• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
S.4/02199 PETROCELLI - Ai Ministri dello sviluppo economico e dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare - Premesso che, per quanto risulta agli interroganti: nel maggio 2013, è stata...



Atto Senato

Interrogazione a risposta scritta 4-02199 presentata da VITO ROSARIO PETROCELLI
mercoledì 14 maggio 2014, seduta n.246

PETROCELLI - Ai Ministri dello sviluppo economico e dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare - Premesso che, per quanto risulta agli interroganti:

nel maggio 2013, è stata fatta, da un gruppo di cittadini appartenenti al Movimento 5 Stelle (M5S) della Basilicata, domanda di accesso ad informazioni relative all'impianto Itrec di Trisaia di Rotondella (Matera) a Ispra, Enea, Sogin e Comune;

solo l'amministrazione comunale di Rotondella ha accolto l'istanza. La documentazione fornita ha permesso di redigere un documento contenente alcune considerazioni sull'impatto ambientale dell'impianto nucleare. La relazione, illustrata in un pubblico dibattito tenuto a Nova Siri, è stata trasmessa anche alle amministrazioni comunali di Nova Siri, Policoro e Rotondella, al prefetto di Matera ed all'Arpa Basilicata;

il prefetto di Matera sarebbe intervenuto presso Sogin e Ispra a supporto della richiesta di accesso ai dati ambientali avanzata dal M5S;

la Sogin ha continuato a non fornire alcuna risposta, mentre l'Ispra, pur esprimendo la più ampia volontà di rendere disponibile tutta la documentazione necessaria, ha concesso un unico documento;

in data 15 marzo 2014, il gruppo di cittadini della Basilicata del M5S ha reiterato le richieste d'accesso alle informazioni di carattere ambientale sia all'Ispra, che ai dirigenti e ai tecnici a livello locale e centrale di Enea e di Sogin;

alla data attuale, è arrivata formale risposta solo dall'Enea, che, comunque, non ha fornito alcun elemento che non fosse già consultabile presso il Comune di Rotondella, evidenziando, però, tra le altre cose, la grande confusione che vige all'interno dell'ente di ricerca;

la Sogin, invece, non ha fatto pervenire alcun chiarimento, nonostante proprio il presidente della società, professor Giuseppe Zollino, il 17 dicembre 2013, durante una giornata celebrativa in cui sono stati ricordati i 50 anni di storia del centro ricerche di Trisaia e sono stati presentati i nuovi programmi di ricerca, ha sostenuto la possibilità di ottenere qualsiasi chiarimento sui rischi nucleari rivolgendosi ai tecnici Sogin;

considerato che:

Sogin SpA è stata costituita da Enel nel 1999, in ottemperanza all'articolo 13, comma 2, lett. e), del decreto legislativo 16 marzo 1999, n. 79, e nel 2000, Enel ha trasferito l'intero pacchetto azionario al Ministero dell'economia e delle finanze;

Sogin è una società per azioni partecipata da un'amministrazione pubblica: vi è l'esigenza, fortemente sentita dai cittadini, di aumentare il grado di trasparenza, anche perché, come evidenziato in passato dalla Corte dei conti nelle determinazioni sul controllo eseguito sulla gestione finanziaria di Sogin (da ultimo la determinazione n. 15 del 2012 riferita agli anni 2009-2010), la medesima società ha fatto frequente ricorso «all'affidamento diretto senza un rigoroso rispetto delle disposizioni legislative in materia di procedure ad evidenza pubblica»;

i costi sostenuti da Sogin per le attività della commessa nucleare sono coperti dai fondi derivanti da una parte della tariffa elettrica, la componente A2, e, quindi, dai cittadini, i quali hanno il diritto di conoscere come tali risorse sono utilizzate;

