• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/02772 il Ministero degli affari esteri, con decreto ministeriale n. 5015 n. 164-bis, del 4 aprile 2014, ha bandito un nuovo concorso per 35 posti di segretario di legazione. Infatti, con il decreto...



Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-02772presentato daGREGORI Monicatesto diLunedì 12 maggio 2014, seduta n. 226

GREGORI. — Al Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione, al Ministro degli affari esteri . — Per sapere – premesso che:
il Ministero degli affari esteri, con decreto ministeriale n. 5015 n. 164-bis, del 4 aprile 2014, ha bandito un nuovo concorso per 35 posti di segretario di legazione. Infatti, con il decreto legge n. 1, del 1o gennaio 2010, lo stesso Ministero degli affari esteri era stato autorizzato a bandire annualmente, dal 2010 al 2014, concorsi di accesso alla carriera diplomatica per un contingente annuo non superiore a 35 posti;
nel pieno rispetto delle specificità e assoluta rilevanza della carriera diplomatica, che giustificano la piena autonomia dell'amministrazione del Ministero degli affari esteri, nell'adottare tutti i provvedimenti ritenuti idonei al soddisfacimento dei propri interessi e garanzia dell'efficacia e dell'efficienza dell'azione amministrativa e diplomatica, sembra tuttavia opportuno, anche alla luce della particolare rilevanza dei temi occupazionali, sia nell'agenda di Governo e Parlamento sia nell'opinione pubblica, che lo stesso Ministero degli affari esteri raggiunga una soluzione piena alla problematica legata allo scorrimento delle graduatorie degli idonei dei vari concorsi effettuati nel periodo 2010-2014;
in particolare, le Commissioni lavoro di Camera e Senato, con numerosi atti di indirizzo e di sindacato ispettivo, in uno spirito di leale collaborazione tra poteri dello Stato, hanno più volte invitato le pubbliche amministrazioni, anche ad ordinamento autonomo, al pieno riconoscimento delle criticità e delle situazioni di profondo disagio derivanti dalla sussistenza di diritti non riconosciuti ai vincitori e agli idonei di pubblici concorsi;
del resto, tutti questi elementi si sono trasformati in una precisa azione del legislatore, tanto da giustificare un intervento urgente e necessario individuato nel decreto-legge n. 101 del 2013, convertito in legge n. 125 del 2013. In particolare, la legge stabilisce: «Per le Amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, l'autorizzazione all'avvio di nuove procedure concorsuali... è subordinata alla verifica... dell'assenza, nella stessa amministrazione, di idonei collocati nelle proprie graduatorie vigenti ed approvate a partire dal 1o gennaio 2007, relative alle professionalità necessarie anche secondo un criterio di equivalenza»;
all'osservanza di tale regola il dipartimento della funzione pubblica ha richiamato tutte le amministrazioni pubbliche con la circolare n. 5 del 21 novembre 2013 nella quale sono state indicate anche le risorse finanziarie destinate all'attuazione di tale meccanismo e si precisa che «Sullo scorrimento delle graduatorie degli idonei, vigenti e approvate dal 1o gennaio 2007, c’è un vincolo, previsto dal legislatore, allo scorrimento delle stesse rispetto all'avvio di nuove procedure concorsuali»;
pertanto, in forza di tale sopravveniente normativa l'amministrazione del Ministero degli affari esteri nel bandire il nuovo concorso sembra non potersi sottrarre all'obbligo del preliminare scorrimento, delle graduatorie vigenti – obbligo che, come ha stabilito il Tar Lazio sezione 2 con la sentenza 3 dicembre 2013 n. 10375, (è) «di applicazione, quanto ad ambito oggettivo, indistintamente a tutte le Amministrazioni, senza limitazioni di carattere soggettivo ed oggettivo»;
anche qualora si motivi la piena legittimità dei bandi di concorso, in particolare quest'ultimo del 2014, sulla base della individuazione di una sorta di potere autorizzatorio autonomo del Ministero degli affari esteri, tutto direttamente derivante dalla forza del decreto legge n. 1 del 2010, sembra altrettanto urgente che lo stesso Ministero non ignori la volontà giuridica espressa da Governo e Parlamento di procedere – autonomamente o meno – alla verifica della presenza o meno di idonei collocati nelle proprie graduatorie e all'eventuale scorrimento delle graduatorie stesse, perché questo stabilisce il legislatore sulla base di una norma che ha almeno pari valore a quella che autorizza il Ministero degli affari esteri a bandire procedure concorsuali;
del resto, lo stesso Ministero degli affari esteri, già in passato, prima dell'intervento del legislatore, ha utilizzato le graduatorie degli idonei, avendo, ad esempio, bandito solo a 29 posti nel 2011 per aver fatto scorrere la graduatoria del 2010;
se, i Ministri intendano avviare iniziative, concrete, efficaci e concertate per chiarire in maniera definitiva la posizione del Ministero degli affari esteri rispetto alla normativa intervenuta a novellare la disciplina degli idonei collocati nelle proprie graduatorie vigenti;
se s'intenda in particolare, anche in vista della scadenza dell'effetto temporale del decreto-legge n. 1 del 2010 e, quindi il venir meno dell'eventuale parere autorizzativo autonomo del Ministero degli affari esteri, dare attuazione alla circolare n. 5 del 21 novembre 2013 del dipartimento della funzione pubblica o comunque intervenire per stabilizzare in via definitiva gli idonei sinora presenti nelle proprie graduatorie di concorso;
se s'intenda altresì, emendare il bando di concorso 2014, procedendo così all'applicazione di quanto disposto nel decreto-legge n. 101 del 2013, o comunque sospendere in autotutela il suddetto bando di concorso, sino a quando non saranno pienamente chiariti gli effetti giuridici del combinato disposto del decreto-legge n. 101 del 2013 e decreto-legge n. 1 del 2010;
se, infine, i Ministri interrogati, intendano assicurare con atti certi e tempestivi il congelamento delle graduatorie degli idonei, così da assorbirli negli anni a seguire allo scadere degli effetti del decreto-legge n. 1 del 2010, anche in vista di un eventuale nuova iniziativa normativa che assicuri un adeguato organico di personale al corpo diplomatico per gli anni a venire, nel rispetto pieno della normativa vigente sulla presenza di idonei nelle graduatorie di concorso pubblico. (5-02772)