• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/18155 (4-18155)



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-18155presentato daRUSSO Paolotesto diVenerdì 13 ottobre 2017, seduta n. 870

   RUSSO. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali. — Per sapere – premesso che:

   il regolamento (UE) n. 1144/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio europeo, del 22 ottobre 2014, relativo alle azioni di informazione e di promozione riguardanti i prodotti agricoli realizzate nel mercato interno e nei Paesi terzi, ha previsto ed approvato, per il triennio 2018-2010, risorse per finanziare 52 programmi comunitari;

   questi programmi sono stati approvati dalla lista di quelli proposti dalle organizzazioni europee in adesione dell'avviso comunitario del mese di aprile 2017 e hanno portato all'esclusione di altri 129 progetti, tra i quali spiccano quelli delle organizzazioni italiane Federdoc, consorzio di tutela del Prosecco, Unaproa, Centro servizi ortofrutticolo, Unaprol e Unioncamere, che si erano candidate a realizzare i programmi al pari delle altre organizzazioni europee;

   si tratta di un quadro decisamente negativo per le potenzialità e le risorse dell'Italia che, pur rappresentando il primo Paese europeo a livello di produzioni/denominazioni di qualità registrate, si è vista approvare solamente 3 programmi, pari ad un finanziamento totale del 2,39 per cento dei fondi stanziati, contro il 39 per cento dei fondi destinati, ad esempio, alla sola Francia. L'Italia, in termini di peso finanziario per gli stanziamenti europei in questione, equivale alle Lituania che, con due programmi approvati, riceve gli stessi fondi;

   i 3 programmi italiani finanziati sono tutti collocati nel Nord e precisamente: il programma su un paniere di produzioni tipiche della zona, denominato ITA, proposto dal distretto agroalimentare di qualità della Valtellina della durata di tre anni da svolgere in Italia, Francia e Germania per un investimento di euro 1.245.238 ed un finanziamento di euro 871.737 per anno; il programma sulla promozione ed informazione sul formaggio Piave Dop, denominato Piave Dop, proposto dal Consorzio di tutela del formaggio Piave Dop della durata di tre anni da svolgere in Italia, Austria e Germania per un investimento di euro 1.371.700 ed un finanziamento di euro 900.190 per anno; ed il programma sulla promozione ed informazione sulla mortadella Bio, denominato Mocazc, proposto da Mortadella Bio della durata di tre anni da svolgere in Giappone per un investimento di euro 1.513.815 ed un finanziamento di euro 1.211.052 per anno;

   si tratta, ad avviso dell'interrogante, di una vera e propria disfatta, di cui deve dare spiegazioni il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, che vede l'Italia soccombere se messa a confronto con le altre potenze europee: la Francia e la Spagna portano a casa rispettivamente 16 programmi per 31,5 milioni di euro di finanziamenti comunitari per anno e 9 programmi per 24,8 milioni di euro di finanziamenti per anno;

   a giudizio dell'interrogante, vedere il Sud Italia e l'Italia ancora una volta «bocciati» a livello di promozione comunitaria (e mondiale) nel settore dei prodotti agricoli è un fatto inaccettabile –:

   se il Ministro interrogato non intenda fornire chiarimenti circa i risultati così deludenti a livello di considerazione e finanziamenti comunitari che sono stati evidenziati, tenuto conto che l'Europa ha destinato solo il 2,39 per cento delle risorse previste all'Italia (stessa percentuale assegnata alla Lituania), a fronte di risorse destinate agli altri competitor europei notevolmente più alte (solo alla Francia andrà, per esempio, il 39 per cento delle risorse totali) e che il Sud Italia, primo in Europa a livello di produzioni/denominazioni di qualità registrate, è stato completamente cancellato dal programma di promozione dei prodotti agricoli;

   se non intenda adottare tutte le opportune ed urgenti iniziative atte ad assicurare alle terre ed ai produttori italiani lo spazio che meritano a livello comunitario, intervenendo in maniera strutturale sull'operato del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali che ha dimostrato, ancora una volta, scarsissima efficienza.
(4-18155)