• Testo INTERPELLANZA

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Atto a cui si riferisce:
C.2/00563 dallo scorso 3 febbraio una giovane donna di 19 anni, Chiara Insidioso Monda, versa in stato di coma all'ospedale San Camillo di Roma dopo essere stata letteralmente massacrata, e sfigurata, di...



Atto Camera

Interpellanza urgente 2-00563presentato daGIULIANI Fabriziatesto diMartedì 3 giugno 2014, seduta n. 238

I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'interno, il Ministro della giustizia, per sapere – premesso che:
dallo scorso 3 febbraio una giovane donna di 19 anni, Chiara Insidioso Monda, versa in stato di coma all'ospedale San Camillo di Roma dopo essere stata letteralmente massacrata, e sfigurata, di botte dal proprio compagno con cui conviveva, come si apprende da fonti stampa, nel locale caldaie della palazzina presso la casa del padre di lui;
i danni cerebrali subiti da Chiara come conseguenza del furioso pestaggio sono gravissimi;
contro l'autore del pestaggio, Maurizio Falcioni, che dopo aver ripetutamente colpito la ragazza ha chiamato i soccorsi, erano già state presentate da parte del padre della ragazza due denunce-querele, lo scorso 3 dicembre 2013 e il 14 gennaio 2014;
in particolare nell'ultima denuncia-querela veniva ricostruita la storia della ragazza e delle precedenti denunce presentate e veniva posto l'accento sulla situazione di «ritardo mentale lieve» e di una «personalità con immaturità affettiva e ritardo mentale lieve con ritardo cognitivo», così come certificato da attestati medici, e di gravi problemi di salute – la ragazza infatti soffre di asma bronchiale e allergia cronica che per ultimo nel 2012 l'aveva costretta al ricovero d'urgenza presso l'ospedale Fatebenefratelli;
da fonti giornalistiche si apprende che i medici hanno riscontrato sul corpo di Chiara segni tali da lasciar intendere che la ragazza fosse stata picchiata altre volte in precedenza e che gli stessi carabinieri erano stati testimoni di un precedente episodio di maltrattamento nei confronti della ragazza in occasione del quale il Falcioni era stato fermato e denunciato per resistenza a pubblico ufficiale;
di questi maltrattamenti non si ha notizia negli atti giudiziari ma vi sono testimonianze dei vicini di casa resi però solo successivamente alla tragedia del 3 febbraio 2014;
in occasione del deposito dell'ultima denuncia, a gennaio di quest'anno, gli avvocati del padre della ragazza hanno saputo che, nonostante la segnalazione di reato effettuata dai Carabinieri, nessun procedimento era ancora stato avviato contro Maurizio Falcioni;
il padre temeva per le possibili conseguenze di questa relazione, per la differenza di età tra i due, la condizione di tossicodipendenza del Falcioni, per i problemi di salute di Chiara e i luoghi inadatti in cui vivevano e soprattutto per la situazione di ritardo affettivo della ragazza che seppur maggiorenne, risultava immatura affettivamente;
lo Stato deve avere tra i propri obblighi, morali ancora prima che costituzionali, la tutela di ogni individuo senza distinzione alcuna e la garanzia di una giustizia equa e sollecita a tutela delle persone offese;
il Parlamento, dapprima con la ratifica della Convenzione di Istanbul e poi con l'adozione del decreto-legge n. 93 del 2013, ha inteso mandare un segnale forte alle vittime di violenza: lo Stato è presente, cerca di prevenire e vuole tutelare i suoi cittadini;
sono state infatti definite come forme di violenza anche quelle di natura psicologica e sono stati dati strumenti alle forze dell'ordine tali da consentire interventi rapidi come ad esempio la procedibilità d'ufficio se il maltrattante viene colto in flagrante;
come si è più volte affermato nella fase di discussione e adozione delle norme sopra indicate, la violenza contro le donne è un fenomeno innanzitutto culturale che riguarda la società intera e che necessita di una riforma profonda, dalla difficoltà a denunciare da parte delle vittime alla collaborazione di chi è conoscenza, o ipotizza, fenomeni di violenza, come ad esempio, l'intervento dei vicini – che oggi le norme tutelano per quanto riguarda la denuncia;
è stato più volte considerato come la dichiarazione di incostituzionalità dell'articolo 603 del Codice penale (reato di plagio) avvenuta nel 1981, abbia creato un vulnus ordinamentale; il reato di plagio che presupponeva un totale stato di soggezione ed apparteneva ai delitti contro la persona (titolo XII del Libro II del codice penale), ovvero ai delitti contro la libertà individuale, infatti, tutelava un bene giuridico specifico, la personalità individuale –:
se i Ministri interpellati non ritengano di dover compiere i passi necessari, per quanto di competenza, al fine di fare chiarezza in merito ai gravissimi fatti riguardanti la giovane Chiara Insidioso Monda, esposti in premessa, anche per individuare eventuali errori o ritardi negli interventi posti in essere, e soprattutto al fine di evitare, in futuro, simili epiloghi tragici, e per poter dunque proseguire con fermezza nella lotta alla violenza di genere e se non ritengano, inoltre, per quanto di competenza, di doversi ad operare per trovare strumenti giuridici equilibrati ed adeguati, atti a colmare il vuoto normativo creato dalla dichiarazione di incostituzionalità del reato di plagio.
(2-00563) «Giuliani, Moretti, Rotta, De Maria, Tartaglione, Pollastrini, Saltamartini, Gribaudo, Scuvera, Sbrollini, Ermini, Bergamini, Murer, Centemero, Piccoli Nardelli, Giulietti, Martelli, Giuditta Pini, Tinagli, Chaouki, Quartapelle Procopio, Carfagna, Richetti, Marzano, Locatelli, Zampa, Fassina, Di Salvo, Paris, Iori, Verini, Cuperlo, Orfini, Bonaccorsi, Civati, Laforgia».