• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
S.4/08197 MALAN - Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale - Premesso che: in diverse occasioni negli ultimi anni sono state riportate dalla stampa dichiarazioni del...



Atto Senato

Interrogazione a risposta scritta 4-08197 presentata da LUCIO MALAN
martedì 10 ottobre 2017, seduta n.893

MALAN - Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale - Premesso che:

in diverse occasioni negli ultimi anni sono state riportate dalla stampa dichiarazioni del leader e Presidente della Repubblica islamica dell'Iran, Hassan Rouhani, e della Guida suprema dell'Iran Ali Khamenei, del consigliere speciale per la politica estera di Khamenei, Ali Akbar Velayati, tra le quali quelle che si riportano di seguito;

Rouhani: «Israele è una vecchia ferita del mondo Islamico da rimuovere» (agosto 2013, su "express.co.uk");

Rouhani: «Oggi l'infetto tumore sionista si è aperto ancora, trasformando la terra degli Olivi in distruzione e sangue, disseminando il terreno con i corpi dei bambini palestinesi» (luglio 2014, su "freebeacon.com");

«Il Medioriente è attraversato da tre piaghe, la prima di queste è il regime sionista di Israele» (ottobre 2015, durante l'incontro tra Rouhani e il Ministro degli esteri libanese Bassil, su "tasnimnews.com");

Ali Khamenei: «La nostra gente dice "Morte all'America", ed è come dire "Io cerco il rifugio in Dio, contro la maledizione di Satana"» (marzo 2005, su "memritv.org");

Ali Khamenei: «La razza europea è una razza barbara. Loro vestono giacca e cravatta e si profumano di acqua di colonia ma, in fondo, hanno la stessa barbara natura nota dalla storia. Uccidono facilmente. Assassinano persone senza problemi. Perciò, picchiare le donne nelle loro case è una naturale conseguenza per gli Europei e gli Americani. Al contrario, nell'ambiente Islamico, è inimmaginabile» (maggio 2013, su "memritv.org");

Ali Khamenei: «Il mio credo - il nostro credo, è che la Cisgiordania debba essere armata come Gaza. Coloro che amano il destino dei Palestinesi, se possono fare qualcosa, devono fare questo. Le persone lì debbono essere armate» (luglio 2014, su "al-monitor.com");

Ali Khamenei: «Voglio dire all'entità sionista: primo, voi non vedrete i prossimi 25 anni; secondo, sino a quel momento la lotta eroica e la jihad non vi darà un momento di serenità» (settembre 2015, su "twitter");

Ali Khamenei: «Quanto voi scandite "Morte all'America", quando vi viene detto di indirizzare i vostri slogan contro l'America, significa "Morte a tutto ciò che l'America rappresenta"». I giovani rispondono scandendo "Morte all'America, morte all'Inghilterra, morte agli ipocriti e agli infedeli, morte a Israele" (2 novembre 1979, discorso di Ali Khamenei davanti a una platea di giovani in preparazione alla celebrazione dell'anniversario dell'attacco all'ambasciata Usa del 1979, come si trova su "Youtube");

Ali Akbar Velayati: «Noi chiediamo a tutti i musulmani, a tutti Governi islamici, a tutti di difensori della liberta, specialmente alla Conferenza Islamica: condannate questi atti malefici…restate uniti per la resistenza e la causa Palestine…Umiliate permanentemente e disintegrate questo tumore (Israele)» (luglio 2014, su "tabnak.ir");

nel suo discorso alle Nazioni Unite, il presidente degli Stati Uniti d'America, Donald Trump, dopo aver accusato l'Iran di sostenere finanziariamente Hezbollah e altri terroristi, di alimentare la guerra civile in Yemen, ha detto: «Non possiamo consentire a un regime sanguinario di continuare queste attività destabilizzanti mentre costruisce pericolosi missili...; l'accordo con l'Iran è stato uno dei peggiori accordi che gli Stati Uniti abbiano mai fatto, uno di quelli più orientati solo a beneficiare la nostra controparte...; è tempo che il mondo intero si unisca a noi chiedendo al governo iraniano di porre fine alla sua ricerca di morte e distruzione... e soprattutto di cessare il suo supporto a terroristi... Il sostegno del regime iraniano al terrore è in evidente contrasto agli impegni presi da molti dei suoi vicini»;

in spregio alla moratoria approvata alle Nazioni Unite, sulla quale l'Italia si è fortemente impegnata, nel 2016 vi sono state in Iran almeno 567 esecuzioni capitali e la tendenza del 2017 non sembra diminuire, poiché vanno ancora verificate le reali conseguenze dell'attenuazione delle leggi sulla droga,

si chiede di sapere:

se il Governo italiano intenda continuare a promuovere le relazioni commerciali con l'Iran, come è avvenuto nel recente passato, con importanti scambi di visite di esponenti politici, spesso accompagnati da potenziali investitori privati;

se gli investimenti in un Paese che rischia di tornare a subire più gravi sanzioni a livello internazionale non siano altamente rischiosi;

come vengano considerate le citate dichiarazioni dei leader iraniani.

(4-08197)