• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/18136 (4-18136)



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-18136presentato daMINARDO Antoninotesto diGiovedì 12 ottobre 2017, seduta n. 869

   MINARDO. — Al Presidente del Consiglio dei ministri. — Per sapere – premesso che:

   nei giorni dal 21 al 23 gennaio 2017 i territori della provincia di Ragusa e del comune di Marineo, in provincia di Palermo, sono stati colpiti da eventi meteorologici di elevata intensità, caratterizzati da eccezionali precipitazioni che hanno determinato una grave situazione di pericolo per l'incolumità delle persone;

   questi eventi hanno causato movimenti franosi, esondazioni di corsi d'acqua con conseguenti allagamenti, danneggiamenti alle infrastrutture viarie, a beni pubblici e privati, alle opere di difesa idraulica, alla rete dei servizi essenziali, nonché ingenti danni alle attività agricole e produttive;

   a seguito delle note della regione Sicilia e del Dipartimento della protezione civile e considerati gli esiti dei sopralluoghi effettuati dai tecnici dello stesso Dipartimento della protezione civile per la zona interessata, il Consiglio dei ministri del 10 luglio 2017, su proposta del Presidente Paolo Gentiloni, ha deliberato la «Dichiarazione dello stato di emergenza in conseguenza degli eccezionali eventi meteorologici verificatisi nei giorni dal 21 al 23 gennaio 2017 nel territorio della provincia di Ragusa e del comune di Marineo in Provincia di Palermo» (Gazzetta Ufficiale Serie generale n. 170 del 22 luglio 2017);

   il Consiglio dei ministri ha ritenuto di procedere con la deliberazione per provvedere tempestivamente con iniziative di carattere straordinario finalizzate al sostegno e al superamento dell'emergenza determinatasi appunto dopo l'alluvione che ha colpito il territorio tra il 21 ed il 23 gennaio 2017;

   si tratta di una situazione di assoluta gravità che, per intensità, gravità ed estensione, non è stato possibile fronteggiare tempestivamente e sufficientemente con mezzi e poteri ordinari;

   il Consiglio dei ministri ha quindi deliberato lo stato d'emergenza per i territori in questione, fino al 180esimo giorno, a partire dal 10 luglio 2017;

   il tutto lasciava presupporre una veloce erogazione dei fondi necessari ai territori della regione Sicilia in questione (considerato anche che il Fondo per le emergenze nazionali di cui all'articolo 5, comma 5-quinquies, della richiamata legge 24 febbraio 1992, n. 225, iscritto nel bilancio autonomo della Presidenza del Consiglio dei ministri, presenta le necessarie disponibilità) per far fronte agli innumerevoli danni causati dagli eventi calamitosi descritti in premessa;

   questo non è avvenuto, a differenza di quanto accaduto in altre realtà italiane colpite anch'esse da eventi straordinari meteorologici di elevata intensità, anche successivi alla data del 23 gennaio 2017, che hanno già visto attivarsi, giustamente, la procedura di erogazione dei fondi necessari a fronteggiare l'emergenza –:

   se il Governo intenda fare chiarezza sulla disparità di trattamento tra diverse zone dell'Italia colpite da eventi di maltempo, alcune delle quali hanno già beneficiato delle procedure di erogazione dei fondi straordinari per l'emergenza, nonostante siano state colpite dal maltempo successivamente agli eventi calamitosi avvenuti nei territori della provincia di Ragusa e del comune di Marineo;

   se il Governo non intenda adottare tutte le iniziative di competenza per l'immediata erogazione dei fondi destinati ai territori della regione Sicilia colpiti dal maltempo nei giorni dal 21 al 23 gennaio, come già deliberato dal Consiglio dei ministri il 10 luglio 2017.
(4-18136)