• Testo MOZIONE

link alla fonte scarica il documento in PDF

Atto a cui si riferisce:
C.1/00461 premesso che: il 14 ottobre 2013, in seguito ai tragici fatti di Lampedusa avvenuti appena dieci giorni prima, il Governo ha deliberato l'avvio dell'operazione militare ed...



Atto Camera

Mozione 1-00461presentato daRAMPELLI Fabiotesto diMartedì 13 maggio 2014, seduta n. 227

La Camera,
premesso che:
il 14 ottobre 2013, in seguito ai tragici fatti di Lampedusa avvenuti appena dieci giorni prima, il Governo ha deliberato l'avvio dell'operazione militare ed umanitaria Mare Nostrum, volta a combattere la tratta degli esseri umani attraverso il rafforzamento del dispositivo di sorveglianza e soccorso in alto mare;
Mare Nostrum vede l'utilizzo per la prima volta di una nave anfibia per il comando e il controllo delle operazioni con elicotteri a lungo raggio, la messa a disposizione di ampi spazi di ricovero e di capacità ospedaliera per i naufraghi, oltre all'impiego di quattro navi della Marina militare, due pattugliatori, due fregate e diversi velivoli;
secondo le dichiarazioni rilasciate all'epoca dal Ministro dell'interno, l'operazione avrebbe dovuto sortire «un effetto deterrente molto significativo per chi pensa di fare impunemente traffico di esseri umani, effetto che sarà garantito dall'azione di pattugliamento, con la possibilità di intercettare i mercanti di morte e l'intervento delle procure»;
l'effetto deterrente, tuttavia, non sembra essersi verificato, considerato che, dall'avvio dell'operazione, le persone soccorse in mare, secondo quanto riferito dal Ministro della difesa in risposta ad un'interrogazione a risposta immediata in Assemblea il 7 maggio 2014, sono state quasi ventottomila;
i costi dell'operazione sono incredibilmente elevati, posto che, sempre stando alle cifre fornite dal Ministro della difesa nella medesima risposta, «dall'inizio dell'operazione Mare Nostrum ad oggi sono state mediamente sostenute spese pari a circa 9,3 milioni di euro al mese», per un totale di 65 milioni di euro;
pur essendo finanziata a carico dei bilanci dei singoli Ministeri coinvolti, è evidente che gli stanziamenti in favore dell'operazione Mare Nostrum stanno sacrificando altre voci di bilancio, in un momento delicatissimo per la finanza pubblica;
il Consiglio dei ministri dell'interno dell'Unione europea del 7 ottobre 2013 ha convenuto con la proposta avanzata dalla delegazione italiana di istituire una task force, insieme con la Commissione europea, volta ad individuare concrete azioni che assicurino un uso efficace delle politiche e degli strumenti esistenti in tale settore a disposizione dell'Unione europea e la questione è stata oggetto di discussione a Bruxelles nel Consiglio europeo del 24 e 25 ottobre 2013;
il 23 ottobre 2013 il Parlamento europeo ha approvato una risoluzione sui flussi migratori diretta a realizzare un approccio coordinato, basato sulla solidarietà e sulla responsabilità e sostenuto da strumenti comuni a livello di Unione europea, ribadendo, al contempo, la necessità che l'Unione europea e i suoi Stati membri si attivino maggiormente per evitare ulteriori perdite di vite umane in mare;
nella risoluzione, inoltre, i deputati hanno sottolineato che la ricollocazione dei richiedenti asilo «è una delle forme più concrete di solidarietà e di condivisione delle responsabilità»;
come osservato dal Censis, con l'inizio delle rivolte nei Paesi del Nord Africa i flussi irregolari verso l'Italia sono cresciuti in maniera considerevole: nel 2011 erano giunte in Italia 62.692 persone, contro le 4.406 del 2010; mentre prima si salpava, soprattutto, dalla Tunisia, oggi è la Libia il porto franco sul quale si rovesciano i flussi migratori dall'Africa orientale e settentrionale, da quella subsahariana, dall'Asia per poi percorrere la rotta verso l'Italia;
ad oggi tale situazione si è ulteriormente acuita a causa dell'instabilità politica ed istituzionale che la Libia sta attraversando e che facilita la vita per i mercanti di clandestini;
dall'inizio del 2014 sarebbero, in totale, oltre 21.000 gli stranieri arrivati via mare, contro i 2.500 dello stesso periodo del 2013, con le ovvie, devastanti conseguenze sia sulla capienza dei centri di prima accoglienza sia sulla sicurezza dei territori interessati dagli sbarchi;
nel corso dell'intero 2013 le domande di asilo presentate nel nostro Paese sono state circa 27.000 e nel primo trimestre del 2014 sono già state avanzate oltre 13.000 istanze, con un incremento di circa il 140 per cento rispetto allo stesso periodo del 2013;
nel corso dell'informativa urgente sull'immigrazione resa alla Camera dei deputati il 16 aprile 2014, il Ministro dell'interno ha affermato che «l'attuazione di Mare Nostrum comporta una spesa di oltre 9 milioni di euro al mese e nessun Paese – nessun Paese – può reggere una pressione migratoria così forte, se non è adeguatamente sostenuto dalla comunità internazionale»;
in ambito europeo dal 2005 opera l'Agenzia europea per la gestione della cooperazione internazionale alle frontiere esterne degli Stati membri dell'Unione europea, nota come Frontex, il cui scopo è il coordinamento del pattugliamento delle frontiere esterne aeree, marittime e terrestri degli Stati dell'Unione europea e l'implementazione di accordi con i Paesi confinanti con l'Unione europea per la riammissione dei migranti extracomunitari respinti lungo le frontiere;
è assolutamente necessario ed improcrastinabile che l'Unione europea si faccia maggiormente carico della questione migratoria, anche attraverso l'opera di Frontex, e che si applichi un approccio coordinato e condiviso della questione dell'immigrazione;
in ambito europeo, inoltre, risulta del tutto inadeguato il regolamento cosiddetto di Dublino III, fondato sul principio della competenza del Paese di primo ingresso e che, nella sua attuazione pratica, comporta una scarsissima collaborazione dei nostri partner europei nella gestione dell'afflusso di immigrati,

