• Testo ODG - ORDINE DEL GIORNO IN ASSEMBLEA

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Atto a cui si riferisce:
C.9/02208-B/115 premesso che: con il provvedimento in esame si accentua la precarizzazione dei rapporti di lavoro nel nostro Paese ed aumenta la ricattabilità dei lavoratori a detrimento della difesa...



Atto Camera

Ordine del Giorno 9/02208-B/115presentato daRAGOSTA Micheletesto diMercoledì 14 maggio 2014, seduta n. 228

La Camera,
premesso che:
con il provvedimento in esame si accentua la precarizzazione dei rapporti di lavoro nel nostro Paese ed aumenta la ricattabilità dei lavoratori a detrimento della difesa dei loro diritti. È infatti noto – ad esempio – che alcuni datori di lavoro, sotto il ricatto del licenziamento o della non assunzione, corrispondono ai lavoratori una retribuzione inferiore ai minimi fissati dalla contrattazione collettiva, pur facendo firmare al lavoratore, molto spesso, una busta paga dalla quale risulta una retribuzione regolare;
tale prassi deprecabile rappresenta un grave danno per i lavoratori i quali vengono non solo depauperati di parte del lavoro prestato, ma sono lesi nella loro dignità e nel diritto a una giusta retribuzione, in violazione degli articoli 1, 35 e, soprattutto, 36 della Costituzione. Al contrario, la corresponsione di una retribuzione inferiore si risolve in un vantaggio illecito per il datore di lavoro si potrebbe introdurre un semplice meccanismo antielusivo consistente nel rendere obbligatorio il pagamento delle retribuzioni attraverso gli istituti bancari o gli uffici postali. I datori di lavoro titolari della partita dell'imposta sul valore aggiunto (IVA), dalle società quotate alle imprese individuali, potranno servirsi dell'istituto bancario di riferimento o degli uffici postali per effettuare il pagamento delle retribuzioni ai propri lavoratori. La scelta del sistema di pagamento è rimessa direttamente al lavoratore, il quale potrà optare per l'accredito diretto sul proprio conto corrente, poi l'emissione di un assegno oppure per il pagamento in contanti presso lo sportello bancario o postale. La pluralità di modalità di pagamento consente di non rendere obbligatoria, per il lavoratore, l'apertura di un conto corrente bancario o postale;
la firma della busta paga non costituirebbe prova dell'avvenuto pagamento della retribuzione. Il datore di lavoro, al momento dell'assunzione, comunicherebbe obbligatoriamente al centro per l'impiego competente gli estremi dell'istituto bancario o dell'ufficio postale che provvederebbe al pagamento delle retribuzioni al lavoratore, nel rispetto delle norme poste dal codice in materia di protezione dei dati personali, di cui al decreto legislativo n. 196 del 2003. La comunicazione, per evitare di attribuire nuovi carichi burocratici ai datori di lavoro, sarebbe inserita nello stesso moduli che i datori di lavoro invierebbero obbligatoriamente al centro per l'impiego quando compiono nuove assunzioni. La modulistica dovrebbe essere opportunamente modificata per permettere l'effettuazione corretta della comunicazione, che potrà essere inviata anche telepaticamente, secondo quanto previsto dalle norme vigenti in materia;
allo stesso modo l'ordine di pagamento sarebbe annullato solo con trasmissione all'istituto bancario o all'ufficio postale di copia della lettera di licenziamento o delle dimissioni del lavoratore, rese secondo le modalità di legge. E sarebbe fatto salvo l'obbligo di effettuare tutti i pagamenti dovuti al lavoratore dopo la risoluzione del rapporto di lavoro;
una convenzione tra il Governo e l'Associazione bancaria italiana e la società Poste italiane Spa potrebbe, infine, individuare gli strumenti bancari e postali idonei per consentire ai datori di lavoro di eseguire il pagamento della retribuzione ai propri lavoratori, con l'importante clausola che ciò non deve determinare nuovi oneri per le imprese e per i lavoratori;
sarebbero esclusi da dette disposizioni, ad esempio, i rapporti di lavoro domestico, nei quali datori di lavoro sono spesso persone anziane o disabili, oppure i rapporti instaurati dai piccoli o piccolissimi condomini, ad esempio per la pulizia delle scale o per la manutenzione del verde condominiale,

impegna il Governo

a prendere le opportune iniziative, anche legislative, al fine di introdurre modalità per il pagamento delle retribuzioni dei lavoratori subordinati simili a quelle illustrate in premessa, e che comunque prevedano un meccanismo antielusivo al fine di contrastare il fenomeno delle false buste paga.
9/2208-B/115. Ragosta, Di Salvo, Lacquaniti.