• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/12281 (5-12281)



Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-12281presentato daBRIGNONE Beatricetesto diMercoledì 27 settembre 2017, seduta n. 859

   BRIGNONE, CIVATI, ANDREA MAESTRI e PASTORINO. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   si stima che nel Paese vi siano, tra bambini, adolescenti e persone adulte con un disturbo dello spettro autistico, tra le 300-400 mila persone;

   il Sole 24Ore ha pubblicato un articolo con il quale illustra le carenze che riguardano tutti gli ambiti – soprattutto al Sud – dell'assistenza ai minori con disturbi dello spettro autistico che fa riferimento ad una prima ricognizione nazionale condotta dall'Istituto superiore di sanità sulle unità operative (Uo) di Neuropsichiatria dell'infanzia e dell'adolescenza (Npia), terminale sanitario dell'utenza con autismo dei Sistemi sanitari regionali (Ssr);

   tali carenze interessano il personale in servizio nelle strutture pubbliche e la ridotta offerta di strutture residenziali;

   la capacità di fornire sia diagnosi, sia intervento su persone affette dallo spettro autistico si differenzia tra regione e regione: l'83 per cento nel Nord, il 69 per cento nel Centro, il 61 per cento nelle isole e il 51 per cento nel Sud;

   ogni unità operativa è composta in media da due neuro psichiatri Infantili, due psicologi, un terapista della neuro-psicomotricità dell'età evolutiva, due logopedisti, un educatore, un infermiere e molto spesso nemmeno un assistente sociale;

   inoltre, l'adesione a uno specifico protocollo diagnostico è disomogenea nelle diverse regioni anche per quanto riguarda i percorsi a garanzia della transizione tra i servizi per i minori e quelli per gli adulti; infatti, al Nord, circa l'80 per cento di strutture dichiarano di possedere un protocollo di diagnosi, mentre al Sud e nelle isole si è al di sotto del 50 per cento;

   la legge 18 agosto 2015, n. 134, «Disposizioni in materia di diagnosi, cura e abilitazione delle persone con disturbi dello spettro autistico e di assistenza alle famiglie» pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n.199 del 28 agosto 2015, il fondo destinato alla cura di tale disturbo e le linee d'indirizzo del Ministero della salute, adottate previa intesa della Conferenza unificata, di cui all'articolo 4 della suddetta legge, dovrebbero costituire un forte impulso per la realizzazione di tavoli regionali per l'individuazione di strumenti e metodologie condivise per migliorare gli interventi in tale campo –:

   se il Ministro interrogato sia a conoscenza dei fatti narrati in premessa;

   poiché la capacità, di erogare i livelli essenziali di assistenza nell'ambito delle cure per i disturbi dello spettro autistico è disomogenea per area geografica, quali siano le iniziative di competenza che intenda mettere in campo al riguardo;

   considerato lo scarso livello di aderenza ai protocolli diagnostici e di cura da parte delle unità operative nelle singole regioni, quali siano le iniziative, per quanto di competenza, che intenda assumere affinché si possano compiere percorsi omogenei in tutto il territorio nazionale per il sostegno delle persone affette da spettro autistico e delle loro famiglie.
(5-12281)