• Testo RISOLUZIONE IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.7/01366 (7-01366) «Borghi, Realacci, Burtone, Fragomeli, Bonomo, Lodolini, Bergonzi, Minnucci, Tino Iannuzzi, Manzi, Patriarca, Culotta, Arlotti, Amato, Valiante, Bruno Bossio, Ventricelli, Falcone,...



Atto Camera

Risoluzione in commissione 7-01366presentato daBORGHI Enricotesto diMercoledì 11 ottobre 2017, seduta n. 868

   La VIII Commissione,

   premesso che:

    una parte del sistema stradale nazionale, a seguito della devoluzione avvenuta alla fine degli anni Novanta, è stata progressivamente regionalizzata o provincializzata;

    tale processo ha dato luogo a un sistema che non risponde all'esigenza di eliminare le disuguaglianze territoriali e di garantire l'accesso alla rete autostradale e alle reti europee ed è carente sia in termini di tempi di percorrenza sia di comfort e di sicurezza rispetto alle moderne esigenze di accessibilità sostenibile e di facilità di raggiungimento di nodi strategici del sistema medesimo;

    tale situazione rende urgente la revisione complessiva della rete stradale nazionale, come previsto dall'articolo 1-bis, comma 1, del decreto legislativo 29 settembre 1999, n. 461, il quale impone che alle modifiche della rete autostradale e stradale di interesse nazionale esistente si provveda, su iniziativa dello Stato o delle regioni interessate, con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, sentito il Consiglio superiore dei lavori pubblici, previa intesa in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, sentite le Commissioni parlamentari competenti per materia;

    il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha di conseguenza attivato le procedure stabilite dalla legislazione vigente che hanno condotto alla definizione di uno schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri di revisione della rete stradale di interesse nazionale che prevede la riclassificazione di 6.576,53 chilometri di strade ex statali e provinciali e la declassificazione di circa 630 chilometri;

    al fine di attivare una fase di concertazione e condivisione con le regioni e con gli altri soggetti interessati, è stato avviato un tavolo tecnico sfociato nella seduta straordinaria della Conferenza unificata del 3 agosto 2017, che ha sancito l'intesa (ai sensi dell'articolo 1-bis comma 1, del decreto legislativo 29 ottobre 1999, n. 461) sul citato schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri per la revisione delle reti stradali di interesse nazionale e regionale ricadenti nelle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Lazio, Liguria, Marche, Molise, Puglia, Toscana e Umbria;

    lo schema di decreto recepisce le linee espresse dal Coordinamento tecnico interregionale e dalle regioni, prevedendo:

     la sostituzione delle tabelle di individuazione della rete stradale di interesse nazionale relative alle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Lazio, Liguria, Marche, Molise, Puglia, Toscana e Maria, allegate al decreto legislativo 29 ottobre 1999, n. 461;

     la sostituzione delle tabelle di individuazione della rete stradale d'interesse regionale relativa alle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Lazio, Liguria, Marche, Molise, Puglia, Toscana e Umbria, allegate al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 21 febbraio 2000, come modificata dai decreti del Presidente del Consiglio dei ministri 21 settembre 2001, 23 novembre 2004, 21 giugno 2005, 2 febbraio 2006, 16 dicembre 2008 e 8 luglio 2010;

     l'integrazione delle tabelle di individuazione della rete stradale di interesse nazionale e l'integrazione delle tabelle di individuazione della rete stradale di interesse regionale;

     la previsione che, ai sensi dell'articolo 4, comma 4, del decreto del Presidente della Repubblica 16 dicembre 1992, n. 495, restino di proprietà dei comuni i tratti delle strade aventi le caratteristiche di cui all'articolo 2, comma 2, lettere d), e) ed i), del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, e successive modifiche ed integrazioni, che attraversano i centri abitati con popolazione superiore ai diecimila abitanti;

     la previsione che eventuali imprecisioni nei dati contenuti nelle tabelle allegate al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri possano essere rettificate d'intesa con le amministrazioni interessate, in sede di redazione e sottoscrizione dei verbali di consegna delle strade interessate;

    il trasferimento delle strade ad Anas spa sarà perfezionato una volta completato l’iter del provvedimento, ma tale iter si sta allungando in modo preoccupante, mentre una parte delle strade individuate dallo schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, che dovrebbero essere trasferite alla rete stradale nazionale, a causa delle varie calamità che hanno caratterizzato, negli anni 2016 e 2017, l'intero Paese, versano in gravi condizioni e gli enti locali interessati sono incerti sulle decisioni da assumere a causa del previsto passaggio alla rete stradale nazionale di tali arterie;

   nel corso dell'audizione del Presidente di Anas spa, sul nuovo contratto di programma 2016-2020, svoltasi presso l'VIII Commissione della Camera, il 4 ottobre 2017, è stato sollevata da più parti la necessità di accelerare l’iter del più volte citato schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri,

impegna il Governo:

   ad accelerare l’iter di adozione del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri di cui in premessa e, nelle more della conclusione di tale iter, ad assumere iniziative per anticipare l'operatività del trasferimento all'Anas delle strade di cui è certa la riclassificazione;

   a prevedere adeguate risorse per la manutenzione straordinaria delle strade provinciali nel disegno di legge di bilancio per l'anno 2018.
(7-01366) «Borghi, Realacci, Burtone, Fragomeli, Bonomo, Lodolini, Bergonzi, Minnucci, Tino Iannuzzi, Manzi, Patriarca, Culotta, Arlotti, Amato, Valiante, Bruno Bossio, Ventricelli, Falcone, Schirò, Capozzolo, Braga, Preziosi, Mariani, Senaldi, Mazzoli, Romanini, Manfredi, Giacobbe, Carrescia, Camani, Iacono, Venittelli, Gribaudo, Valeria Valente, Stella Bianchi, Moscatt, Marco Di Maio, De Menech, Albanella, Porta, Famiglietti, Miotto, Cominelli, Capone, Giovanna Sanna, Magorno, Zanin, Antezza, Carnevali, Pinna, Ascani».