• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/02840 nelle nazioni caratterizzate da apparati produttivi ad alta tecnologia il settore aerospaziale è considerato strategico, sia per motivi legati alla necessità di dotarsi di apparati...



Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-02840presentato daGHIZZONI Manuelatesto diVenerdì 16 maggio 2014, seduta n. 230

GHIZZONI, CARLO GALLI, SCANU, VILLECCO CALIPARI e IMPEGNO. — Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. — Per sapere – premesso che:
nelle nazioni caratterizzate da apparati produttivi ad alta tecnologia il settore aerospaziale è considerato strategico, sia per motivi legati alla necessità di dotarsi di apparati tecnologicamente sofisticati per la difesa e la sicurezza, sia per l'effetto traino che le alte tecnologie proprie del mondo spaziale producono sui processi d'innovazione della qualità dei prodotti e nelle strutture produttive industriali;
il settore spaziale italiano ha una lunga tradizione scientifica, e presenta punte di alta qualità e leadership tecnologica, internazionalmente riconosciute;
conferma di queste capacità si è avuta con il successo di alcuni dei più recenti programmi spaziali, quali ad esempio:
a) la costellazione satellitare nazionale CosmoSkyMed;
b) i tre primi lanci del lanciatore europeo VEGA, di elevata valenza sia per il mercato commerciale sia per i programmi della difesa, per il cui sviluppo l'Italia ha contribuito per il 65 per cento dei costi;
c) lo sviluppo del Programma IXV, veicolo dimostratore di tecnologie per il rientro nell'atmosfera;
d) i risultati delle piattaforme satellitari come Sentinella 1, parte del programma europeo Copernicus;
e) il programma di telecomunicazioni satellitari Athena-Fidus, in collaborazione con le istituzioni civili e militari di Italia e Francia, al quale seguirà presto il Sicral 2 per le telecomunicazioni della difesa;
in questi progetti un ruolo determinante è stato svolto dalle università che hanno collaborato in diretto rapporto con le aziende produttrici, integrando capacità industriali e saperi scientifici, con il contributo di molti giovani ingegneri formati nei nostri atenei;
la crisi economica ha determinato una riduzione del budget ASI a 500 milioni di euro, di cui l'80 per cento destinato all'ESA (nei primi anni 2000 il budget raggiungeva gli 800 milioni di euro), con la conseguenza di ridurre l'autorità italiana in sede ESA e fornire pochi margini di attività a livello nazionale;
si è di fronte al rischio di attivazione di periodi di cassa integrazione, con la prospettiva che si possano perdere le migliori competenze, che certamente troverebbero impieghi alternativi in altre aziende europee;
la gravità della crisi registratasi in ASI negli ultimi mesi richiede non solo l'individuazione di una nuova governance dell'Agenzia, ma anche che ne vengano ridefiniti programmi e obiettivi, e venga superata la frammentazione delle competenze decisionali, ora distribuite tra Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca e altri ministeri –:
come il Ministro intenda adoperarsi per superare le difficoltà interne al funzionamento dell'ASI, in modo da garantire una efficace sinergia tra la realizzazione dei principali programmi spaziali e dei processi di innovazione tecnologica e il necessario supporto del mondo della ricerca scientifica;
quale sia la strada che ritiene più produttiva per individuare i programmi strategici del settore, le politiche del loro finanziamento, e per realizzare il necessario coordinamento con le iniziative degli altri Ministeri che hanno in programma investimenti con impatti diretti o indiretti sul settore spaziale;
quale dovrà essere la modalità di trasmissione delle decisioni politiche di indirizzo del Governo ed in particolare della Presidenza del Consiglio, per realizzare una loro efficace implementazione pratica;
quali iniziative intraprenderà l'Italia assumendo la Presidenza della Commissione europea, e avendo così l'opportunità di influenzare lo sviluppo del dibattito sui temi della politica industriale spaziale e delle sue ricadute nei settori della sicurezza e della difesa;
come si intenda preparare la Conferenza ministeriale dell'ESA, che si terrà nel dicembre 2014, nella quale si decideranno le linee di sviluppo del settore nei prossimi anni. (5-02840)