• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

link alla fonte scarica il documento in PDF

Atto a cui si riferisce:
C.5/12550 (5-12550)



Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-12550presentato daRICCIATTI Laratesto diMercoledì 25 ottobre 2017, seduta n. 878

   RICCIATTI, EPIFANI, FERRARA, LAFORGIA, NICCHI, SCOTTO, MELILLA, PIRAS, QUARANTA, D'ATTORRE, SANNICANDRO, DURANTI, ZARATTI e FOLINO. — Al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo. — Per sapere – premesso che:

   ammontano a circa 170 milioni di euro i danni economici del terremoto (circa 8 mila posti di lavoro in meno) per il sistema ricettivo di Umbria, Marche, Lazio e Abruzzo, secondo una stima della camera di commercio di Monza e Brianza, l'unica elaborata incrociando dati Istat, Banca d'Italia, Ciset;

   «Considerato che il fatturato del compatto ricettivo ha un rapporto di 1 a 3 per l'indotto (studio Università di Verona), possiamo dire che abbiamo lasciato sul campo almeno 500 milioni di euro in cui vi sono anche trasporto, alimenti e bevande, abbigliamento, agricoltura e consumi vari. Di questi, purtroppo, un terzo sono solo nelle Marche», commenta Matteo Di Sabatino, presidente della sezione Turismo di Confindustria Ascoli Piceno;

   il comparto, nel centro Italia, è stato messo in ginocchio dall'infinito sciame sismico che ha scosso gli Appennini, la spina dorsale del Belpaese, fatta di borghi e memoria rurale. È proprio l'agriturismo il settore più colpito: le 444 strutture nei 131 comuni del cratere hanno registrato un crollo del 90 per cento degli arrivi (dati Coldiretti), ma è stato penalizzato anche chi non ha subito calamità;

   «Considero Assisi come epicentro del terremoto virtuale», spiega Eugenio Guarducci, assessore al turismo della città. «Qui non c'è stata nessuna maceria. E nessun sfollato. Ma le conseguenze economiche, purtroppo, sono state reali: da ottobre 2016 a marzo 2017 abbiamo riscontrato un calo del 50 per cento sugli arrivi rispetto allo stesso periodo un anno fa. E tutto ciò a causa del fatto che i media parlavano genericamente del sisma nella provincia di Perugia. Abbiamo protestato e ora abbiamo ottenuto dall'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia che, in futuro, vengano diramati i dati indicando il sisma con il nome del comune più vicino all'epicentro» –:

   quali iniziative, per quanto di competenza, stia assumendo il Ministro interrogato in termini di monitoraggio degli interventi di supporto e sviluppo delle attività turistiche nelle zone colpite dai recenti eventi sismici.
(5-12550)