• Testo DDL 1421

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Atto a cui si riferisce:
S.1421 Abrogazione dell'articolo 278 del codice penale in materia di offese all'onore o al prestigio del Presidente della Repubblica


Senato della RepubblicaXVII LEGISLATURA
N. 1421
DISEGNO DI LEGGE
d'iniziativa del senatore GASPARRI

COMUNICATO ALLA PRESIDENZA IL 1º APRILE 2014

Abrogazione dell'articolo 278 del codice penale in materia di offese all'onore o al prestigio del Presidente della Repubblica

Onorevoli Senatori. -- In un ordinamento democratico, in cui la libertà di manifestazione del pensiero è sancita dall'articolo 21 della Costituzione, si rende necessaria l'abrogazione dell'articolo 278 del codice penale -- che punisce con la reclusione da 1 a 5 anni chiunque offende l'onore o il prestigio del Presidente della Repubblica --, così come prevede il presente disegno di legge. Le disposizioni contenute nel suddetto articolo rappresentano il retaggio di un momento storico in cui l'espressione della libera opinione è stata fortemente compromessa quando non bandita. Occorre pertanto superare quella stagione garantendo il diritto alla critica anche di natura politica, fermi restando gli strumenti di tutela nel caso in cui, qualsiasi cittadino, ritenga offeso il proprio onore o ritenga di essere vittima di ingiuria.

L'articolo 313 del codice penale inoltre dispone che per il reato in materia di offesa all'onore o al prestigio del Presidente della Repubblica non può procedersi senza l'autorizzazione del Ministro della giustizia. Spetta dunque all'esecutivo autorizzare l'autorità giudiziaria ad esercitare, qualora lo ritenesse opportuno, l'azione penale. Un'ingerenza che appare francamente inopportuna.

Lo spirito del disegno di legge risponde anche a sollecitazioni che si sono registrate nel corso del tempo. Nel dicembre del 2013 la Commissione di Venezia (organo consultivo del Consiglio d'Europa il cui scopo è quello di fornire ai Paesi membri una consulenza giuridica per consentire migliori armonizzazioni nella comune adesione a entità esterne come l'Unione europea, in coerenza con le nuove tendenze internazionali in termini di diritti umani, democrazia e pubblica amministrazione) bocciò l'Italia in tema di norme penali sulla diffamazione, che «non rispettano pienamente gli standard europei sulla libertà d'espressione».

In particolare, l'organo consultivo del Consiglio d'Europa evidenziò, tra l'altro, che l'articolo 278 del codice penale andrebbe rivisto. Altrettanto autorevole è lo stimolo pervenuto, nell'ottobre del 2009, nell'ambito della giornata dell'informazione che si è tenuta al Quirinale, dal Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, il quale infatti, in riferimento all'articolo 278 del codice penale, dichiarò che «chiunque abbia titolo per esercitare l'iniziativa legislativa può liberamente proporne l'abrogazione».

DISEGNO DI LEGGE

Art. 1.

(Abrogazione dell'articolo 278 del codice penale)

1. L'articolo 278 del codice penale è abrogato.

Art. 2.

(Ulteriori abrogazioni)

1. Al codice penale sono apportate le seguenti modificazioni:

a) all'articolo 290-bis, la parola: «278,» è soppressa;

b) all'articolo 301, primo comma, la parola: «278,» è soppressa;

c) all'articolo 313, primo comma, la parola: «278,» è soppressa.