• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
S.4/08076 MORRA, ENDRIZZI, CRIMI, MORONESE, DONNO, GIARRUSSO, SERRA, CASTALDI - Al Ministro della difesa - Premesso che secondo quanto risulta agli interroganti: la Direzione generale per il...



Atto Senato

Interrogazione a risposta scritta 4-08076 presentata da NICOLA MORRA
martedì 19 settembre 2017, seduta n.878

MORRA, ENDRIZZI, CRIMI, MORONESE, DONNO, GIARRUSSO, SERRA, CASTALDI - Al Ministro della difesa - Premesso che secondo quanto risulta agli interroganti:

la Direzione generale per il personale civile del Ministero della difesa, con circolari n. 0041113 del 5 luglio 2016 e n. 0066334 del 2 novembre 2016, ha attivato due procedure di interpello per la copertura di posizioni dirigenziali di livello non generale vacanti. Tali circolari prevedono, per la prima volta, a parere degli interroganti in maniera illegittima, che "Nel caso in cui, in esito al suddetto interpello, non vengano ricoperti tutti i posti dirigenziali con dirigenti di ruolo dell'A.D. si potrà provvedere al ripianamento delle vacanze facendo riferimento anche al personale di cui all'art. 19, comma 5-bis, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 (ivi incluso il personale dirigenziale militare)";

successivamente, all'esito delle procedure, con la "Relazione per il sig. Segretario generale" redatta dalla Direzione generale per il personale civile, cui seguiva apposito decreto del Ministro della difesa, si provvedeva a conferire, ai sensi del predetto comma 5-bis, "previo collocamento fuori ruolo, aspettativa non retribuita, comando o analogo provvedimento secondo i rispettivi ordinamenti", 5 incarichi dirigenziali civili ad altrettanti ufficiali militari (con il grado di colonnello o equiparato);

gli enti della difesa ove i predetti ufficiali, previo collocamento in aspettativa non retribuita, hanno assunto un incarico dirigenziale civile, sono i seguenti: l'arsenale militare marittimo di Augusta, quello di La Spezia, il centro interforze munizionamento avanzato di Aulla, la direzione generale per il personale militare a Roma;

il richiamato art. 19, comma 5-bis, del decreto legislativo n. 165 del 2001 prevede l'assegnazione di incarichi dirigenziali anche a dirigenti di altre amministrazioni, ma non a ufficiali militari. Questi ultimi per il grado rivestito (colonnello o generale) svolgono funzioni "dirigenziali", ma non possono qualificarsi "dirigenti" a tutti gli effetti, come invece richiede la vigente normativa;

tali nomine hanno suscitato enorme sconcerto ed agitazione presso i dirigenti e funzionari della difesa i quali, a parere degli interroganti a ragione, si ritengono ingiustamente penalizzati dall'arbitraria privazione di numerosi posti dirigenziali tabellarmente attribuiti al personale civile;

considerato che:

risulta agli interroganti che ad alimentare ulteriormente il malumore dei lavoratori vi è anche il timore di altre sottrazioni di incarichi dirigenziali a favore della componente militare, a seguito della recente pubblicazione del decreto legislativo n. 94 del 2017 che prevede l'acquisizione (senza concorso), dal prossimo 1° gennaio 2018, dello status di dirigente per circa 10.000 ufficiali con appena 13 anni di servizio (ossia quelli con il grado di maggiore o tenente colonnello);

in merito alla copertura di posti dirigenziali civili con ufficiali militari, ritenuta gravemente illegittima, anche la Dirstat, il sindacato dei dirigenti e funzionari della pubblica amministrazione, ha diramato apposito comunicato di protesta, preannunciando azioni anche di tipo giudiziario per il loro annullamento;

le nomine irregolari, qualora non rimosse, potrebbero esporre l'erario a possibili pregiudizi economici, sicuramente derivanti dai numerosi contenziosi che potrebbero innescarsi qualora gli interessati continuassero ad occupare i posti indebitamente conferiti;

la condotta dell'amministrazione della difesa, quindi, a parere degli interroganti, sembrerebbe risultare non rispondente all'interesse pubblico, in quanto non rispettosa degli obblighi di correttezza, imparzialità e buona fede gravanti sulla medesima in ossequio ai principi di buon andamento della pubblica amministrazione,

si chiede di sapere:

se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza di quanto esposto e quali siano gli orientamenti rispetto alla problematica;

quali urgenti provvedimenti intenda adottare al fine di riportare l'amministrazione della difesa nelle condizioni di assoluta legalità, in ossequio ai precetti recati dall'art. 97 della Costituzione

(4-08076)