• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/18242 (4-18242)



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-18242presentato daSIBILIA Carlotesto diVenerdì 20 ottobre 2017, seduta n. 875

   SIBILIA. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. — Per sapere – premesso che:

   in questi giorni tutti i mezzi di informazione internazionali hanno diffuso la notizia della morte di Daphne Caruana Galizia, la giornalista investigativa maltese uccisa da un'autobomba;

   dalle prime ricostruzioni è emerso che la cronista aveva indagato sui rapporti finanziari tra la famiglia del premier Joseph Muscat e l’entourage del presidente dell'Azerbaigian Ilham Aliyev;

   in particolare, come riporta il giornale on-line Il Fatto quotidiano in un articolo pubblicato il 17 ottobre 2017 e intitolato «Malta, “la giornalista uccisa aveva scoperto passaggi di soldi da Azerbaigian a moglie del premier Muscat”», «esaminando i Panama leaks aveva scoperto che sul conto corrente panamense della Egrant, società riconducibile a sua moglie, era arrivato un milione di dollari dalla figlia di Aliyev. Non solo: aveva ricostruito che anche il 60 per cento del capitale della Pilatus bank, su cui erano transitati i soldi, era dei figli del dittatore azero e del suo ministro Kannaladin Heydarov. Tutto questo senza che l'antiriciclaggio maltese alzasse un dito per segnalare operazioni sospette. La Caruana Galizia, racconta su Repubblica Giuliano Foschini, sospettava che i passaggi di denaro fossero legati ai negoziati sul Tap, il gasdotto destinato a portare il gas azero in Europa. E i maxi bonifici partiti dalla Repubblica del Caucaso, come ricostruito sul mensile Fq MillenniuM ora in edicola, sono finiti anche al centro di un'inchiesta della Procura di Milano su un presunto giro di tangenti che vede indagato anche l'ex parlamentare Udc Luca Volontè, membro dell'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa, accusato di aver ricevuto una mazzetta da 2,3 milioni di euro per “orientare le votazioni” del suo gruppo contro un rapporto sul trattamento dei prigionieri politici in Azerbaijan. Muscat, ricorda poi il quotidiano romano, da europarlamentare faceva parte del comitato parlamentare Ue-Azerbaigian e aveva conosciuto le personalità che avrebbero poi depositato il denaro sui conti della Pilatus» –:

   di quali informazioni il Ministro interrogato sia a conoscenza sui fatti esposti in premessa e quali iniziative, per quanto di competenza, intenda valutare di porre in essere al fine di sostenere in tutte le sedi deputate l'attività delle autorità internazionali volte a scoprire la verità che si cela dietro della giornalista.
(4-18242)