• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/18316 (4-18316)



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-18316presentato daNUTI Riccardotesto diGiovedì 26 ottobre 2017, seduta n. 879

   NUTI, DI BENEDETTO, DI VITA e MANNINO. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'interno, al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:

   Villa S. Teresa – Diagnostica per immagini e radioterapia s.r.l. è stata sequestrata assieme ad altre aziende e beni e 200 milioni di euro di liquidità, nel 2004, a Michele Aiello;

   inizialmente Gaetano Cappellano Seminara è stato nominato amministratore giudiziario; l'incarico successivamente passato, grazie a contatti con l'ufficio misure di prevenzione del tribunale di Palermo presieduto dal magistrato Silvana Saguto, all'amico Andrea Dara;

   nel luglio 2013 la società è stata confiscata definitivamente e trasferita al patrimonio dello Stato e nell'ottobre 2013 la gestione è stata affidata ad un Consiglio di amministrazione nominato dall'Agenzia nazionale per i beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, mentre Andrea Dara è rimasto come coadiutore;

   durante l'amministrazione giudiziaria la società ha accumulato debiti per milioni di euro, mentre sono state erogate parcelle generose a soggetti terzi;

   nel 2016, si stima che Villa Santa Teresa avesse ancora oltre 36 milioni di debiti, mentre dei 200 milioni sequestrati nel 2004 non v'è più traccia;

   Gaetano Cappellano Seminara, Andrea Dara e Silvana Saguto sarebbero implicati nello scandalo sulla gestione illecita dei beni confiscati da parte della sezione misure di prevenzione del tribunale di Palermo;

   l'articolo 19, della legge regionale siciliana 1° agosto 2017, n. 16 dispone «per l'assegnazione ai sensi dell'articolo 48, comma 3, lettera c), del decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159 degli immobili siti nel comune di Bagheria, sedi delle strutture sanitarie, ospedaliere, di medicina nucleare e di diagnostica per immagini e radioterapia, è autorizzata a farsi carico, anche per il periodo di amministrazione giudiziaria, dei costi relativi all'adeguamento e all'ampliamento delle strutture»;

   tali costi ammontano, secondo l'articolo 19, commi 2 e 3 della citata legge, a 27.334.383,5,1 euro, da restituire per 754.021 nel 2017 e per 1.508.041 dal 2018, presumibilmente sino al 2035;

   l'articolo 19, comma 3 stabilisce la copertura tramite locazioni degli immobili acquisiti: verosimilmente, a giudizio degli interroganti potrebbe essere la medesima società precedentemente confiscata a pagare, che, tuttavia, evidenzia una situazione economico-finanziaria non florida; per questo la società, riconosciuta come centro di eccellenza nel suo settore, potrebbe non riuscire a sostenere i costi e incorrere inesorabilmente nel fallimento, mentre il costo del mutuo finirebbe a carico del bilancio regionale;

   non è chiaro se tale norma sia conforme all'articolo 48, comma 3, della lettera c), del decreto legislativo n. 159 del 2011, per cui i beni destinati e non assegnati ad enti territoriali possono essere utilizzati per finalità di lucro ma con vincolo di reimpiegarne i proventi esclusivamente per finalità sociali;

   non è chiaro se la regione possa farsi regolarmente carico delle spese e dei debiti contratti dall'amministrazione giudiziaria, la cui copertura dovrebbe trovare fonte tra le somme riscosse a qualunque titolo ovvero sequestrate, confiscate o comunque nella disponibilità del procedimento, ai sensi degli articoli 41 e 42 del decreto legislativo n. 159 del 2011;

   secondo fonte Cerved, Andrea Dara, nonostante abbia portato le aziende gestite in situazioni economico-finanziarie gravi, risulta essere ancora amministratore unico di Villa S. Teresa – Group s.p.a., società collegata a Villa S. Teresa – Diagnostica per immagini e radioterapia s.r.l. e attualmente di proprietà per il 57 per cento circa di Michele e Francesca Aiello –:

   quali iniziative di competenza intenda assumere, anche per il tramite dall'Anbsc, per verificare eventuali irregolarità nella gestione dei beni confiscati di cui in premessa, anche per un'eventuale segnalazione all'autorità giudiziaria e alla Corte dei conti;

   se e a quali condizioni i beni immobili, mobili e aziendali riconducibili a Villa Santa Teresa di Bagheria siano stati destinati dall'Anbsc.
(4-18316)