• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/17811 (4-17811)



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-17811presentato daBARONI Massimo Enricotesto diVenerdì 15 settembre 2017, seduta n. 851

   BARONI, LOMBARDI, DAGA, MASSIMILIANO BERNINI, DI BATTISTA, RUOCCO, FRUSONE, BASILIO, DALL'OSSO, MANTERO, SILVIA GIORDANO, LOREFICE e GRILLO. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   l'ospedale di Belcolle è un nosocomio afferente all'Asl di Viterbo nel quale, a causa della chiusura di altre strutture sanitarie, vengono accolte le utenze di un vasto territorio;

   la struttura, dopo 40 anni, è ancora incompleta e in costruzione, le sale operatorie, collaudate a novembre 2015, restano chiuse. Il percorso previsto per le barelle nel progetto originario, attraversa proprio il complesso in fase di edificazione; pertanto, è stato necessario stanziare ulteriori fondi per percorsi alternativi;

   il progetto definitivo per i lavori di completamento del nosocomio di Belcolle è di circa 10 milioni di euro (delibera dell'Asl di Viterbo 576 del 21 aprile 2016) e la Asl di Viterbo ha approvato anche il nuovo quadro economico per i lavori da effettuare nella realizzazione della sala operatoria, progettata in funzione del completamento del corpo della struttura in costruzione, per circa 4 milioni di euro (delibera dell'Asl Viterbo 580 del 28 aprile 2016);

   va precisato che nel 2015 il Consiglio di Stato ha confermato la sentenza del Tar del Lazio che aveva accolto il ricorso presentato adversus la graduatoria stilata dalla commissione di gara istituita per l'appalto successivamente affidato alla ditta prima classificata. Tale sentenza dimostra un'ulteriore incapacità gestionale che ha portato alla sospensione dei lavori per circa quattro anni;

   la metà funzionante del nosocomio, che tratta e stabilizza i pazienti, risulta insufficiente rispetto al bacino di utenza e, inoltre, i degenti non possono essere inviati sul territorio per la riabilitazione (quindi non dimissibili) poiché non esistono validi servizi sufficienti di post-acuzia o sub-acuzia, che rispettino il fabbisogno di 0,7 posti letto per mille abitanti previsti dal «decreto Balduzzi»; allo stesso modo non risultano servizi alternativi di assistenza primaria di tipo domiciliare per le malattie croniche e degenerative, il cui fabbisogno sanitario ricade sui comuni della provincia di Viterbo sotto forma di assistenza sociosanitaria e alle disabilità;

   i centri di lungodegenza e di riabilitazione, anch'essi congestionati e paralizzati, finiscono per non sostenere la domanda di salute di pazienti con malattie croniche in fase subacuta e postacuta che in maniera recidivante finiscono per intasare il pronto soccorso di Belcolle con accessi classificati in codice bianco e verde, creando disservizi e accessi impropri alla medicina dell'emergenza e ospedaliera di Belcolle;

   in linea con quanto fatto dal Governo nazionale (nella classifica di Euro Health Consumer index, il sistema sanitario nazionale è al 22° posto rispetto agli altri partner europei), la regione, ad avviso degli interroganti, non ha mai attuato né perseguito un serio programma per i cittadini con patologie croniche e degenerative che necessitano di PTDA integrati;

   sul nosocomio, il gruppo consiliare M5S ha già chiesto l'intervento del presidente della giunta regionale su alcuni aspetti della organizzazione sanitaria. Il 28 maggio 2017, con l'atto di sindacato ispettivo n. 1623, è stata chiesta una verifica dei requisiti minimi, previsti dalla normativa vigente, in ordine al reparto di neurochirurgia, divenuto nel 2008 unità operativa complessa e la contestuale verifica dell'impiego di denaro pubblico per l'assegnazione dell'incarico di direttore del reparto in assenza di requisiti minimi –:

   se il Ministro interrogato sia a conoscenza dei fatti esposti;

   se intenda assumere le iniziative di competenza per fare chiarezza, anche per il tramite del commissario ad acta per l'attuazione del piano di rientro dai disavanzi, Nicola Zingaretti, sui tempi realizzazione del complesso ancora in costruzione, sull'utilizzo dei fondi pubblici stanziati e sul funzionamento dell'ospedale di Belcolle;

   se sussistano in capo al reparto di neurochirurgia divenuto struttura complessa i requisiti richiesti per tale tipologia di struttura del servizio sanitario nazionale;

   se intenda chiarire i motivi di quella che gli interroganti giudicano un'inoperosità del commissario ad acta in ordine alle vicende sopra esposte e, comunque, quali iniziative di competenza intenda assumere al riguardo.
(4-17811)