• Testo INTERPELLANZA

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Atto a cui si riferisce:
C.2/01947 (2-01947) «Catalano, Quintarelli, Menorello, Galgano, Mucci, Pisicchio».



Atto Camera

Interpellanza urgente 2-01947presentato daCATALANO Ivantesto diGiovedì 21 settembre 2017, seduta n. 855

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'economia e delle finanze, per sapere – premesso che:

   con il fondo di garanzia per le piccole e medie imprese, l'Unione europea e lo Stato italiano affiancano le imprese e i professionisti che hanno difficoltà ad accedere al credito bancario, perché non dispongono di sufficienti garanzie;

   lo scopo di tale garanzia pubblica è quello di sostituirsi, in parte, alle costose garanzie altrimenti richieste alle imprese dagli istituti crediti a fronte della concessione di un finanziamento;

   come prescritto al capoverso E3 delle disposizioni operative del fondo, «sulla quota di finanziamento garantita dal Fondo non può essere acquisita alcuna altra garanzia reale, assicurativa e bancaria. Sulla parte residua del finanziamento possono essere acquisite garanzie reali, assicurative e bancarie, il cui valore cauzionale 73 complessivo, calcolato secondo le percentuali riportate nel paragrafo E.3.17, non superi la quota di finanziamento non coperta dalla garanzia del Fondo»;

   gli interpellanti, nel corso di incontri con piccole e medie imprese della provincia di Varese, hanno ricevuto segnalazioni da parte di alcune imprese che si sono viste richiedere, in sede di accesso a crediti garantiti dal fondo, ulteriori garanzie di importo notevolmente superiore alla parte di credito non garantita a livello pubblico, e anzi talvolta anche superiori al 100 per cento della somma richiesta in finanziamento;

   il Sole 24 Ore, già in data 7 dicembre 2013, aveva dato conto di tale situazione, evidenziando il caso di una startup innovativa alla quale, malgrado l'accesso al fondo di garanzia, l'istituto creditizio ha richiesto una fideiussione personale non soltanto eccedente la quota di finanziamento del 20 per cento non coperta dal fondo di garanzia, ma anzi superiore all'intero ammontare dell'operazione, pari a 700.000 euro, nonché un vincolo per il finanziamento soci infruttifero da 2,5 milioni di euro presente in bilancio;

   a fronte di tali condizioni, la garanzia pubblica pare non avere spiegato il massimo di efficacia possibile, potendosi ipotizzare che essa non abbia goduto di una sufficiente fiducia da parte del mondo bancario, con conseguente pregiudizio per la ratio stessa del fondo di garanzia;

   dall'analisi operata dal working paper pubblicato dalla Banca d'Italia nell'aprile 2017, su «garanzie pubbliche sui prestiti alle piccole e medie imprese: una valutazione RDD» si ricava che il regime sia stato efficace nel migliorare i flussi di credito ma che l'impatto previsto del programma sul costo del credito, sembri materializzarsi solo per le aziende che passano facilmente il cut-off di ammissione –:

   quali siano gli orientamenti del Governo, per quanto di competenza, in relazione a questa prassi da parte degli istituti bancari e quali iniziative intenda adottare al fine di mitigare la richiesta di ulteriori garanzie alle imprese che accedono al fondo di garanzia, per la parte di finanziamento che già risulti coperta dall'intervento pubblico, nonché per aumentare la platea delle aziende capaci di superare il cut-off di ammissione.
(2-01947) «Catalano, Quintarelli, Menorello, Galgano, Mucci, Pisicchio».