a riguardo, a parere degli interroganti, sarebbe opportuno conoscere l'utilizzo dettagliato, nonché le finalità, delle risorse economiche rese disponibili dai cittadini per la bonifica dei siti nucleari col pagamento della componente A2 della bolletta elettrica. Ad esempio, sarebbe utile capire: 1) perché sia stato pagato un "canone di noleggio" di quasi 2 milioni di euro (1.977.075), tra il 2006 e il 2007, per gli automezzi (come è possibile verificare a pag. 71 del "Bilancio civilistico Sogin 2007"); 2) quale sia stata la destinazione dei 99 automezzi speciali presi in comodato sia nel 2006 che nel 2007 (pag. 127); 3) quali utili ricadute abbiano avuto sulla bonifica dei siti l'«esodo incentivato» costato 9.149.537 euro nel 2011 e 7.573.766 euro nel 2012; 4) per quale intervento specifico sia stato utilizzato il quantitativo di carburante acquistato negli anni 2011 e 2012, pagato oltre 2 milioni di euro (2.162.428) (pag. 170 del bilancio 2012); 5) che cosa differenzi le "spese per automezzi e servizi aggiuntivi", per un importo totale di 1.016.783 euro negli anni 2011 e 2012 (pag. 172 del bilancio 2012), dal "canone noleggio automezzi" che nello stesso periodo è costato 1.448.394 euro (pag. 175 del bilancio 2012);

considerato inoltre che:

il 30 aprile 2014, il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, il direttore amministrativo dell'Arpab, Alessandro Desiderato, e il presidente di Sogin, Giuseppe Zollino, hanno sottoscritto un protocollo d'intesa per rafforzare la collaborazione nell'ambito del programma di monitoraggio ambientale predisposto da Sogin, che prevede la realizzazione dell'impianto per cementare i rifiuti radioattivi liquidi, denominati "prodotto finito", nel sito Itrec di Rotondella;

con il protocollo, Sogin si impegna a consegnare all'Arpab, in comodato d'uso gratuito, un laboratorio mobile per la rilevazione della radioattività ambientale e altri strumenti di misurazione richiesti dall'Agenzia per attuare il programma di monitoraggio. Inoltre, all'interno dell'impianto Itrec, Sogin installerà due nuove centraline di monitoraggio radiometrico e climatico dell'ambiente locale, con trasmissione diretta dei dati acquisiti all'Arpab;

sulla base di tale accordo, Sogin, quindi, acquisterà le apparecchiature con cui l'Arpab dovrà effettuare la vigilanza sulla stessa Sogin;

all'articolo 6 del protocollo viene previsto che i dati saranno pubblici, ma le parti potranno decidere se porre l'obbligo di riservatezza ai risultati acquisiti ed alla documentazione prodotta, lasciando aperta, quindi, la possibilità di secretare tutto ciò che potrebbe essere di intralcio alla normale attività di Sogin,

si chiede di sapere:

se i Ministri in indirizzo siano a conoscenza del verificarsi, all'interno dell'impianto, di eventi in grado di costituire pericolo per la salute dei cittadini residenti nei territori circostanti;

se siano a conoscenza dell'esistenza, all'esterno del perimetro del centro gestito da Sogin, di zone con livelli di contaminazione tali da generare una dose superiore a 10 microSievert all'anno per la popolazione e, in caso affermativo, se le medesime aree risultino delimitate e segnalate;

se intendano acquisire presso le competenti istituzioni e strutture locali le informazioni relative alle condizioni di contaminazione, nonché la direzione, della falda sottostante all'impianto ITREC;

se intendano verificare se i presupposti tecnici alla base del "piano di emergenza esterno", adottato dalla Prefettura di Matera, si fondino su dati analitici certificati o vi sia il rischio che il medesimo piano si basi su analisi predisposte dalla collaborazione di Enea, Sogin e Ispra, così come avvenuto per la questione della contaminazione in aria da plutonio;

se, sulla base dei dati tratti dai bilanci Sogin, il Ministro dello sviluppo economico non ritenga di valutare se siano stati utilizzati impropriamente i fondi della componente A2 della bolletta elettrica.

(4-02199)