• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
S.4/08105 FATTORI, GIARRUSSO - Al Ministro della salute - Premesso che, per quanto risulta agli interroganti: il decreto-legge 7 giugno 2017, n. 73, recante "Disposizioni urgenti in materia di...



Atto Senato

Interrogazione a risposta scritta 4-08105 presentata da ELENA FATTORI
martedì 26 settembre 2017, seduta n.883

FATTORI, GIARRUSSO - Al Ministro della salute - Premesso che, per quanto risulta agli interroganti:

il decreto-legge 7 giugno 2017, n. 73, recante "Disposizioni urgenti in materia di prevenzione vaccinale, di malattie infettive e di controversie in materia di somministrazione dei farmaci", convertito, con modificazioni, dalla legge 31 luglio 2017, n. 119, ha introdotto l'obbligo vaccinale per 10 vaccini pediatrici;

a giudizio degli interroganti, l'impianto del decreto, inizialmente incentrato su misure coercitive irrazionali e di efficacia assolutamente indimostrata, quali la perdita della patria potestà o multe di migliaia di euro a carico dei genitori dei bimbi non vaccinati, poi attenuate nel percorso parlamentare, è sostanzialmente basato sul concetto di obbligo vaccinale e non sulla raccomandazione o persuasione ritenuto più efficace nell'affrontare il fenomeno da "esitazione vaccinale" secondo il documento pubblicato il 2 aprile 2017 dal gruppo di esperti SAGE (strategic advisory group of experts) delle politiche e strategie di immunizzazione dell'Organizzazione mondiale della sanità (OMS);

il lungo e controverso iter del decreto dal suo annuncio prematuro alla sua definitiva approvazione in Parlamento ha mostrato, a parere degli interroganti, uno scarso acume politico generando sconcerto nei cittadini ed è sfociato in proteste popolari da parte di genitori contrari all'impianto coercitivo;

la lungaggine nell'approvazione ha fatto anche sì che tale legittima protesta popolare sia stata intercettata e strumentalizzata da gruppi antivaccino che si sono organizzati e definiti nel corso del tempo in maniera diversa (da anti-vax, no-vax; free-vax; vax-free) e che si oppongono, spesso in maniera aggressiva, non tanto alla specifica modalità obbligatoria ma piuttosto alla somministrazione dei vaccini in toto, assumendo pertanto una posizione contraria all'indirizzo consolidato nella comunità scientifica che ne sottolinea l'efficacia e la sicurezza;

il presidente dei pediatri italiani Alberto Villani in un'intervista del 13 giugno ha denunciato come ci sia "dietro ai no-vax un giro di soldi vergognoso" e come "la violenza e l'aggressività delle campagne dei no-vax derivano proprio dal fatto che ci sono grandi interessi in gioco. Da una parte ci sono i genitori in buona fede, dall'altra questa gente che approfitta di famiglie in difficoltà, magari con un bambino con una malattia neuromuscolare, facendo fare esami inutili innescando l'illusione di risarcimenti", come riportato da "linkiesta";

in data 14 luglio 2017 l'Istituto superiore di sanità (ISS) ha pubblicato sul sito istituzionale una nota dal nome "Fact checking vaccini" che smentisce le false e allarmanti notizie propagandate dai gruppi antivaccino;

nonostante le note dell'ISS e del Ministero della salute i gruppi no-vax si sono persino organizzati in società "scientifiche" e sono stati, durante questo lungo lasso di tempo, molto attivi nella diffusione di fake news e di teorie complottiste, amplificando perciò quel fenomeno di esitazione vaccinale che ha portato a un preoccupante calo delle coperture vaccinali nel nostro Paese;

