• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE

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Atto a cui si riferisce:
S.3/04074 LUCIDI, MONTEVECCHI, SERRA, GIARRUSSO, GAETTI, NUGNES, MANGILI, PUGLIA, PAGLINI, TAVERNA, PETROCELLI - Al Ministro dello sviluppo economico - Premesso che: il 22 dicembre 2016, le...



Atto Senato

Interrogazione a risposta orale 3-04074 presentata da STEFANO LUCIDI
martedì 24 ottobre 2017, seduta n.904

LUCIDI, MONTEVECCHI, SERRA, GIARRUSSO, GAETTI, NUGNES, MANGILI, PUGLIA, PAGLINI, TAVERNA, PETROCELLI - Al Ministro dello sviluppo economico - Premesso che:

il 22 dicembre 2016, le attività e passività del gruppo Novelli sono state cedute alla società Alimentitaliani Srl, con sede a Cariati (Cosenza) in via Magenta n. 33, operante nel settore agroalimentare, neocostituita il 5 dicembre 2016, e afferente al gruppo iGreco (5 per cento Phoenix Srl e 95 per cento Fattorie Greco Srl);

la cessione è avvenuta a seguito delle trattative svolte presso il tavolo ministeriale condotto e gestito dall'unità per la gestione delle vertenze (UGV) delle imprese in crisi del Ministero dello sviluppo economico. L'unità è stata istituita con decreto del Ministro dello sviluppo economico, adottato d'intesa con il Ministro del lavoro e della previdenza sociale, del 18 dicembre 2007, recante "Disposizioni sulla articolazione, composizione ed organizzazione della Struttura per le crisi d'impresa, prevista dall'art. 1, comma 852, della legge 27 dicembre 2006, n. 296", che disciplina proprio il funzionamento della struttura della crisi d'impresa;

la struttura è contemplata anche in tre decreti del Ministero dello sviluppo economico in materia di crisi industriali e relative politiche del lavoro, rispettivamente decreti 24 marzo 2010, 31 gennaio 2013 e 19 novembre 2013. In tali decreti si prevede un'"istruttoria" e "piani" o "progetti industriali" a supporto della gestione e in previsione di chiusura delle vertenze;

considerato che, per quanto risulta agli interroganti:

relativamente alle riunioni del tavolo di crisi relativo alla società gruppo Novelli sono reperibili tutti i verbali legati alla vertenza che risale agli inizi del 2013; in particolare, nei verbali, a partire dal 2015, non vi è traccia evidente di discussioni, analisi e verifiche compiute in sede istituzionale circa l'attuazione del piano concordatario, che fu omologato nel novembre 2013;

dai verbali sono deducibili le affermazioni e i contributi dei rappresentanti istituzionali ammessi e presenti al tavolo, in particolare tutti i soggetti hanno affermato, durante le serrate riunioni antecedenti alla cessione, i seguenti concetti e posizioni: un forte contrasto nei confronti dei soci Novelli che non volevano firmare la cessione al gruppo subentrante, una dichiarata fiducia nella proposta di acquisto avanzata, in termini di garanzie di continuità aziendale e lavorativa, nonché integrità aziendale;

nello specifico, il dottor Panfili del Comune di Spoleto avrebbe dichiarato che l'offerta di acquisizione del gruppo ricevuta sarebbe accoglibile e offrirebbe la soluzione ai problemi del gruppo degli ultimi anni, che altrimenti rischierebbero di creare gravi tensioni sociali nel territorio; la presidente della Regione Umbria, Marini, avrebbe invece osservato che sarebbe importante riportare i soci alle responsabilità del loro ruolo, che deve coincidere con l'interesse della sopravvivenza dell'azienda, e avrebbe chiesto, quindi, al consiglio di amministrazione di esercitare i suoi poteri ordinari e straordinari e di compiere tutte le azioni necessarie a preservare la continuità delle attività aziendali, indipendentemente dalle sorti della società;

le dichiarazioni delle altre amministrazioni coinvolte risulterebbero essere sostanzialmente simili;

a parere degli interroganti i due contributi citati sono significativi in quanto da un lato si fa espresso riferimento a un'offerta di acquisizione "accoglibile" in quanto "offre la soluzione ai problemi" mentre nell'altro si chiede di compiere azioni "indipendentemente dalle sorti della società";

considerato altresì che:

in data 8 febbraio 2017 la società Alimentitaliani Srl ha trasferito la proprietà Cantine Novelli Srl e Fattorie Novelli Srl agricola alle società Poderi Greco Tommaso s.s.a. e a Greco Cataldo, rispettivamente per quote del 90 per cento e del 10 per cento;

