Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE
Atto a cui si riferisce:
S.3/03956 LUCHERINI, ASTORRE, PARENTE, SPILABOTTE - Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare - Premesso che:
il fenomeno dei cambiamenti climatici registrati negli ultimi...
Atto Senato
Interrogazione a risposta orale 3-03956 presentata da CARLO LUCHERINI
martedì 12 settembre 2017, seduta n.872
LUCHERINI, ASTORRE, PARENTE, SPILABOTTE - Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare - Premesso che:
il fenomeno dei cambiamenti climatici registrati negli ultimi anni sta producendo effetti sempre più negativi sulla salute dell'uomo e sull'esistenza degli ecosistemi. Come emerge anche da un report pubblicato a gennaio 2017 dall'Agenzia europea dell'ambiente (EEA), i territori europei si trovano a dover affrontare eventi metereologici sempre più estremi, come ondate di calore, inondazioni, siccità e tempeste più frequenti e intense, con pesanti ripercussioni sugli ecosistemi, l'economia e la salute umana. I cambiamenti climatici, dunque, rappresentano una forte minaccia per la biodiversità terrestre, specialmente nei territori montani, riconosciuti come tra i principali fornitori di servizi ecosistemici;
la Regione Lazio, grazie alla presenza di laghi (il Lazio è in assoluto la regione italiana con maggior numero di laghi di origine vulcanica, comprendo, la superficie lacuale, complessivamente intesa, l'1,3 per cento dell'intro territorio regionale), di importanti fiumi (tra cui il Tevere, il Liri-Garigliano, l'Aniene e il Sacco) e di numerosissimi corsi di acqua, dispone sul proprio territorio di risorse idriche consistenti;
il quadro normativo che disciplina l'impiego, la gestione e la distribuzione della risorsa idrica è informato ai principi dell'utilizzo razionale e secondo criteri di solidarietà, di equità generazionale, di tutela del patrimonio idrico, in modo da non pregiudicare la vivibilità dell'ambiente, l'agricoltura, la fauna, le flore acquatiche e gli equilibri idrologici;
per la gestione amministrativa dell'acqua è stato introdotto, ai fini di una maggiore e più incisiva tutela della risorsa idrica il Servizio idrico integrato (SSI) da erogarsi all'interno di ambiti territoriali ottimali (ATO) definiti dalle rispettive autorità regionali, nel rispetto di determinati criteri;
considerato che:
a seguito della grave emergenza idrica che ha colpito la regione Lazio ed ha esposto milioni di cittadini al rischio di non potere più usufruire quotidianamente dell'acqua, il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, contestualmente alla dichiarazione dello stato di calamità naturale, ha autorizzato prelievi e captazioni, che hanno interessato tanto il lago di Bracciano, quanto nella sorgente del Pertuso, sita tra i comuni di Filettino e Trevi nel Lazio;
nell'Ambito territoriale ottimale 2 del Lazio centrale-Roma, il gestore del Servizio idrico integrato è Acea Ato 2, del gruppo Acea, società quotata in borsa, tra le multiutility più importanti di Europa. L'Ato 2 costituisce il più grande ambito territoriale d' Italia con circa quattro milioni di abitanti e 112 comuni serviti;
il Comune di Roma è l'azionista di maggioranza di Acea SpA, detenendo il 51 per cento delle azioni;
rilevato che:
se da un lato le captazioni e i prelievi operati dal gestore Acea Ato 2 appaiono opportunamente autorizzate dalla Regione Lazio, essendo l'acqua una risorsa irrinunciabile, dall'altro non appare sostenibile la continua carenza dei necessari e non più procrastinabili investimenti nelle infrastrutture idriche. Risulta, infatti, intollerabile prevedere tali captazioni, come emerge anche dall'ultimo dossier di Legambiente Lazio dello scorso 23 luglio, quando la dispersione idrica degli acquedotti laziali è altissima: secondo i dati di Ecosistema Urbano 2016, l'acqua che si perde nelle tubature è il 44,4 per cento a Roma, il 53,8 per cento a Rieti, il 67 per cento a Latina e addirittura il 75,4 per cento a Frosinone. Ciò significa che oltre la metà dell'acqua di sorgente o prelevata da altri corpi idrici che entra negli acquedotti si disperde, ancor prima di risultare fruibile per usi civili;
da tali dati emerge, in modo del tutto chiaro ed inequivocabile, quanto sia sempre più urgente ed improcrastinabile attuare una politica di investimenti per eliminare le dispersione idrica e migliorare la rete idrica territoriale,
si chiede di sapere se il Ministro in indirizzo non reputi opportuno, anche attraverso il supporto dell'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, promuovere un confronto istituzionale con la Regione Lazio, in particolare con il Garante del servizio idrico integrato, costituito con apposita legge regionale (legge n. 26 del 1998), con il coinvolgimento della preposta Autorità di ambito, al fine di assumere ogni iniziativa finalizzata a valutare la qualità dei servizi forniti dal gestore della risorsa idrica, necessaria alla tutela della salute dell'uomo e dell'ambiente.
(3-03956)