Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE
Atto a cui si riferisce:
C.5/12190 (5-12190)
Atto Camera
Interrogazione a risposta in commissione 5-12190presentato daBENEDETTI Silviatesto diVenerdì 15 settembre 2017, seduta n. 851
BENEDETTI, GAGNARLI, GALLINELLA, MASSIMILIANO BERNINI, L'ABBATE e PARENTELA. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:
il fipronil (fluocianobenpirazolo) è un insetticida ad ampio spettro che viene utilizzato come principio attivo nei prodotti fitosanitari e, sempre come principio attivo, nei prodotti antiparassitari ad uso veterinario per gli animali da compagnia. Secondo l'Organizzazione mondiale della sanità, tuttavia, esso ha un impatto negativo su fegato, reni e tiroide e, per questo motivo, la sostanza in Europa è vietata per il trattamento degli animali destinati al consumo umano;
il 20 luglio 2017 dal Belgio viene notificato al sistema di allerta europeo (Rasff) il dettaglio relativo alla presenza di fipronil nelle uova e suoi derivati (notifica 2017.1065);
in riferimento alla suddetta notifica, la direzione generale per l'igiene e la sicurezza degli alimenti del Ministero della salute il 7 agosto 2017 precisa che non risultano distribuzioni di uova contaminate con fipronil in Italia e che le indagini condotte attraverso il sistema di allerta europeo Rasff hanno evidenziato che si ipotizza un uso fraudolento del fipronil da parte di alcuni produttori dei Paesi Bassi;
il 23 agosto il Ministero della salute fornisce i dati aggiornati sui controlli effettuati in merito alla presenza di fipronil in uova, ovoprodotti e alimenti che li contengono, dichiarando che risultano effettuate «analisi su 196 campionamenti dalle Regioni, 107 campioni dai NAS, 60 campionamenti dagli Uffici periferici del Ministero della salute per gli adempimenti comunitari (UVAC), per merci provenienti dai Paesi interessati dall'allerta. Non risultano pervenuti allerta comunitari, oltre i 6 già segnalati e gestiti. Si precisa che in tale ambito rientra il sequestro di omelette surgelate reso noto dalla Regione Lombardia lo scorso 21/8, a seguito di una comunicazione di questo Ministero. Per quanto riguarda l'attività analitica, ad oggi gli Istituti zooprofilattici hanno completato le analisi su 124 dei campioni pervenuti. Sono state rilevate 8 positività (5 in uova presso dei centri di imballaggio, 2 relative ad ovoprodotti e 1 relativa a prodotti di trasformazione) con conseguente segnalazione alle Regioni e Asl competenti territorialmente per ulteriori accertamenti sulla provenienza nazionale o estera delle uova o dei prodotti contaminati, sulle fonti di contaminazione e per l'adozione, in esito ad essi, di eventuali provvedimenti restrittivi. Relativamente ad alcuni campioni di uova riscontrati non conformi, è stato chiesto dalla Direzione competente della Sanità Animale e dei Farmaci Veterinari un intervento dei NAS presso gli allevamenti di provenienza delle uova contaminate, attraverso ispezioni delle strutture, verifica della presenza di sostanze o farmaci vietati, con particolare riguardo al fipronil, e prelievo di campioni su prodotti di origine animale, animali vivi e uova»;
il 30 agosto 2017 vengono resi noti i lotti delle uova da non consumare, perché a rischio di contaminazione, essendo stato riscontrato, in un campione di dette uova, un valore di fipronil pari a 0.98 mg/kg, superiore pertanto al limite di tossicità acuta;
secondo quanto riportato da organi di stampa è possibile acquistare, da rivenditori extraeuropei, prodotti fitosanitari contenenti fipronil anche in grande quantità e a basso costo attraverso sistemi di vendita on-line;
in merito alle vendite on-line di prodotti fitosanitari, il decreto legislativo 14 agosto 2012 n.150 che recepisce la direttiva 2009/128 per l'utilizzo sostenibile dei pesticidi, all'articolo 10, comma 6, stabilisce che con decreto del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, di concerto con i Ministeri dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e della salute, siano stabilite misure per disciplinare la vendita on-line dei prodotti fitosanitari al fine di assicurare il rispetto di quanto disposto dal decreto n. 150/2012 –:
quali siano le ragioni per le quali, dopo cinque anni, non sono ancora stati emanati i decreti ministeriali attuativi del decreto legislativo n. 150 del 2012, come già evidenziato con la risoluzione in Commissione XIII n. 7/00504 del 29 ottobre 2014 a prima firma Gagnarli;
se si abbia contezza dell'entità del commercio on-line dei prodotti fitosanitari e quali tipologie di prodotti, che dovrebbero essere commercializzati ed usati per scopi agricoli, siano invece utilizzati nel settore zootecnico.
(5-12190)