• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE

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Atto a cui si riferisce:
S.3/04089 CONSIGLIO, ARRIGONI, CALDEROLI, CANDIANI, CENTINAIO, COMAROLI, CROSIO, DIVINA, STEFANI, STUCCHI, TOSATO, VOLPI - Al Ministro della salute - Premesso che: "Guadagnare salute" è un...



Atto Senato

Interrogazione a risposta orale 3-04089 presentata da NUNZIANTE CONSIGLIO
martedì 31 ottobre 2017, seduta n.907

CONSIGLIO, ARRIGONI, CALDEROLI, CANDIANI, CENTINAIO, COMAROLI, CROSIO, DIVINA, STEFANI, STUCCHI, TOSATO, VOLPI - Al Ministro della salute - Premesso che:

"Guadagnare salute" è un programma promosso dal Ministero della salute e approvato con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri il 4 maggio 2007;

il progetto nasceva dall'esigenza di diffondere e facilitare l'assunzione di tutti quei comportamenti che hanno un impatto positivo sullo stato di salute della popolazione, agendo su scorretta alimentazione, inattività fisica, fumo ed abuso di alcol, principali fattori di rischio di malattie cronico-degenerative;

l'introduzione al progetto illustrava come, secondo i dati dell'Organizzazione mondiale della sanità, l'86 per cento delle morti e il 75 per cento delle spese sanitarie in Europa e in Italia siano determinate da patologie croniche che hanno 4 principali fattori di rischio: fumo, abuso di alcol, scorretta alimentazione, inattività fisica;

"Guadagnare salute" ha rappresentato il primo documento programmatico finalizzato alla realizzazione di interventi per la tutela e la promozione della salute pubblica, concordati fra livelli istituzionali e di governo;

obiettivo primario del progetto era quello di agire su questi 4 principali fattori di rischio, al fine di migliorare la salute dei cittadini, eliminare disuguaglianze sociali e, al tempo stesso, continuare a garantire la sostenibilità del sistema sanitario, in termini economici e di efficacia;

"Guadagnare salute" ha rappresentato un approccio nuovo alla salute e alla prevenzione, poiché prevedeva un'alleanza fra forze diverse attraverso strategie intersettoriali tra loro coordinate;

il piano promuoveva la condivisione di una nuova cultura, in cui la salute sarebbe diventata preoccupazione di tutto il Paese e non solo del sistema sanitario;

esso prevedeva l'alleanza e la creazione di una rete fra il sistema sanitario, il Governo centrale, le amministrazioni locali, il mondo della scuola, l'universo del lavoro e dell'industria, il settore agricolo, gli operatori di volontariato, al fine di addivenire a buone pratiche da tradurre in comportamenti individuali consolidati;

in questa prospettiva il ruolo del Ministero della salute è stato quello di fungere da catalizzatore e volano delle iniziative;

la sinergia fra i Ministeri consentiva infatti di dare maggiore credibilità ai messaggi, consolidare la relazione fra cittadini ed istituzioni, realizzando una vera e propria piattaforma nazionale della salute;

il programma si articolava in attività di comunicazione ed azioni per ridurre l'iniziazione al fumo, accrescere il consumo di frutta e verdura, ridurre l'abuso di alcol, ridurre il consumo di bevande ed alimenti troppo calorici, facilitare lo svolgimento dell'attività fisica;

questi comportamenti virtuosi avrebbero avuto come obiettivo quello di ridurre, nel lungo periodo, il peso delle malattie croniche sul sistema sanitario e sulla società;

i principali obiettivi della campagna sono stati quelli di rafforzare la conoscenza dei 4 fattori di rischio, memorizzare messaggi semplificati come 5 porzioni di frutta e verdura da consumare ogni giorno, aumentare il numero di cittadini che si rivolgono al medico o al farmacista per misurare il peso corporeo, la pressione arteriosa e i livelli di colesterolo;

un programma più specifico con il mondo della scuola prevedeva l'identificazione di strategie per resistere alle pressioni sociali a fumare, bere alcolici e bevande zuccherate o a consumare cibi calorici, coinvolgendo nelle iniziative anche i genitori;

