• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/18252 (4-18252)



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-18252presentato daBRIGNONE Beatricetesto diVenerdì 20 ottobre 2017, seduta n. 875

   BRIGNONE, CIVATI e ANDREA MAESTRI. — Al Ministro della salute, al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali. — Per sapere – premesso che:

   nei giorni scorsi, all'inaugurazione di un nuovo allevamento intensivo di Bonifiche Ferraresi a Jolanda di Savoia (Ferrara) partecipava anche la Ministra della salute, Lorenzin e in video conferenza il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Martina;

   l'allevamento intensivo inaugurato conterrà novemila capi di bovini suddivisi in dieci capannoni;

   la Ministra della salute durante l'inaugurazione – come riportato da Estense.com –, ha precisato che il sistema di controlli che l'Italia fa su tutta la filiera è un unicum, non esiste in nessun altro Paese. Spesso troviamo le cose che non vanno, le troviamo e le sgominiamo, perché le andiamo a cercare e ancora: «In mezzo ai radicalismi c'è l'equilibrio: la nostra dieta mediterranea, patrimonio dell'Unesco, con la sua piramide alimentare che vede in cima proprio la carne»;

   la Ministra aggiungeva che era preoccupata per la tendenza ad abbandonare la carne, moda basata sulla disinformazione, come nel caso delle battaglie sui vaccini;

   le numerose affermazioni della Ministra della salute, secondo gli interroganti, appaiono molto gravi e destano seria preoccupazione, poiché gli allevamenti intensivi sono un modello produttivo fra i più inquinanti, poiché un terzo delle emissioni di metano per cause umane viene dal settore zootecnico e proprio dai bovini che più emettono gas nocivi responsabili del cambiamento climatico;

   gli animali detenuti negli allevamenti intensivi sono alimentati per la maggior parte con mangimi ogm, indiscriminato abuso di antibiotici, ormoni per sviluppare velocemente la crescita, penicillina, analgesici, antimicrobici, senza contare i maltrattamenti ai quali sono spesso sottoposti;

   l'Organizzazione mondiale della sanità, a seguito degli studi analizzati dal gruppo di lavoro dell'Agenzia dell'Onu per la ricerca sul cancro, ha definito la carne rossa, cioè quella dei bovini, probabilmente cancerogena, legame osservato soprattutto per il cancro al colon-retto, ma anche per il cancro al pancreas e per quello alla prostata;

   sempre maggiore popolazione italiana diminuisce il consumo di carne per questioni etiche, ma soprattutto perché tende a preferire un'alimentazione sana basata proprio sul principio della piramide alimentare che, a differenza di quanto affermato dalla Ministra Lorenzin, mette in cima il consumo di carni rosse proprie perché se ne consiglia un uso limitato;

   il Ministro Martina, collegato in videoconferenza – dichiarava: «coerente con il nostro impegno per riconfigurare una strategia nazionale che veda al centro proprio la zootecnia, settore che in questi anni abbiamo cercato di rafforzare e sostenere, con risorse dedicate. L'esperienza di Bonifiche è fondamentale, si propone come il laboratorio sperimentale più avanzato del Paese» –:

   se le dichiarazioni riportate in premessa trovino conferma;

   sulla base di quali elementi i Ministri interrogati abbiano sostenuto che gli allevamenti intensivi siano la condizione migliore per crescere animali destinati all'alimentazione umana;

   se non ritengano di dover predisporre una mappatura delle condizioni in cui versano gli allevamenti intensivi (condizioni igienico-sanitarie, sovraffollamento e uso degli antibiotici);

   se la Ministra della salute non ritenga di dover chiarire le affermazioni relative alla piramide alimentare che invitavano i cittadini a consumare più carne in controtendenza con quanto detto dall'Organizzazione mondiale della sanità;

   se la Ministra della salute intenda fornire chiarimenti in ordine all'affermazione secondo cui «il sistema di controlli che l'Italia fa su tutta la filiera è un unicum, non esiste in nessun altro Paese»;

   quali siano i motivi che hanno spinto il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali a enfatizzare il nuovo centro zootecnico, come il laboratorio sperimentale più avanzato del Paese.
(4-18252)