impegna il Governo:

a sospendere con decorrenza immediata l'operazione Mare Nostrum;
a valutare l'istituzione, in collaborazione con i Paesi membri dell'Unione europea, di appositi presidi nei Paesi dai quali partono i maggiori flussi migratori, che siano in grado di effettuare una valutazione preventiva delle possibilità dei soggetti migranti di ottenere lo status di rifugiato nell'ambito dell'Unione europea e che possano fornire informazioni circa i rischi connessi ai cosiddetti viaggi della speranza;
a destinare la quota maggioritaria delle risorse annualmente stanziate in favore delle iniziative di cooperazione allo sviluppo promosse dall'Italia a progetti che creino possibilità di sviluppo sociale ed economico nei Paesi destinatari degli aiuti e che sostengano i processi di stabilizzazione nei Paesi delle zone di crisi, al fine di contrastare efficacemente la questione migratoria sotto il profilo della prevenzione;
ad attivarsi in sede europea, e in particolar modo nell'ambito del semestre di Presidenza italiano dell'Unione europea, affinché sia ampliato e rafforzato il ruolo di Frontex nel contrasto all'immigrazione nel Mediterraneo e per la sicurezza dei confini, anche delegando all'Agenzia il coordinamento sia delle attività di pattugliamento sia delle attività di cooperazione operativa con i Paesi di origine e di transito dei flussi;
nel medesimo ambito, ad avviare un processo di revisione del regolamento (UE) n. 604/2013 cosiddetto Dublino III, nonché a sollecitare gli Stati membri a proseguire ed intensificare l'attività di assistenza umanitaria, finanziaria e politica nelle aree di crisi del Nordafrica e del Medio Oriente, per affrontare la migrazione e la pressione umanitaria alla radice;
in ambito internazionale, a sollecitare il rispetto dei trattati già stipulati al fine di contrastare l'immigrazione clandestina e a promuovere la sottoscrizione di nuovi accordi, con particolare riferimento alle procedure di rimpatrio nei Paesi di origine dei detenuti al fine di scontare la pena;
ad assumere iniziative per destinare un adeguato stanziamento al «fondo rimpatri», di recente sostanzialmente azzerato con il decreto-legge n. 120 del 2013, affinché tale attività possa essere regolarmente proseguita come previsto dalle normative vigenti.
(1-00461) «Rampelli, Corsaro, Nastri, Giorgia Meloni, La Russa, Taglialatela, Cirielli, Maietta, Totaro».