• Testo INTERPELLANZA

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Atto a cui si riferisce:
C.2/01988 (2-01988) «Vito, Brunetta, Occhiuto, Catanoso, Labriola, Laffranco».



Atto Camera

Interpellanza urgente 2-01988presentato daVITO Eliotesto diMartedì 24 ottobre 2017, seduta n. 877

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro della difesa, il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, per sapere – premesso che:

   come è noto, dal 1° gennaio 2017, una parte del personale dell'ex Corpo Forestale dello Stato è transitato nell'Arma dei Carabinieri. L'assorbimento è stato caratterizzato da una fase transitoria volta a consentire una integrazione graduale del personale dell'ex Corpo forestale dello Stato, anche attraverso la disamina degli istituti applicati al medesimo personale fino al 31 dicembre 2016;

   il Governo aveva assicurato ai militari che nulla sarebbe cambiato e che sarebbero state ascoltate tutte le necessità, con specifico riguardo alle problematiche legate alla delicata fase della transizione. Tuttavia, in realtà, a seguito della citata riorganizzazione, sono state apportate modifiche sia sotto il profilo strutturale del Comando Unità per la tutela forestale, ambientale e agroalimentare, che sotto l'aspetto dell'organizzazione del lavoro per il personale;

   con l'ordinanza del TAR Pescara (n. 235/2017), sono stati sollevati dubbi di costituzionalità sull'intero impianto dell'assorbimento del Corpo forestale dello Stato nell'Arma dei carabinieri, configurando violazioni di diritti del personale transitato. Successivamente, hanno fatto seguito anche quelle di Potenza, e di Trieste, che hanno a loro volta sospeso il giudizio e trasmesso gli atti alla Corte Costituzionale;

   rispetto al quadro delineato sinora sembra, dunque, inopportuno accelerare un processo di assorbimento;

   peraltro, è stata diffusa la notizia che il comitato europeo dei diritti sociali ha considerato fondato il ricorso proposto dagli ex sindacati del Corpo Forestale UGL e SAPAF, chiedendo all'Italia di produrre controdeduzioni nel merito, che devono essere presentate entro il 15 novembre 2017;

   a ciò si aggiungano considerazioni legate alla circostanza per cui, se il fine principale del processo di assorbimento è la piena integrazione del personale del Corpo forestale con il personale dell'Arma, si potrebbe considerare la possibilità di estendere a tutto il personale dell'Arma alcuni istituti applicati nell'ex Corpo forestale dello Stato che potrebbero migliorare le condizioni dei militari sotto il profilo del benessere, e che la circolare n. 104 del 9 agosto 2017 – la cui entrata in vigore è rimandata a data da destinarsi – vorrebbe cancellare;

   si tratta, in particolare di alcune conquiste sindacali che stanno per essere eliminate e che i Carabinieri vorrebbero fossero estese a tutto il personale: ad esempio, la possibilità di fruire di benefici contrattuali che prevedono l'assenza giustificata e senza alcuna penalizzazione economica (congedo straordinario che nell'Arma è «licenza straordinaria») per queste casistiche: visita specialistiche personali;

   assistenza a congiunti o affini per gravi motivi; assistenza al figlio fino a tre anni; assistenza al figlio da tre a otto anni;

   a rischio risultano altri benefici: il diritto di usufruire della settimana corta, nonché meccanismi di flessibilità sull'orario di servizio;

   il processo di accorpamento porta con sé altri aspetti legati, da un lato, ad un aumento rilevante della burocrazia e del carteggio che costringe il militare a passare più tempo in ufficio, togliendolo al servizio sul territorio e, dall'altro lato, ad una riduzione del personale provocata da una razionalizzazione delle strutture, che hanno comportato la chiusura di stazioni e uffici forestali;

   in data 4 ottobre 2017 è stata presentata al Ministro Martina un'interrogazione a risposta immediata in Assemblea (3/03286) a firma degli onorevoli di Forza Italia, Fabrizio Di Stefano, Roberto Occhiuto, Pietro Laffranco, Alberto Giorgetti, Paolo Russo, sulla vicenda del Corpo Forestale dello Stato, rispetto alla quale lo stesso Ministro ha fornito informazioni che agli interpellanti non appaiono soddisfacenti;

   con riferimento alla dichiarazione riguardante la costituzione, nei fatti, di una forza di polizia ambientale che rappresenta una delle esperienze più avanzate in Europa, non sembra che ciò sia così in quanto i numeri dicono il contrario, ossia che si è depauperata la dotazione organica e la professionalità dell'unica forza di polizia ambientale che aveva il nostro Paese: il Corpo Forestale dello Stato. Infatti, il Corpo forestale dello Stato, prima dell'assorbimento, aveva una dotazione organica di poco più di 8.300 unità; ad oggi, il Cutfaa dispone di appena 6.500 militari. Neppure sommando la forza del Cutfaa a quelle dei Nuclei dei carabinieri per la tutela dell'ambiente e la tutela alimentare si arriverebbe a ripristinare l'organico preesistente;

   ad ogni modo, non sembra proprio che si sia costituita una nuova ed unica forza di polizia ambientale, catalizzatrice di tutto il settore, perché ad oggi risultano ancora attivi i Corpi forestali delle regioni a Statuto Speciale e quelli delle province autonome;

   quanto all'eccezionalità dell'emergenza incendi di quest'anno, che il Ministro ha addebitato alle azioni dolose, si vuole ricordare che, in realtà, gli incendi boschivi sono sempre di matrice dolosa o colposa. Il numero di incendi, quest'anno, è stato si molto alto, ma non più alto di altri anni. La vera differenza è rappresentata dall'accrescimento della superficie boschiva percorsa dal fuoco;

   il Ministro Martina ricorda giustamente che la legge n. 353 del 2000 affida alle regioni la competenza sulla prevenzione e sulla lotta agli incendi boschivi, tuttavia le regioni, attraverso appositi rapporti convenzionali, hanno demandato nella maggior parte dei casi proprio al Corpo forestale dello Stato lo svolgimento di tali funzioni. In virtù delle citate convenzioni, quasi dappertutto il personale del Corpo forestale dello Stato esercitava l'azione di direzione delle operazioni di spegnimento degli incendi boschivi;

   con riferimento ai dati forniti dal Ministro, attinenti le attività dell'Arma dei carabinieri, in cui si afferma che «nel periodo 1° gennaio-31 agosto 2017, le unità carabinieri forestali hanno svolto 21.428 controlli, il doppio rispetto al medesimo periodo dell'anno precedente», si sottolinea che ciò secondo gli interpellanti risulta in contrasto con il fatto che la diminuzione delle unità di personale a seguito dell'assorbimento nell'Arma, nonché nelle altre amministrazioni coinvolte dalla riforma, ha reso di fatto impossibile effettuare un numero di controlli maggiore, anche perché la prima parte dell'anno 2017 è stata spesa per la vestizione del personale, per i corsi di familiarizzazione e successivamente di militarizzazione –:

   quali iniziative urgenti di competenza i Ministri interpellati intendano intraprendere per procedere ad un accorpamento che conservi ed estenda al personale le prerogative ed i benefici in precedenza acquisiti dal Corpo forestale dello Stato, così da garantire una piena integrazione delle due categorie, nell'ottica di una complessiva razionalizzazione che non mortifichi i diritti acquisiti e contribuisca a raggiungere un'efficienza organizzativa e operativa per tutto l'apparato.
(2-01988) «Vito, Brunetta, Occhiuto, Catanoso, Labriola, Laffranco».