secondo alcune note di stampa e comunicati sindacali, a valle della riunione svoltasi presso il Ministero del 13 febbraio 2017, "la mole di investimenti necessari non è attualmente quantificabile a causa della condizione di instabilità economico finanziaria in cui versa il Gruppo. Allo stato attuale (...) l'azienda ha dichiarato di non essere nelle condizioni di fornire un piano industriale per Nuova Panem [sede di Muggiò - Agrate Brianza] per ulteriori approfondimenti in corso". Inoltre, "l'azienda ha annunciato che la realizzazione del piano industriale prevede un consistente taglio del costo del lavoro, chiedendo ulteriori sacrifici ai lavoratori", come si legge su "Umbria24", lo stesso giorno. Ovvero, dopo la cessione di dicembre 2017 e trascorsi circa 3 mesi non è ancora stato messo "nero su bianco" il piano industriale per questa società;

in data 24 febbraio 2017, la società Alimentitaliani Srl ha presentato istanza di concordato fallimentare presso il Tribunale di Castrovillari; istanza ammessa in data 30 marzo;

il 13 aprile, durante il tavolo istituito presso il Ministero, è stato siglato l'accordo sindacale di riorganizzazione delle società "ex Novelli", accordo poi confermato da referendum aziendale indetto nelle date del 22 aprile nei siti di Casalta (Terni), Amelia (Terni), Terni e Spoleto; e 26 aprile presso il sito di Cisterna di Latina;

in data 27 aprile, il Tribunale di Terni con sentenza n. 15/2017 ha dichiarato il fallimento della società gruppo Novelli Srl (via del Commercio n. 22, 05100, Terni), con nomina del liquidatore Marco Bartolini. Tale dichiarazione è giunta a valle dell'azione di alcuni creditori, che hanno avanzato istanza di pagamento dei propri crediti, essendo la società sotto regime di concordato preventivo dal 2013;

alla data del fallimento la società risulta priva di attività e passività, come confermato dallo stesso Tribunale di Terni che in data 8 febbraio 2017 ha rigettato l'istanza di chiusura del concordato fallimentare in quanto non idoneo alla soddisfazione dei creditori;

in data 19 settembre 2017 dal quotidiano on line "Umbriaon" si apprende che la società Novelli service, di proprietà di Alimentaritaliani Srl, a fronte del grave dissesto finanziario e di squilibrio economico ha avviato una procedura concorsuale, con conseguenti iniziative di sospensione delle attività aziendali, nonché la collocazione in ferie dei lavoratori a decorrere dal 19 settembre 2017 al fine di smaltire il residuo maturato e, di seguito, sospendere definitivamente il servizio;

il Tribunale di Castrovillari con provvedimento del 26-27 settembre ha valutato non sussistenti i presupposti e le condizioni di cui all'art. 160 della legge fallimentare (regio decreto n. 267 del 1942, e successive modificazioni e integrazioni), per la domanda di concordato preventivo presentata da Alimentitaliani Srl, concedendo un termine per la presentazione di documenti integrativi;

considerando infine che:

in data 20 ottobre 2017 si è diffusa la notizia di avvio di una procedura di licenziamento collettivo per 7 dipendenti dello stabilimento di Sant'angelo in Mercole di Spoleto;

complessivamente, in termini occupazionali, l'attuale situazione vede, tra Cisterna di Latina e Muggiò, Roma, Terni e Spoleto, tra licenziamenti, cassa integrazione e situazioni varie, circa 200 unità di personale coinvolte. Senza contare, inoltre, tutti i lavoratori coinvolti dell'indotto, quali trasportatori e panificatori accessori, per i quali, a giudizio degli interroganti, sembra calato un "velo pietoso" di silenzio,

si chiede di sapere:

se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza dei fatti esposti;

se ritenga che siano adeguate le iniziative, le decisioni e gli atti che le riunioni del citato tavolo ministeriale hanno prodotto;

se consideri che siano individuabili responsabilità, singole o in concorso, da parte dei soggetti afferenti al tavolo in relazione agli effetti che le iniziative, le decisioni e gli atti assunti avrebbero prodotto, ovvero, tra i vari, il fallimento dell'azienda madre;

quali iniziative di competenza intenda intraprendere con urgenza al riguardo anche in considerazione del fatto che, a parere degli interroganti, non si comprende come una simile situazione si sia determinata nonostante il costante controllo esercitato dal Ministero stesso nelle varie fasi della vicenda.

(3-04074)