il 10 agosto nella commissione ambiente del Dipartimento tutela ambientale di Roma capitale è stata firmata una lettera di intenti per la costituzione della società scientifica per il "principio di precauzione" alla presenza di 4 medici (uno dei quali noto negazionista dell'HIV come causa dell'AIDS) e 6 avvocati noti per la attiva diffusione di fake news antivaccini. Un articolo di stampa, dalle dichiarazioni riprese dei sottoscrittori della lettera di intenti, commenta come lo scopo sarebbe quello di "potere fare attività di lobby in sede istituzionale, sperando che l'Associazione con i suoi comitati per la valutazione della soglia dell'immunità di gregge e della profilassi vaccinale possa tornare utile in sede giudiziaria dove gli avvocati dei free-vax si preparano a dare battaglia per difendere le ragioni dei genitori antivaccinisti; l'associazione avrebbe lo scopo di tutelare gli iscritti di fronte procedimenti deontologici legali, l'iscritto infatti potrà semplicemente dire di stare seguendo le linee guida dell'associazione in materia di vaccini e prevenzione, come riportato da "nextquotidiano" l'11 agosto 2017;

la Società italiana di psico neuro endocrino immunologia (SIPNEI), a parere degli interroganti guidata da persone di scarsissima levatura scientifica, il 30 luglio ha pubblicato un documento diventato la bandiera dei no-vax contenente fake news sui vaccini con informazioni prontamente smentite dalla comunità scientifica;

durante i mesi di luglio e agosto, in seguito a una martellante propaganda no-vax sul social network "Facebook" è apparso un gruppo "Segnalazione malattie esantematiche" con l'obiettivo di scambiare contatti e indirizzi e organizzare incontri con bambini già ammalati per poter immunizzare i propri figli per morbillo, rosolia, pertosse, parotite ed evitare i vaccini, attività in chiara violazione dell'art. 438 del codice penale ("Chiunque cagiona un'epidemia mediante la diffusione di germi patogeni è punito con l'ergastolo"). Di ciò deve essersene accorta, si spera in tempo, la stessa fondatrice del gruppo, che ha quindi prontamente avvisato gli adepti e chiuso la relativa pagina;

considerato che:

il grado di fiducia dei cittadini nei confronti delle istituzioni e delle informazioni fornite dipende dal loro comportamento etico;

il piano nazionale vaccini (PNV), inserito all'interno del piano nazionale preventivo redatto partendo dagli obiettivi generali presenti nel piano d'azione europeo per le vaccinazioni 2015-2020, è stato scritto nel sospetto di importanti conflitti di interesse, oggetto dell'interrogazione 4-04966 del 15 dicembre 2015 presentata dalla prima firmataria del presente atto ad oggi ancora in attesa di risposta, culminati con la sospensione del presidente dell'Agenzia italiana del farmaco (AIFA), Sergio Pecorelli, da parte dell'allora direttore generale Luca Pani in ottemperanza al regolamento sui conflitti di interesse pubblicato sul sito AIFA il 15 maggio 2015. Regolamento evidentemente efficace, dato che Pecorelli è stato costretto a dimettersi per aver ricevuto finanziamenti dai produttori dei farmaci, come riportato ampiamente dalla stampa nazionale e anche dall'autorevole rivista "Science";

la redazione del PNV ha visto la partecipazione, oltre che di Pecorelli, di una sola università, nonché di rappresentanti del Ministero della salute, del Consiglio superiore di sanità, dell'allora commissario straordinario e oggi presidente dell'ISS, Walter Ricciardi, e di 4 società scientifiche;

le società scientifiche, non essendo tenute alla pubblicazione dei bilanci, possono tuttavia violare il principio di trasparenza e trovarsi in altrettanti e gravi rapporti di conflitto di interessi avendo potuto ricevere in un recente passato e continuando a ricevere finanziamenti, anche con l'escamotage della nota ed elegante dicitura "unrestricted educational grant" (finanziamento educazionale non vincolato) da parte di aziende farmaceutiche o fondazioni riconducibili direttamente o indirettamente ad aziende farmaceutiche;

considerato inoltre che:

uno studio statistico recente (Francesco Aquino et al., Short communication "The web and public confidence in MMR vaccination in Italy" Vaccine 35(Pt B):4494-4498, 16 agosto 2017) descrive come la copertura vaccinale contro il morbillo, la parotite e la rosolia (MMR) in Italia sia diminuita a partire dal 2012 e, al momento, nessuna delle Regioni italiane abbia raggiunto l'obiettivo del target di copertura raccomandato dall'OMS del 95 per cento; tale studio suggerisce come la decisione del Tribunale di Rimini nel 2012, che stabilì un indennizzo per danno da vaccino per un caso di autismo, possa essere stato l'evento di innesco che ha portato ad una riduzione della fiducia nei confronti dei vaccini in Italia;

