• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/05011 l'Unione europea è un'istituzione fondamentale che, dalla sua creazione ad oggi, ha influenzato in modo crescente la vita quotidiana dei cittadini. Infatti da tempo le scelte che vengono prese...



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-05011presentato daZANIN Giorgiotesto diMercoledì 4 giugno 2014, seduta n. 239

ZANIN, VENTRICELLI, ZAPPULLA, TERROSI, TARTAGLIONE, TARICCO, TARANTO e TENTORI. — Al Ministro dello sviluppo economico . — Per sapere – premesso che:
l'Unione europea è un'istituzione fondamentale che, dalla sua creazione ad oggi, ha influenzato in modo crescente la vita quotidiana dei cittadini. Infatti da tempo le scelte che vengono prese a Bruxelles hanno un ruolo penetrante nel nostro ordinamento interno, sia attraverso atti legislativi vincolanti sia per mezzo di atti di soft law;
nonostante ciò i cittadini italiani (e non solo) risultano essere scarsamente informati sulle politiche europee e sui provvedimenti che vengono presi dalle istituzioni europee;
nel 2010, sul tema della disinformazione dei cittadini degli Stati Membri, il Parlamento europeo nella sessione di Strasburgo del 7 settembre 2014 ha votato una relazione su «giornalismo e nuovi media» intesa a creare una sfera pubblica in Europa. Nel testo si «incoraggia gli Stati membri a includere la copertura dell'Unione europea al momento di determinare il mandato delle emittenti del servizio pubblico». Ed ancora si sottolinea che «le emittenti del servizio pubblico nazionale e regionale abbiano una particolare responsabilità nell'informare il pubblico circa le politiche UE»;
nel 2012, secondo i dati statistici dell'Osservatorio di Pavia relativi delle reti Rai sulla presenza delle notizie sull'Unione Europea, nelle edizioni di prima serata il TG1 ha parlato di Europa solo per il 7,3 per cento, il TG2 per 6,9 per cento e il più «virtuoso» TG3 per il 9,3 per cento;
in particolare dalla ricerca dell'Osservatorio di Pavia emerge che gli argomenti affrontati nel periodo 2011-2012 sono: politiche economiche e crisi (72,2 per cento); questioni interne a uno stato (10,0 per cento); politiche pubbliche e normative (7,1 per cento); politica estera e relazioni internazionali (4,6 per cento); diritti (3,5 per cento); rapporti tra stati (1,1 per cento); governance UE (0,7 per cento); attività rappresentative (0,2 per cento); identità e radici (0,1 per cento); altro (0,5 per cento);
inoltre nel 2010 la dirigenza Rai ha cancellato dal palinsesto di Rai 3 la rubrica di informazione settimanale «Buongiorno Europa», la quale, nata dalla redazione del TgR Rai di Milano nel 1991, offriva un'analisi degli argomenti d'attualità con una prospettiva internazionale grazie anche al contributo dei corrispondenti Rai dalle capitali europee, costituendo una delle pochissime finestre informative dedicate esclusivamente all'Europa nel servizio pubblico di informazione italiano;
la Rai è tra le 11 emittenti che hanno fondato il consorzio europeo Euronews e tra i primi cinque azionisti, detenendo il 20 per cento circa delle quote societarie. Il canale, che presenta nel suo palinsesto diverse rubriche relative all'attualità europea ed è stato scelto dall'Unione europea per supportarla nella missione di pubblico servizio, in Italia viene trasmesso su Rai 1 solo dalle ore 6:00 alle 6:30, mentre va in toto sul satellite Astra, Hot Bird, Sky e Tivù Sat, sul sito web dell'emittente e su quello delle dirette Rai, ma non va in onda sul digitale terrestre, privando evidentemente la maggioranza dei cittadini di un servizio di informazione fondamentale;
le raccomandazioni fatte dal Parlamento europeo nel 2010, rendono opportuno che la programmazione del servizio radiotelevisivo pubblico sia argomentato in modo più qualificato, assicurando ai cittadini una più ampia e adeguata informazione europea, a partire da quella legata alle attività dell'Unione;
è necessario inserire nel nuovo contratto di servizio spazi di approfondimento, affinché vengano messe a disposizione dei telespettatori maggiori informazioni sulle politiche europee;
data la partecipazione societaria della Rai, sarebbe altresì necessario introdurre il canale Euronews nel pacchetto del digitale terrestre –:
se nell'ambito del nuovo contratto di servizio, si intenda prevedere espressamente che un certo numero di ore siano destinate a una programmazione dedicata all'Unione europea consentendo il conseguimento degli obiettivi descritti in premessa. (4-05011)