• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/12323 (5-12323)



Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-12323presentato daDE MENECH Rogertesto diGiovedì 28 settembre 2017, seduta n. 860

   DE MENECH. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. — Per sapere – premesso che:

   il 7 luglio 2017, durante il G20 di Amburgo, sei ragazzi italiani sono stati arrestati dalle forze dell'ordine tedesche;

   Maria Rocco 23 anni, Riccardo Lupano 32 anni, Emiliano Puleo di 30, Orazio Sciuto 31, Alessandro Rapisarda 25, sono stati trasferiti nel carcere di Billwerder. Fabio Vettorel, 18 anni, è invece detenuto nel carcere minorile di Hahnofersand;

   in particolare, Maria Rocco e Fabio Vettorel, due giovani bellunesi, pare siano stati arrestati mentre prestavano soccorso ad una ragazza rimasta ferita;

   nessuno dei nostri connazionali arrestati è stato comunque colto in flagrante;

   a fine luglio 2017, a seguito di una nota dell'interrogante in cui chiedeva informazioni e aggiornamenti sulla vicenda, il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale ha assicurato il pieno interesse sulla vicenda e garantito il contatto continuo con il consolato generale e con le autorità tedesche al fine di far luce sulla vicenda;

   è indispensabile che le istituzioni italiane, per quanto di loro competenza, si impegnino a far luce su quanto avvenuto e sulle eventuali responsabilità, così da poter comprendere le reali dinamiche e le motivazioni dell'arresto dei nostri connazionali;

   a seguito della scarcerazione di Maria Rocco avvenuta il 10 agosto 2017, risulta ancor più incomprensibile la detenzione prolungata dell'altro ragazzo bellunese, Fabio Vettorel –:

   se il Ministro interrogato abbia messo in atto tutte le iniziative necessarie a capire le reali dinamiche che hanno portato all'arresto dei nostri connazionali e a chiarire in modo definitivo la posizione di Fabio Vettorel, ancora detenuto in custodia preventiva da oltre due mesi, così da garantirgli la giusta tutela e la scarcerazione.
(5-12323)