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Atto Senato

Ordine del Giorno 0/2886/17/14 presentato da LUIS ALBERTO ORELLANA
mercoledì 20 settembre 2017, seduta n. 288

Il Senato,
premesso che:
il disegno di legge S. 2886 Governo, recante: "Disposizioni per l'adempimento degli obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia all'Unione europea - Legge europea 2017", all'articolo 24, prevede norme per la conservazione dei dati di traffico telefonico e telematico;
la disposizione, è in attuazione dell'articolo 20 della direttiva (UE) 2017/541 del Parlamento europeo e del Consiglio del 15 marzo 2017 sulla lotta contro il terrorismo e che sostituisce la decisione quadro 2002/475/GAI del Consiglio, al fine di garantire strumenti di indagine efficaci tenuto conto delle straordinarie esigenze di contrasto al fenomeno del terrorismo, anche internazionale;
nello specifico, si prevede che il termine di conservazione dei dati di traffico telefonico e telematico, nonché dei dati relativi alle chiamate senza risposta, rimane stabilito per settantadue mesi, in deroga a quanto previsto dall'articolo 132, commi 1 e 1-bis, del codice in materia di protezione dei dati personali, di cui al decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 che attualmente impone la conservazione dei dati per periodi molto inferiori, trattandosi di traffico telefonico per ventiquattro mesi, del traffico telematico per 12 mesi e quelli relativi alle chiamate senza risposta per trenta giorni,
considerato che:
le disposizioni di cui all'articolo 24 del provvedimento in esame vanno ad aggiornare quanto previsto dai commi 1 e 2 dell'articolo 4-bis del decreto-legge 18 febbraio 2015, n. 7, convertito dalla legge 17 aprile 2015, n. 43, che stabilivano la conservazione fino al 30 giugno 2017 dei dati relativi al traffico telefonico o telematico, esclusi comunque i contenuti di comunicazione, detenuti dagli operatori dei servizi di telecomunicazione, nonché dei dati relativi alle chiamate senza risposta;
i continui rinvii temporali circa la conservazione dei dati telefonici e telematici attuati dal legislatore rendono quanto mai urgente una revisione organica della disciplina;
anche il Garante per la protezione dei dati personali, Antonello Soro, a margine di una audizione al Copasir in tema di terrorismo, lo scorso 25 luglio, dichiarava sulla questione: "Penso che sia indispensabile che il legislatore riconduca questa disciplina al criterio della proporzionalità. In futuro si dovrà meglio definire, con una disciplina organica e meno estemporanea, una materia così ricca di implicazioni sui diritti dei cittadini e sulle esigenze di giustizia.",
considerato, altresì, che:
nel considerando 21 della direttiva (UE) 2017/541 si valuta che il ricorso a strumenti di indagine efficaci " ... dovrebbe rispettare il diritto alla protezione dei dati personali". Al fine di conseguire questo obiettivo è indispensabile, onde prevenire abusi, garantire l'accesso ai dati di traffico telefonico e telematico esclusivamente per le indagini sul fenomeno del terrorismo,
impegna il Governo:
ad effettuare un monitoraggio periodico in merito all'effettiva e puntuale attuazione di quanto previsto dall'articolo 24 del provvedimento in esame;
a garantire, con adeguate forme di pubblicità e trasparenza, sia nei confronti del Parlamento che dell'Autorità garante per la protezione dei dati personali, la periodica presentazione dei dati statistici sulle autorità e/o organismi nazionali e internazionali che hanno acceduto e/o richiesto l'accesso ai dati di traffico telefonico e telematico, nonché le legittime motivazioni (reati, ipotesi di reato, indagini etc.) di tali accessi;
a prevedere una revisione organica della materia della conservazione dei dati di traffico telefonico e telematico, tenendo conto delle direttive europee.
(0/2886/17/14)
ORELLANA