• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/17966 (4-17966)



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-17966presentato daZOLEZZI Albertotesto diGiovedì 28 settembre 2017, seduta n. 860

   ZOLEZZI, BUSTO, DAGA, DE ROSA, MICILLO, TERZONI e VIGNAROLI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:

   l'articolo 14 della direttiva europea 2008/98/CE stabilisce il principio «chi inquina, paga», volto a distribuire in modo equo i costi di gestione dei rifiuti tenendo conto, implicitamente, del fatto che chi produce più rifiuti debba ovviamente pagare di più;

   il Consiglio di Stato, con la sentenza n. 4756/2013, ha ulteriormente affermato che il principio «chi inquina paga», previsto anche dall'articolo 191 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea trova immediata e diretta applicazione nella legislazione nazionale, e deve ritenersi costituzionalizzato, in forza del nuovo articolo 117, comma 1, della Costituzione. Tale principio, venendo incontro alla necessità che siano gli operatori economici a sopportare i costi dell'inquinamento prodotto, mira a ripartire equamente i costi legati all'inquinamento ambientale, in applicazione del principio di proporzionalità;

   l'autorità d'Ambito Ato Toscana Sud ha approvato le tariffe di conferimento da parte dei comuni agli impianti di gestione dei rifiuti urbani delle province di Arezzo, Siena e Grosseto per l'anno 2017, fissando, a quanto consta agli interroganti, tre scaglioni di costo a tonnellata inversamente proporzionale alla quantità di rifiuti conferiti: in pratica, i comuni che producono più rifiuti pagano una tariffa inferiore rispetto a quelli che ne producono di meno, dal momento che nell'elaborazione del corrispettivo non si è tenuto conto del principio di proporzionalità, ma si è unicamente suddiviso il totale dei costi di gestione di ciascun impianto per delle quantità ipotetiche di rifiuti, configurando dunque a giudizio degli interroganti una misura che si pone in contrasto con la suddetta direttiva europea;

   da fonti di stampa si apprende che la delibera di giunta della regione Calabria n. 344/2017 ha fissato tariffe di conferimento in discarica crescenti all'aumentare della percentuale di raccolta differenziata, rispondendo alla stessa logica di ammortamento dei costi di gestione dell'impianto citata in precedenza anziché al principio di proporzionalità sancito dalla suddetta direttiva europea e ribadito dal Consiglio di Stato-:

   quali iniziative di competenza il Ministro interrogato intenda promuovere in relazione al rispetto del principio «Chi inquina, paga», di cui alla direttiva europea 2008/98/CE anche al fine di scongiurare l'ennesima procedura d'infrazione europea riguardante la gestione dei rifiuti in Italia.
(4-17966)