• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/12452 (5-12452)



Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-12452presentato daTRIPIEDI Davidetesto diVenerdì 13 ottobre 2017, seduta n. 870

   TRIPIEDI, CIPRINI, DALL'OSSO, CHIMIENTI, PESCO, VILLAROSA, ALBERTI, BUSTO, FERRARESI, ZOLEZZI, DE ROSA, PAOLO BERNINI, MASSIMILIANO BERNINI, COZZOLINO, FRACCARO, FICO, CORDA e BASILIO. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:

   in data 15 aprile 2015, la multinazionale finlandese Nokia, produttrice di apparecchiature per telecomunicazioni, ha acquisito, per 15,6 miliardi di euro, l'azienda franco-americana Alcatel-Lucent. L'operazione è stata strutturata per far nascere un gruppo in grado di competere, nei settori delle infrastrutture di rete, delle centraline e delle antenne per le comunicazioni cellulari a livello mondiale, con il colosso cinese Huawei e con quello svedese Ericsson;

   in Italia, l'azienda ha la sua sede principale a Vimercate (MB), dove sono ospitati gli headquarter e i principali laboratori relativi agli apparati di trasmissione radio a microonde, e altri centri di ricerca e sviluppo a Battipaglia (SA) e Rieti, mentre a Trieste è attivo uno stabilimento di produzione;

   il 6 aprile 2016, ai comitati aziendali europei, il vertice della multinazionale ha presentato un piano di ristrutturazione che prevedeva circa 219 esuberi in Italia su 1.400 addetti complessivi;

   il processo di ridimensionamento è proseguito nel corso degli anni. L'azienda, in un incontro tenutosi al Ministero del lavoro e delle politiche sociali il 6 ottobre 2017, ha confermato il previsto licenziamento di ulteriori 115 lavoratori su scala nazionale, 82 dei quali nel sito di Vimercate, che l'azienda intende metter in atto ad inizio novembre 2017 quando scadranno i dodici mesi di cassa integrazione straordinaria; l'operazione comprende, sia le uscite volontarie che il licenziamento di 64 persone, cui spetta l'ammortizzatore sociale che Alcatel-Lucent assimila a esuberi strutturali non comprimibili, per le quali è escluso il riallocamento in reparto e il ricorso ad ulteriore cassa integrazione. Alcatel-Lucent ha annunciato di non voler ricorrere ad ammortizzatori sociali conservativi dei posti di lavoro come una proroga della cassa integrazione straordinaria ma di valutare solamente il licenziamento dei dipendenti attualmente in cassa integrazione, giustificando la scelta come obbligata a causa dell'arrivo di nuovi competitor nel mercato di riferimento e la conseguente necessità di rivedere strategie e costi;

   l'azienda ha mirato a ridurre gli esuberi contando sulle uscite volontarie, seppur forzate dato che l'alternativa restava il licenziamento, dell'ultima ora. I sindacati della partita hanno proseguito sulla loro linea di mantenere per tutti il livello occupazionale;

   dei 64 lavoratori che si trovano in cassa integrazione, 50 si sono rifiutati di firmare l'accordo per ricevere la buona uscita prevista dall'azienda;

   nell'incontro tenutosi il 6 ottobre 2017, i rappresentanti del Ministero del lavoro e delle politiche sociali hanno dichiarato di essere nuovamente disponibili a concedere ulteriore cassa integrazione ai lavoratori. Tale proposta ha rimandato la discussione ad un nuovo incontro al Ministero svoltosi l'11 ottobre 2017;

   l'incontro dell'11 ottobre 2017 ha visto l'azienda confermare la volontà di iniziare la procedura di licenziamento dal 6 novembre 2017, con disponibilità a prorogare i licenziamenti a fine novembre;

   negli incontri si è anche discusso del sito di Rieti che, con i circa 20 dipendenti, tutti nel novero degli esuberi, rischia la chiusura;

   i sindacati hanno ritenuto grave e inverosimile la mancata partecipazione, agli ultimi incontri, dei rappresentanti del Ministero dello sviluppo economico che doveva avere il ruolo di garante dell'accordo sottoscritto nel luglio 2016 sulla gestione non traumatica della riorganizzazione della Nokia Italia –:

   se il Governo non intenda adottare ulteriori iniziative diverse da quelle già discusse nei tavoli di confronto con la sopraindicata azienda Alcatel-Lucent, al fine di scongiurare tutti i licenziamenti già previsti dei 115 dipendenti;

   se non intenda in particolare adottare nuove iniziative volte a tutelare i livelli occupazionali di tutti i lavoratori del sito di Rieti;

   nel caso non si riescano ad evitare i licenziamenti dei sopraindicati 115 lavoratori della Alcatel-Lucent, se non intenda assumere iniziative volte a prevedere un piano di ricollocamento per ognuno dei dipendenti licenziati.
(5-12452)