• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
S.4/08023 CARDIELLO - Al Ministro dell'interno - Premesso che: con decreto di confisca n. 36475 del 23 ottobre 2003, emesso dalla Direzione centrale area beni sequestrati e confiscati dell'Agenzia...



Atto Senato

Interrogazione a risposta scritta 4-08023 presentata da FRANCO CARDIELLO
martedì 12 settembre 2017, seduta n.872

CARDIELLO - Al Ministro dell'interno - Premesso che:

con decreto di confisca n. 36475 del 23 ottobre 2003, emesso dalla Direzione centrale area beni sequestrati e confiscati dell'Agenzia del demanio, fu disposto il definitivo trasferimento al patrimonio indisponibile del Comune di Eboli (Salerno) di diverse unità immobiliari facenti parte di un fabbricato ubicato in località Bosco grande-Corno d'oro;

tra la suddette unità immobiliari vi sono 3 appartamenti ubicati nel fabbricato censito al catasto urbano del Comune al foglio 39 particella n. 270;

in tali appartamenti vengono svolti da alcune cooperative sociali, servizi di accoglienza di minori a rischio (tribunalizzati e non), che rivestono finalità sociali ma che vengono comunque retribuiti dall'ente;

con delibera di Giunta comunale n. 284 del 25 agosto 2017 è stato ampliato il progetto, concedendo sempre in comodato d'uso gratuito un ulteriore appartamento sito al 3° piano dello stabile ritornato disponibile a seguito di rinuncia da parte dell'associazione Cidis onlus, che, però, risultava essere assegnataria di un appartamento al 2° piano, affidato con delibera di Giunta n. 25 del 23 luglio 2017 per l'accoglienza di minori stranieri non accompagnati, altra attività con scopo di lucro;

il regolamento comunale dei beni patrimoniali, adottato dal commissario straordinario con deliberazione n. 9/C del 25 novembre 2014, prevede all'art. 5: "In particolare, i beni confiscati alle mafie, rientranti in tale categoria di beni, sia per la gestione sia per l'assegnazione (es. Villa Maiale, Villa Falcone/Borsellino, Beni Procida, etc.), con la finalità stabilita nel relativo decreto di assegnazione emesso dell'Autorità Giudiziaria Procedente (es. fini sociali), rientrano nella sola ed esclusiva competenza del responsabile del settore Servizi Sociali, sia per l'individuazione del soggetto assegnatario sia per la scelta della procedura amministrativa da adottare per tale scopo. I beni di cui trattasi sono concessi dall'Amministrazione comunale mediante manifestazione d'interesse e/o procedura di evidenza pubblica, al fine di garantire la massima trasparenza e partecipazione";

considerato che a parere dell'interrogante:

le deliberazioni di Giunta hanno avallato un modus operandi in spregio al regolamento comunale dei beni patrimoniali, senza favorire l'imparzialità e il buon andamento dell'ente pubblico, oltre alla dovuta trasparenza amministrativa e alla concorrenza nelle assegnazioni;

non vi è alcun riferimento ai criteri adottati per la scelta delle associazioni o cooperative, di cui una destinataria anche di provvedimenti di ampliamento dei progetti;

inoltre, i successivi adempimenti sono stati demandati al responsabile dello staff del sindaco anziché al competente responsabile dei servizi sociali;

le attività svolte, viste le determinazioni di liquidazioni, assurgono a servizi per fini di lucro che non corrispondono alle indicazioni di cui alla legge n. 109 del 1996 e successive modifiche, sui beni confiscati,

si chiede di sapere quali utili interventi intenda adottare al fine di verificare il rispetto della normativa in materia da parte del Comune di Eboli, valutando ogni opportuno provvedimento per ristabilire la legittimità delle azioni intraprese, onde evitare una gestione opaca dei beni pubblici sottratti alla mafia e frutto di un abuso delle proprie funzioni da parte dell'organo politico, ivi compresa la revoca delle assegnazioni effettuate.

(4-08023)