• Testo ODG - ORDINE DEL GIORNO IN ASSEMBLEA

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Atto a cui si riferisce:
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Atto Camera

Ordine del Giorno 9/02352-AR/135presentato daMATARRELLI Tonitesto diGiovedì 12 ottobre 2017, seduta n. 869

   La Camera,
   premesso che:
    l'immigrazione è un fenomeno di crescenti proporzioni che – in tema di diritti e di doveri – richiede risposte urgenti, ispirate ai princìpi di solidarietà e di convivenza civile;
    gli stranieri non devono e non possono essere considerati una minaccia per l'ordine pubblico e per l'occupazione, ma una straordinaria risorsa per il progresso civile, culturale ed economico della nostra società;
    è necessario definire e rafforzare politiche di cittadinanza nei confronti di chi vive, risiede, studia e lavora nel nostro Paese;
    gli immigrati regolari godono di diritti fondamentali in materia di tutela della maternità e dell'infanzia, di lavoro (anche autonomo), di accesso alle libere professioni e ai diritti previdenziali, in condizioni di parità con i cittadini italiani;
    in altre materie, che riguardano fondamentali diritti individuali, il nostro Paese, invece, è tuttora ancorato a concezioni ormai anacronistiche, che non hanno giustificazione rispetto ai princìpi base di una moderna democrazia;
    una delle gravi lacune – rispetto all'auspicato processo di integrazione nel nostro sistema politico e sociale di tali soggetti – consiste nel mancato riconoscimento agli stranieri, regolarmente e stabilmente residenti nel territorio nazionale, dell'elettorato attivo e passivo;
    l'Italia, fino ad oggi, non si è adeguata alla linea di tendenza europea rispetto al diritto di voto, e quindi alla partecipazione dello sviluppo democratico, non solo nelle consultazioni elettorali nazionali, ma neppure in quelle locali (già previsto, ad esempio, in Spagna e in Belgio);
    l'interpretazione corrente della nostra Carta costituzionale, sancita anche dalla giurisprudenza, estende i diritti fondamentali a «tutti», e non solo ai «cittadini»; nello stesso senso, come noto, vanno numerose convenzioni internazionali ratificate dall'Italia che in particolare definiscono il passaggio da una situazione di «tolleranza» ad un'altra caratterizzata da diritti garantiti a tutti, senza discriminazioni,

impegna il Governo

ad attivarsi, anche attraverso le opportune modifiche costituzionali, al fine di favorire le necessarie modifiche alla normativa vigente al fine di prevedere il riconoscimento del diritto di voto attivo e passivo anche agli stranieri regolarmente soggiornanti sul territorio.
9/2352-AR/135. Matarrelli, Roberta Agostini, Quaranta, D'Attorre, Laforgia.