importanti produttori farmaceutici in Europa ed è uno dei Paesi fondatori dell'Unione;

la Lombardia, in particolare, è la prima regione italiana nel settore farmaceutico, con 28.000 addetti, più altri 18.000 che lavorano nell'indotto, ed investe ogni anno 7 miliardi di euro in ricerca e innovazione;

il Ministro della salute, Beatrice Lorenzin, subito dopo l'esito del referendum britannico, ha avanzato la proposta di candidatura dell'Italia, ed in particolare di Milano, ad ospitare la nuova sede dell'EMA, assicurando l'impegno del Governo in tal senso e l'inserimento in bilancio da parte dello stesso, di un investimento di 56 milioni di euro che servirà per costruire la futura sede dell'EMA;

il 31 agosto 2017, il presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, al termine di un incontro con il direttore esecutivo dell'EMA, Guido Rasi, ha evidenziato la necessità che "la selezione della nuova sede dell'Agenzia Europea per il Farmaco avvenga sulla base di criteri oggettivi, elaborati a livello europeo con l'obiettivo di rendere il più economico ed efficace possibile il suo funzionamento nell'interesse dei cittadini";

come ricordato dallo stesso presidente Tajani, i 6 criteri individuati dalla Commissione dell'Unione europea e dall'EMA sono: garanzia che l'agenzia sia pienamente operativa nel momento in cui dovrà lasciare Londra e il Regno Unito; facilità di accesso alla nuova sede; esistenza di scuole per circa 600 studenti figli del personale; accesso al mercato del lavoro e assistenza sanitaria per le 900 famiglie del personale; continuità operativa e distribuzione geografica tra le diverse agenzie europee;

l'Italia possiede tutti i requisiti per ospitare l'Ema, considerato anche che è uno dei più importanti produttori farmaceutici in Europa, che l'industria italiana è in grande crescita e vanta un export pari al 71 per cento della produzione, a testimonianza di una vocazione internazionale che andrebbe riconosciuta e premiata;

da indiscrezioni circolate nei giorni scorsi, sembrerebbe che la candidatura di Bratislava sia, al momento, la più accreditata e, quindi, in vantaggio rispetto a quella di Milano;

il 2 febbraio, il primo firmatario del presente atto di sindacato ispettivo ha presentato una mozione (1-00724), cofirmata da numerosi parlamentari, con la quale s'impegna il Governo a sostenere la candidatura di Milano a sede dell'EMA,

si chiede di sapere quali iniziative abbia intrapreso il Governo per sostenere concretamente il trasferimento della sede dell'EMA a Milano, considerato che tale scelta rappresenterebbe, oltre che una significativa opportunità culturale e economica, anche uno stimolo per valorizzare il patrimonio scientifico nel campo sanitario del nostro Paese.

(3-03974)