lo scopo dello studio era quello di esplorare il rapporto tra la copertura della vaccinazione MMR e le attività di ricerca on line e su social network sul tema "vaccino autistico e MMR", nel periodo 2010-2015 e trova una correlazione inversa significativa tra la copertura della vaccinazione MMR e l'attività di ricerca su internet suggerendo che i nuovi media potrebbero aver giocato un ruolo nella diffusione della disinformazione; il monitoraggio dei media potrebbe essere utile per valutare il livello di esitazione e per pianificare e mettere a punto campagne di informazione efficaci;

un altro studio (Sara Pluviano, Caroline Watt, Sergio Della Sala, "Misinformation lingers in memory: Failure of three pro-vaccination strategies", PLOS One, 12(7): e0181640 July 27, 2017) mostra come in seguito a disinformazione, l 'incapacità di aggiornare i ricordi alla luce di informazioni correttive può avere importanti conseguenze per la salute pubblica, come nel caso della scelta della vaccinazione. Nello studio si confrontano tre strategie potenzialmente efficaci per la promozione del vaccino: la prima consiste in un contrasto tra miti e fatti; la seconda nell'uso di immagini e schemi, e l'ultima utilizza immagini di bambini malati non vaccinati;

la credenza nella correlazione tra autismo e vaccini e negli effetti collaterali dei vaccini, insieme all'intenzione di vaccinare un futuro figlio, vengono valutati nello studio sia immediatamente dopo l'intervento di correzione che dopo 7 giorni: i risultati mostrano che le strategie esistenti per correggere la disinformazione sono inefficaci e spesso provocano l'effetto contrario non intenzionale, rafforzando le credenze non fondate sulla vaccinazione e riducendo le intenzioni di vaccinare il proprio figlio;

a giudizio degli interroganti, un'informazione scientifica e fruibile sui vaccini studiata in modo da essere efficace in base agli studi recenti e un contrasto alla disinformazione sembrano perciò essere di fondamentale importanza per la salute pubblica. Tale informazione sarà tanto più credibile quanto più le istituzioni eroganti agiranno in totale trasparenza e mettendo in campo strumenti adeguati per garantire indipendenza e assenza di conflitti di interessi,

si chiede di sapere:

se e quali misure di persuasione e raccomandazione vaccinale il Ministro in indirizzo intenda implementare, al fine di ridurre il fenomeno di esitazione vaccinale fomentata da potenti campagne antivacciniste;

quali misure di monitoraggio dei social network intenda porre in essere, alla luce dei recenti studi citati, al fine di organizzare campagne di corretta informazione e prevenire fenomeni di palese disinformazione;

se intenda costituire dei gruppi di esperti indipendenti, non coinvolti in possibili conflitti di interesse e disciplinati da un codice etico stringente, al fine di organizzare e monitorare le campagne di informazione scientificamente corrette così da aumentare il grado di fiducia dei cittadini nei confronti delle istituzioni e delle informazioni fornite;

come intenda vigilare affinché non si ripetano campagne per la diffusione di malattie prevenibili da vaccino sanzionate dal codice penale, come quella descritta, nonché sulla diffusione da parte di persone fisiche e giuridiche di notizie false ed informazioni pseudoscientifiche sulla pericolosità e tossicità dei vaccini (presenza di nanoparticelle di metalli pesanti, presenza di parti di feti umani, eccetera) creando allarme e paura tra la popolazione con il risultato di potenzialmente ridurre le coperture vaccinali;

se intenda attivarsi al fine di disciplinare le società scientifiche in area medica anche creando albi appositi e obbligo di trasparenza dei bilanci;

se intenda costituire un NITAG (national immunization technical advisory group) ossia un gruppo nazionale di esperti sull'immunizzazione, indipendenti ed esenti da possibili conflitti di interesse per supervisionare le politiche vaccinali nazionali, come raccomandato dalla stessa OMS.

(4-08105)