• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE

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Atto a cui si riferisce:
S.3/04068 ANITORI - Al Ministro della giustizia - Premesso che: con l'atto di sindacato ispettivo 4-00055, l'interrogante nell'aprile 2013 sottolineava la necessità di porre rimedio alla...



Atto Senato

Interrogazione a risposta orale 3-04068 presentata da FABIOLA ANITORI
martedì 24 ottobre 2017, seduta n.904

ANITORI - Al Ministro della giustizia - Premesso che:

con l'atto di sindacato ispettivo 4-00055, l'interrogante nell'aprile 2013 sottolineava la necessità di porre rimedio alla soppressione del Tribunale di Ostia, avvenuta con provvedimento governativo;

infatti, nell'ambito del processo di adeguamento della geografia giudiziaria e in attuazione della delega concessa al Governo con la legge n. 148 del 2011, è stata originariamente disposta, tra l'altro, la soppressione di 666 presidi, tra cui l'ufficio del giudice di pace di Roma con sede ad Ostia;

in considerazione del carico di lavoro, del bacino di utenza e delle complessive esigenze degli uffici vicini, la scelta della soppressione appariva, in primis, un controsenso in termini di efficienza della macchina operativa della giustizia; oltre tutto, la sezione distaccata di Ostia ha dimostrato nel tempo un'esemplare efficienza, con indici di smaltimento delle pratiche altissimi, che hanno prodotto, nel biennio 2010-2011, un decremento delle pendenze del 32 per cento;

la sezione distaccata di Ostia, inoltre, operava attivamente in un territorio ad alto rischio di infiltrazioni da parte della criminalità organizzata, come le cronache attestano da tempo, condizione che rende particolarmente importante la presenza in loco di un presidio dello Stato dove si celebrano convalide di arresti e processi penali anche nei confronti della "manovalanza" della criminalità organizzata;

considerato che:

nel 2014, in seguito ad un nuovo intervento normativo d'urgenza (articolo 21-bis del decreto-legge n. 132 del 2014, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 162 del 2014), è stata istituita una sede autonoma dell'ufficio del giudice di pace ad Ostia, ma un decreto ministeriale del 2015 ha valutato come necessario differire all'esito del perfezionamento degli adempimenti amministrativi, già avviati, la determinazione della data di inizio del funzionamento del presidio giudiziario di nuova istituzione;

dopo l'ennesima sollecitazione da parte dell'interrogante, avvenuta con atto di sindacato ispettivo 3-03226 del 18 ottobre 2016, e le relative promesse governative, si è giunti finalmente, l'11 settembre 2017, alla firma dell'accordo di collaborazione tra il Ministero della giustizia, la Regione Lazio ed il Comune di Roma;

con l'accordo, è stato sancito che lo stabile dell'ex Gil tornerà al servizio della comunità residente del X Municipio: un patrimonio immobiliare che la Regione si impegna a dare in concessione, e che il Comune di Roma dovrà rivalorizzare;

il progetto sarà realizzato anche attraverso un finanziamento di 13 milioni di euro, ottenuto dall'amministrazione capitolina mediante la partecipazione al bando della Presidenza del Consiglio dei ministri per la riqualificazione urbana e la sicurezza, noto come "bando periferie";

l'edificio ospiterà forze dell'ordine con gli uffici della Polizia locale del X gruppo mare, il giudice di pace e anche un centro per la sicurezza urbana e smart city. Un'azione che comporterà, nel lungo periodo, risparmi per 1,2 milioni di euro di affitti passivi, relativi alle sedi della Polizia locale, che potrebbero essere reinvestiti sul territorio; si creano, in tal modo, le condizioni per un importante presidio di legalità in un territorio già fortemente penalizzato dalla cattiva politica e dal malaffare: un simbolo di rinascita e speranza per l'intero territorio lidense;

un risultato fortemente voluto dall'interrogante, che, già nel 2015, aveva organizzato in loco i necessari sopralluoghi con il prefetto Vulpiani, i tecnici del Ministero della giustizia, un rappresentante dell'allora commissario prefettizio di Roma capitale e i responsabili del genio civile nei locali dell'ex Gil;

considerato, inoltre, che:

la fase successiva alla firma del protocollo prevede l'adeguamento e l'operatività della sede provvisoria del giudice di pace, individuata nei pressi di piazza Capelvenere, ad Acilia, in un periodo massimo di 5 mesi, considerato che ci vorranno almeno 500 giorni per la ristrutturazione degli immobili dell'ex Gil;

ad oggi non sono ancora iniziati i lavori di manutenzione e adeguamento dello stabile individuato come sede provvisoria,

si chiede di sapere:

se non sia il caso di adottare tutte le misure necessarie per accelerare l'operatività della sede di Acilia e garantire in tal modo l'operatività di un presidio di legalità nel quadrante sud della città;

se non sia il caso di porre in essere tutte le azioni volte a supervisionare la corretta applicazione dell'accordo di collaborazione del settembre 2017.

(3-04068)