• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/18237 (4-18237)



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-18237presentato daDI GIOIA Lellotesto diVenerdì 20 ottobre 2017, seduta n. 875

   DI GIOIA. — Al Ministro dell'interno, al Ministro della giustizia. — Per sapere – premesso che:

   il 18 ottobre 2017, il Consiglio superiore della magistratura ha approvato una risoluzione che analizza i fenomeni criminali delle province di Bari e di Foggia, nonché la realtà esistente negli uffici giudiziari delle due province;

   tale esame si era reso indispensabile in seguito ai gravi atti di criminalità che avevano interessato l'area del Gargano;

   in particolare, l'esame si è concentrato sui fenomeni criminali che caratterizzano la provincia di Foggia, sia in merito alle specifiche di reato sia rispetto alle numerose associazioni criminali esistenti;

   le organizzazioni criminali ricavano i loro profitti da usura, estorsione, traffico di stupefacenti e di armi, rapine, ricettazione, riciclaggio, caporalato;

   la criminalità è inoltre presente nei settori degli appalti pubblici, dell'edilizia e della tutela ambientale;

   i dati sulla criminalità hanno fatto emergere che l'80 per cento degli omicidi di mafia rimangono impuniti;

   i gruppi criminali presenti sono numerosi e spesso in conflitto tra loro e dimostrano una ferocia inaudita, nonché un controllo militare di tutto il territorio;

   dal 2007 non vi sono stati più pentiti e gli imprenditori e i commercianti sono talmente rassegnati a questo fenomeno che non ritengono più possibile affrancarsi dalla «protezione mafiosa»;

   ci si trova di fronte ad una mafia che è riuscita ad infiltrarsi in tutte le principali attività economiche, nonché nella pubblica amministrazione;

   l'attività della magistratura e delle forze di polizia, sicuramente encomiabile, non riesce, per carenze strutturali, a incidere profondamente su queste fattispecie di reati, perché, pur colpendo numerosi esponenti dei clan, non è riuscita, ancora, a sradicare una criminalità profondamente inserita nel territorio;

   la risoluzione mette in risalto molte criticità, in merito all'attività della magistratura, relative all'edilizia giudiziaria, agli organici dei magistrati e del personale amministrativo e alla obsolescenza delle strutture, che rende complessa la celebrazione dei processi, sia per la difficoltà di reperire aule adeguate alla celebrazione di maxiprocessi, sia per la vetustà degli immobili stessi;

   con riferimento agli organici, è emersa una strutturale carenza di magistrati, anche se si è messo in risalto che, in questo settore si sono registrati miglioramenti grazie all'assegnazione delle sedi ai magistrati in tirocinio del decreto ministeriale 2017, che andranno a coprire molti dei posti vacanti; sono stati difatti assegnati 7 posti al tribunale di Foggia; a Bari, invece, sono andati 2 posti al tribunale e 4 alla sezione lavoro –:

   quali iniziative concrete, in termini di incremento di personale e di mezzi, si intendano mettere in atto per contrastare il fenomeno mafioso che sta, in particolare, nella provincia di Foggia, penalizzando ogni possibilità di rinascita civile e di ripresa economica;

   se si intendano assumere iniziative di competenza, volte a rafforzare e dare nuovo impulso al raccordo operativo tra la direzione investigativa antimafia, la direzione distrettuale antimafia, le varie procure e le forze di polizia al fine di ristabilire la presenza dello Stato sul territorio per restituire la fiducia a tutti i cittadini e agli imprenditori che sono vittime del controllo e della violenza mafiosa;

   pur apprezzando la decisione del Ministero della giustizia di finanziare l'avvio del polo giudiziario di Bari, quali iniziative si intendano assumere in materia di edilizia ed efficienza giudiziaria, per la provincia di Foggia, che risulta essere, oltretutto, quella più colpita dalla criminalità organizzata;

   se si intendano assumere iniziative per attivare il cosiddetto posticipato possesso, per garantire la contemporaneità fra trasferimenti in entrata e trasferimenti in uscita, così da limitare al massimo le scoperture.
(4-18237)