• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/02856 il problema delle reti da pesca abbandonate in mare rappresenta una grave minaccia per l'ecosistema marino e per gli organismi viventi che lo popolano; come evidenziato da studi recenti...



Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-02856presentato daGALLINELLA Filippotesto diLunedì 19 maggio 2014, seduta n. 231

GALLINELLA, L'ABBATE, LUPO e GAGNARLI. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro dello sviluppo economico . — Per sapere – premesso che:
il problema delle reti da pesca abbandonate in mare rappresenta una grave minaccia per l'ecosistema marino e per gli organismi viventi che lo popolano; come evidenziato da studi recenti realizzati dall'ONU le reti dismesse nei mari e oceani ammontano a 640.000 tonnellate e causano ingenti danni oltre al decesso di migliaia di pesci;
le reti da pesca abbandonate sono considerate rifiuti marini e ad esse si applica la direttiva quadro sulla strategia per l'ambiente marino (2008/56/CE) che prevede che gli Stati membri sviluppino metodi armonizzati di monitoraggio dei rifiuti, inclusi quelli trovati nei fondali, presenti nelle acque marine a cui appartengono e, in particolare, procedano ad una analisi delle caratteristiche essenziali di tali acque, degli impatti e delle pressioni principali anche dovute alle attività umane oltre che ad una analisi dei costi del degrado dell'ambiente marino;
gli Stati devono poi stabilire il «buono stato ecologico» delle acque tenendo conto della diversità biologica, della presenza di specie non indigene, della salute degli stock, della rete trofica, dell'eutrofizzazione, del cambiamento delle condizioni idrografiche e delle concentrazioni di contaminanti, della quantità di rifiuti o dell'inquinamento acustico al fine di definire obiettivi ed indicatori misurabili e coerenti utili al conseguimento di un buono stato ecologico;
la definizione dei suddetti obiettivi deve essere accompagnata da un insieme di misure concrete atte alla loro realizzazione e da programmi di vigilanza coordinati, allo scopo di procedere a valutazioni regolari dello stato delle acque di cui sono responsabili gli Stati membri –:
quali misure siano state adottate dal Governo italiano a tutela dell'ecosistema marino e in particolare per contenere i danni derivanti dall'abbandono in mare di reti da pesca che, devastando i fondali, causano gravi danni ecologici oltre che rischi per la navigazione e se non ritenga opportuno istituire un contrassegno per ogni rete in dotazione ai pescherecci ovvero valutare la possibilità di concedere incentivi economici ai pescatori affinché denuncino la perdita di attrezzature specifiche e procedano a sbarcare le reti danneggiate e non più utilizzabili;
se il Governo italiano, sempre a tutela dell'ecosistema marino, non intenda promuovere una ricerca al fine di realizzare reti biodegradabili ad esempio in fibra vegetale (canapa o altro), anche con incentivi alla sostituzione legata sia al naturale degrado che all'aggiornamento dei regolamenti in materia di regolamentazione «reti da pesca». (5-02856)