• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/18129 (4-18129)



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-18129presentato daBUSTO Mirkotesto diGiovedì 12 ottobre 2017, seduta n. 869

   BUSTO, DAGA, DE ROSA, MICILLO, TERZONI e ZOLEZZI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali. — Per sapere – premesso che:

   come si apprende da quotidiani locali, quali infovercelli24.it, martedì 10 ottobre 2017 la regione Piemonte ha dichiarato lo stato di massima pericolosità per incendi boschivi su tutto il territorio piemontese, vietando dunque le azioni che possano determinare anche solo potenzialmente l'innesco di incendio;

   nello stesso momento nel vercellese si procede con la consueta bruciatura delle stoppie del riso, pur se accompagnata da polemiche di chi la considera ormai superata e dannosa per l'ambiente (in particolare per la già scarsa qualità dell'aria nel vercellese);

   La Stampa di Vercelli e Provincia dell'11 ottobre 2017 riporta come le rilevazioni di Arpa Piemonte abbiano constatato una concentrazione allarmante di PM10 nella zona tra Caresana e Motta de’ Conti nel giorno 4 ottobre 2017, rispettivamente di 105 e 120 microgrammi per metro cubo, quando il limite consentito è di 50 µg/m3. Tale superamento dei limiti non rappresenta un fatto isolato vista l'alta concentrazione di polveri sottili superiori al limite consentito registrate negli ultimi giorni in tutta la Bassa Vercellese;

   l'allarme sollevato sull'inquinamento in tutta l'aria della Pianura Padana è già stato oggetto della risoluzione in Commissione n. 7-01158, con particolare riguardo al livello di PM10 e alla riduzione delle aspettative di vita per la stessa popolazione residente;

   qualche giorno fa, un anziano agricoltore di 84 anni è stato ritrovato morto carbonizzato in un suo campo accanto a un rogo di stoppie che potrebbe essere sfuggito al controllo ad Ottobiano (Pavia);

   il regolamento della provincia di Vercelli sulle condizioni per l'eliminazione, mediante combustione, delle stoppie costituenti residui del raccolto stagionale di prodotti agricoli, come stabilito dall'articolo 59 del regio decreto 18 giugno 1931, n. 773, «Testo Unico delle Norme di Pubblica Sicurezza», dall'articolo 19 del decreto legislativo n. 267 del 2000 e successive modificazioni e integrazioni (Testo unico enti locali) e l'articolo 7 del decreto legislativo n. 267 del 2000 e successive modificazioni e integrazioni, stabilisce determinati criteri per l'abbruciatura delle stoppe, al fine di assicurare la pubblica sicurezza. Tra questi si rileva la valutazione delle condizioni ambientali e meteorologiche e il divieto della pratica in caso di vento o nebbia;

   secondo notiziavercellioggi.it del 6 ottobre 2017 le regole definite dal regolamento provinciale non sarebbero rispettate, con particolare riguardo al divieto di abbruciatura fino a 100 metri dalle strade, tanto che, in più di un caso, è stata richiesto l'intervento dei vigili del fuoco a spegnere gli incendi che hanno superato tale limite. Allo stesso modo non è stata rispettata la disposizione di evitare gli incendi in caso di vento, come testimoniato da diverse immagini pubblicate sui giornali locali delle colonne di fumo trasportate dal vento –:

   se il Governo non intenda assumere iniziative normative per garantire la tutela dell'incolumità e della salute pubblica, con riferimento alla dibattuta pratica di abbruciatura delle stoppie del riso;

   se il Governo non intenda assumere iniziative, per quanto di competenza, per rafforzare i controlli al fine di evitare le infrazioni denunciate dai media locali piemontesi.
(4-18129)