un accordo fra Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, Ministero della salute e Regioni promuoveva specifici interventi di educazione alla salute anche attraverso l'attuazione di politiche volte al miglioramento dell'attività sportiva;

in questa prospettiva, "Guadagnare salute" rappresenterebbe ancora oggi un importante strumento per promuovere azioni di prevenzione per la salute;

non è stato possibile però, anche a causa della crisi finanziaria sorta nel 2008, continuare a sostenere questo programma, malgrado il suo potenziale rilevante impatto sulla salute dei cittadini e sulla riduzione dei costi per il Servizio sanitario nazionale;

fin dal 2014 il programma è stato inserito nel documento programmatico redatto dalla Commissione tecnico-scientifica del progetto "La salute: un bene da difendere, un diritto da promuovere", una piattaforma di stakeholder finalizzata al dialogo con le istituzioni per la difesa dei diritti dei pazienti oncologici e onco-ematologici promossa da 14 associazioni di pazienti e coordinata da "Salute Donna" onlus;

il progetto "La salute: un bene da difendere, un diritto da promuovere" si avvale della collaborazione di un dedicato intergruppo parlamentare, che include rappresentanti di tutte le forze politiche;

il 27 settembre 2017 è stato pubblicato dal Ministero della salute sul proprio sito internet istituzionale l'atto di indirizzo per l'individuazione delle priorità politiche per l'anno 2018;

nell'atto si considera prioritaria l'azione di promozione della salute e la prevenzione, e si cita il programma "Guadagnare salute", di cui il Ministero intenderebbe avvalersi nel corso del 2018;

recentemente (gennaio-febbraio 217), inoltre, la ricercatrice Francesca Battisti e i suoi collaboratori hanno pubblicato i risultati di un studio su "Stima dei decessi per tumori attribuibili a fattori di rischio comportamentali in Italia nel 2013" sulla rivista scientifica "Epidemiologia e Prevenzione", valutando gli effetti che si raggiungerebbero in Italia se si riuscisse ad eliminare quei fattori di rischio indicati nel progetto;

secondo gli autori del lavoro "le malattie cronico-degenerative causano oltre l'80% dei decessi in Europa e, tra questi, i tumori ne determinano il 20%. I fattori di rischio legati agli stili di vita e compresi nel programma nazionale Guadagnare Salute sono tra i maggiori responsabili delle morti per tumore";

lo studio valuta i dati in base al "Global burden of disease" (GBD), una metodologia consolidata a livello internazionale;

i ricercatori stimano che, dei 175.603 decessi per tumore occorsi nel 2013 in Italia, più di 67.000, ovvero il 38 per cento, sarebbero attribuibili a quei comportamenti sbagliati;

mediamente, il 34 per cento dei decessi per tumore nei soli uomini è attribuibile al fumo di sigaretta, con un massimo in Campania, 37,1 per cento, e un minimo in Molise, 30 per cento mentre nel Lazio l'11,1 per cento, il massimo in Italia, dei decessi per tumore nelle donne sono attribuibili al fumo. La regione Marche è quella con la più alta frazione di decessi per tumore causata di eccessi di rischio dietetico (la frazione è 8,1 per cento tra le donne e 11,8 tra gli uomini);

questi risultati invitano ad aumentare gli sforzi per diffondere nel Paese buone pratiche di tipo preventivo, in grado di ridurre il numero di quelle decine di migliaia di decessi all'anno causati da comportamenti modificabili. Occorre individuare la strada per rilanciare questo importante programma,

si chiede di sapere:

in che modo e con quali risorse il Ministro in indirizzo intenda rilanciare il piano "Guadagnare salute";

se non ritenga utile valutare, anche attraverso uno studio economico, il potenziale impatto positivo derivante dal rilancio del programma "Guadagnare salute" a livello nazionale, regionale e locale;

se non ritenga opportuno istituire una commissione tecnico-scientifica all'interno del Ministero, che valuti l'attuazione del programma a livello regionale, studiandone gli andamenti di mortalità per verificarne l'efficacia e fissando indicatori per stabilirne il successo;

se non ritenga che questi indicatori potrebbero essere impiegati per valutare la performance del piano a livello regionale, così da premiare economicamente le Regioni più virtuose.

(3-04089)