• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/02851 è proprio di ieri la notizia che vani sono stati gli appelli internazionali per la 27enne Mariam Yahya Ibrahim, giovane donna sudanese, di religione cristiana ortodossa, che è stata condannata...



Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-02851presentato daSBERNA Mariotesto diLunedì 19 maggio 2014, seduta n. 231

SBERNA. — Al Ministro degli affari esteri. — Per sapere – premesso che:
è proprio di ieri la notizia che vani sono stati gli appelli internazionali per la 27enne Mariam Yahya Ibrahim, giovane donna sudanese, di religione cristiana ortodossa, che è stata condannata all'impiccagione da un tribunale islamico del suo Paese con l'accusa di apostasia, cioè di abbandono volontario della propria religione;
il padre della condannata è musulmano, mentre la madre è cristiana; ma la giovane è stata cresciuta come cristiana ortodossa, religione della madre, in quanto il padre è stato assente fin dalla sua nascita. Secondo la Sharia, però, essendo il padre musulmano, anche la figlia è automaticamente musulmana;
la giovane donna, pur essendosi sposata con uno straniero cristiano, è stata condannata dal tribunale di Khartoum anche per adulterio, perché il suo matrimonio con un uomo cristiano non è considerato valido dalla Sharia;
non bisogna poi dimenticare che Mariam ha un figlio di venti mesi, che si trova con lei in carcere, e un altro in grembo che nascerà a giugno;
nel corso dell'udienza il giudice ha chiesto alla donna si rinunciare alla fede cristiana per evitare la pena di morte –:
come intende il Ministro degli affari esteri attivarsi per quanto di competenza, per scongiurare questa inumana sentenza, anche per preservare il bambino che la donna ha in grembo, visto che la stessa dovrebbe essere impiccata ad un mese dal parto. (5-02851)