• Testo INTERPELLANZA

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Atto a cui si riferisce:
S.2/00157 MUSSINI, CAPPELLETTI, COTTI, PEPE, ORELLANA, BATTISTA, BOCCHINO, CASALETTO, CAMPANELLA, GAETTI, BIGNAMI, ZIN, PALERMO, BULGARELLI, PAGLINI, CATALFO, MOLINARI, VACCIANO, GIARRUSSO, SCIBONA,...



Atto Senato

Interpellanza 2-00157 presentata da MARIA MUSSINI
giovedì 15 maggio 2014, seduta n.247

MUSSINI, CAPPELLETTI, COTTI, PEPE, ORELLANA, BATTISTA, BOCCHINO, CASALETTO, CAMPANELLA, GAETTI, BIGNAMI, ZIN, PALERMO, BULGARELLI, PAGLINI, CATALFO, MOLINARI, VACCIANO, GIARRUSSO, SCIBONA, BERTOROTTA, MONTEVECCHI, AIROLA, DE CRISTOFARO, BAROZZINO, PETRAGLIA, CERVELLINI, DE PIN, ANITORI, URAS, CANDIANI, CONSIGLIO, MUNERATO, STEFANI, BISINELLA - Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali - Premesso che:

già nel luglio 2012 veniva pubblicato sul quotidiano on line di Parma "Parma Today" la segnalazione della locale CGIL che denunciava la presenza, in un cantiere in piazzale Matteotti, di operai intenti al lavoro su alcuni ponteggi, senza l'osservanza delle più elementari norme in materia di sicurezza;

la situazione di pericolo era comprovata dalla pubblicazione di fotografie degli operai impegnati nel cantiere di piazzale Matteotti, di fronte e sotto le finestre della sede della Direzione provinciale del lavoro di Parma, ivi ubicata, in pieno centro cittadino;

la disapplicazione delle linee nazionali delle misure di prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro da parte delle imprese veniva rilevata attraverso l'esito delle azioni di controllo ispettivo espletate, nei cantieri di Parma, da personale tecnico della locale cassa edile congiuntamente alla Polizia municipale, in attuazione di un accordo siglato tra la cassa edile ed il Comune di Parma ("Gazzetta di Parma" del 14 marzo 2012);

a quanto risulta agli interpellanti, le organizzazioni sindacali hanno verificato come da diversi anni non espletata dalla Direzione provinciale del lavoro di Parma l'attività di vigilanza in materia di prevenzione e sicurezza sul lavoro, per le materie di competenza del Ministero del lavoro e delle politiche sociali (settore costruzioni, lavori mediante cassoni in aria compressa, lavori subacquei, in ambito ferroviario), in violazione dell'art. 13 del decreto legislativo n. 81 del 2008 e successive modificazioni, del piano programmatico annuale del Ministero disposto anche in attuazione delle direttive comunitarie;

considerato che:

nel solo mese di gennaio 2014, vi sono stati ben 31 morti sul lavoro, di cui 6 nel Lazio e 3 in Emilia-Romagna, Toscana, Piemonte e Sicilia, facendo registrare una drammatica impennata delle morti bianche, con un incremento del 34,8 per cento rispetto al gennaio 2013 (dati osservatorio sicurezza sul lavoro "Vega engineering" di Mestre, come si legge sulla "Gazzetta di Parma" del 3 marzo 2014);

prima causa di morte è la caduta dall'alto (38,7 per cento delle morti di gennaio 2014), ma le ragioni degli infortuni sono le medesime in tutta Europa (ribaltamento di mezzi in movimento e/o schiacciamento, scivolamenti, inciampi, cadute);

il settore più colpito è quello agricolo, seguito da vicino dal settore edile;

il solo dato di gennaio 2014 rende indispensabile e urgente un'azione concreta ed efficace del Governo in materia di vigilanza per la prevenzione e sicurezza sul lavoro, in osservanza di quanto disposto dall'art. 13 citato,

si chiede di conoscere:

quale sia stata la condotta tenuta in questi ultimi anni dagli uffici periferici del Ministero (a partire dal 1° gennaio 2012) nella realtà territoriale parmense, dell'Emilia-Romagna, del Lazio, della Toscana, del Piemonte, della Sicilia, nonché nei territori maggiormente colpiti;

quali risposte concrete il Ministro in indirizzo intenda dare per garantire l'ottimizzazione delle funzioni ministeriali di controllo e vigilanza in materia di salute e sicurezza sul lavoro, tali da perseguire l'interesse pubblico, individuale e collettivo ad un lavoro sicuro, così come previsto dagli articoli 4, 32 e 35 della Costituzione.

(2-00157 p. a.)