• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/12238 (5-12238)



Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-12238presentato daCRIPPA Davidetesto diMercoledì 20 settembre 2017, seduta n. 854

   CRIPPA, VALLASCAS, FANTINATI, DELLA VALLE e CANCELLERI. — Al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:

   in data 30 settembre 2015 il gruppo M5S aveva presentato una interrogazione a risposta immediata in Commissione n. 5-06543 nella quale si chiedeva lo stato di attuazione del fondo nazionale per l'efficienza energetica, istituito presso il Ministero dello sviluppo economico, ai sensi dell'articolo 15 del decreto legislativo n. 102 del 2014;

   il Governo pro tempore rispondeva che: «Il citato schema di decreto è attualmente in fase di concertazione finale presso le altre Amministrazioni coinvolte nel procedimento di adozione del provvedimento» e che il ritardo rispetto al termine (17 ottobre 2014) derivava «dalla naturale complessità di funzionamento di un Fondo che, volutamente, è stato concepito per offrire al settore dell'efficienza energetica una molteplicità di strumenti finanziari di sostegno, adatti a integrare varie tipologie di progetti e di soggetti» ma che «la conclusione del procedimento sia ormai prossima, confidando in una sua emanazione entro la fine dell'anno»;

   il 3 maggio 2016, in risposta all'interrogazione a risposta immediata in Commissione numero 5-08559, che chiedeva di «fornire indicazioni precise sui tempi di emanazione» del suddetto decreto, il Governo pro tempore rispondeva affermando che il fondo in questione avrebbe beneficiato di importanti sinergie con il fondo europeo per gli investimenti strategici e che la complessità dell'operazione ne avrebbe fatto slittare l'emanazione, comunque prossima;

   anche la riforma della struttura progressiva delle tariffe di rete e per gli oneri generali di sistema è stata introdotta con il decreto sopracitato, riforma che però impatta negativamente sulle bollette dei consumatori più poveri;

   l'Autorità per l'energia elettrica, il gas e il sistema idrico ha previsto e attuato anche una riforma del «bonus» energia per neutralizzare tali aumenti ma non dei criteri e delle modalità di accesso, che ne limitano l'attribuzione a una minoranza degli aventi diritto;

   con la risoluzione in Commissione conclusiva di dibattito n. 8-00243 si è impegnato il Governo «ad assumere iniziative per prevedere che l'erogazione dei bonus energetici per gli utenti domestici in stato di disagio economico o con grave malattia avvenga in modo automatico senza la necessità della preventiva richiesta dell'utente interessato, al fine di garantire le medesime condizioni di accesso al beneficio da parte della platea degli aventi diritto» –:

   quali siano i tempi per la definizione dei due meccanismi che possono avere un importante impatto sia sull'efficienza energetica del sistema che sulle modalità di accesso all'energia delle fasce più svantaggiate della popolazione.
(5-12238)