• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/17944 (4-17944)



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-17944presentato daSALTAMARTINI Barbaratesto diMercoledì 27 settembre 2017, seduta n. 859

   SALTAMARTINI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro della salute, al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. — Per sapere – premesso che:

   a Roma, alla riapertura del plesso scolastico Crispi in largo Oriani in zona Monteverde, gli alunni hanno trovato, nel cortile ove svolgono la ricreazione, i cassoni in amianto che erano stati rimossi dal tetto, smontati e sigillati per essere smaltiti, in quanto composti da sostanza estremamente nociva per la salute;

   il municipio XII, pur assicurando che non c'erano rischi, vietava con una circolare l'uso dell'area all'aperto, costringendo gli scolari di scuola materna e primaria a rimanere nelle classi anche a ricreazione;

   i rifiuti pericolosi sono stati poi posizionati sul tetto dell'edificio scolastico, per ordine della asl. Gli ispettori sanitari, infatti, sollecitati da un esposto di alcuni genitori, sono entrati nella scuola e hanno rilevato come quell'amianto, anche se «impacchettato», non poteva per nessun motivo restare in cortile e hanno ordinato alla ditta di metterlo in sicurezza sul tetto, in attesa della rimozione definitiva, come previsto dalle procedure di legge;

   dal municipio XII è stato quindi deciso di effettuare un sopralluogo urgente che ha portato alla chiusura della scuola, lasciando così fuori dai cancelli circa 700 alunni, causando un fortissimo malcontento tra i genitori, completamente ignari della chiusura;

   nella stessa giornata si è avuto il responso dell'asl Roma 3 che ha stabilito che il tetto può sopportare il peso dei rifiuti, che gli stessi sono imballati a norma e che per ora restano sul solaio. L'asl RM 3 ha poi concesso 10 giorni di proroga alla ditta per rimuoverli definitivamente dalla scuola e ha dato il nulla osta alla scuola per riaprire i cancelli e riprendere la didattica;

   nel momento in cui i genitori si sono mobilitati per avere chiarimenti e per ottenere la rimozione definitiva dei rifiuti, hanno appreso con sgomento la situazione kafkiana: ovvero che il municipio XII imputava la mancata rimozione definitiva dei rifiuti nocivi alla regione, colpevole di non aver finanziato il prosieguo dei lavori di bonifica, mentre l'assessore del Lazio al bilancio, Alessandra Sartore, attendeva che dal municipio XII, guidato dalla pentastellata Silvia Crescimanno, arrivassero i documenti per ottenere i fondi, stanziati dal 2015 e di fatto disponibili, documentazione richiesta ai sensi di quanto stabilito dalla delibera di giunta regionale n. 42 del 10 febbraio 2015;

   la vicenda sarà al centro della commissione trasparenza del municipio XII per appurarne le effettive responsabilità;

   la vicenda è rilevante in termini di salute pubblica e diritto all'istruzione-:

   di quali elementi disponga il Governo in relazione a quanto esposto in premessa e se si intenda promuovere, per quanto di competenza, una verifica, anche per il tramite del comando dei carabinieri per la tutela dell'ambiente, sullo stato dei luoghi e sugli eventuali rischi che gravano sulla salute degli alunni e dei docenti, nell'auspicio di poter smaltire l'amianto prima possibile, di liberare i bambini da questo grave pericolo e conseguentemente di rasserenare i genitori.
(4-17944)