• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
S.4/08341 PETRAGLIA - Al Ministro dello sviluppo economico - Premesso che, a quanto risulta all'interrogante: il 31 ottobre 2017 è scaduto il termine massimo fissato dall'addendum all'accordo del...



Atto Senato

Interrogazione a risposta scritta 4-08341 presentata da ALESSIA PETRAGLIA
martedì 31 ottobre 2017, seduta n.907

PETRAGLIA - Al Ministro dello sviluppo economico - Premesso che, a quanto risulta all'interrogante:

il 31 ottobre 2017 è scaduto il termine massimo fissato dall'addendum all'accordo del 2015 per le Acciaierie di Piombino (ex Lucchini) tra il Governo e Aferpi (gruppo Cevital) sull'individuazione di un partner industriale o sulla presentazione di un piano industriale con finanziamenti certi, la cui stipula a fine giugno è stata necessaria, a seguito dell'inadempimento da parte di Aferpi sull'esecuzione degli investimenti previsti nel programma industriale;

l'addendum siglato prevedeva: a) il prolungamento fino al 30 giugno 2019 del periodo di sorveglianza da parte degli organi della procedura di amministrazione straordinaria, sulla base di un piano di azione che prevedeva il cronoprogramma dei nuovi impegni; b) l'impegno di Cevital/Aferpi ad individuare, entro il 31 ottobre 2017, una partnership per la parte siderurgica del progetto Piombino o a presentare, nello stesso termine, un piano industriale con evidenza delle fonti di finanziamento certe; c) l'impegno di Aferpi a riprendere l'attività produttiva con le tempistiche del piano di azione che prevedeva: per la parte siderurgica, la ripresa dell'attività di laminazione ad agosto 2017 per le rotaie e ad ottobre per barre e vergella; piano liberazione aree: smantellamenti piccoli impianti con fine lavori a settembre 2017 e assegnazione degli ordini entro ottobre 2017 per lo smantellamento di grandi impianti, con fine lavori nell'ottobre 2019; verifica ad ottobre 2017 sull'emissione degli ordini e successivamente, ogni 6 mesi, a partire da gennaio 2018;

per la parte logistica e agroalimentare Aferpi si impegna a presentare le relative proposte operative entro 6 mesi dall'approvazione del piano siderurgico;

considerato che, a quanto risulta all'interrogante:

gli impegni di Aferpi indicati nell'addendum non sono stati rispettati;

la violazione di quanto inserito nell'addendum in merito alla ripresa produttiva, alla ricerca della partnership ed alla presentazione del piano industriale, rappresenta un grave inadempimento di Aferpi e quindi causa di risoluzione dell'accordo;

l'unico atto formale prodotto da Aferpi rispetto all'addendum, al fine di dilazionare ulteriormente i tempi, è stato l'invio di una lettera, in cui annunciava al Governo di avere una trattativa in corso con un partner industriale;

il Ministro in indirizzo ha ritenuto insufficiente la lettera d'intenti di Cevital sulla ripresa delle attività produttive di Aferpi e ha dato mandato al commissario dell'ex Lucchini, Piero Nardi, di avviare le procedure per il recesso dal contratto;

la procedura di recesso dal contratto passa dal pronunciamento del Tribunale dopo il quale la gestione dello stabilimento di Piombino potrebbe anche passare di nuovo nelle mani dell'amministratore straordinario, ma solo nel caso in cui Aferpi non continui a pagare per propria parte i dipendenti e i fornitori e quindi con la conseguente dichiarazione di insolvenza;

nel caso invece, molto probabile, che Aferpi, pur in una situazione di inadempienza conclamata, continui a pagare per la propria parte i dipendenti, che per la tipologia di cassa integrazione adottata permetterebbe addirittura di ridurre le presenza del personale fino ad un minimo del 10 per cento del totale, la società del marchio Cevital rimarrebbe proprietaria delle Acciaierie;

considerato inoltre che a giudizio dell'interrogante quest'ultima ipotesi rappresenterebbe un disastro per la realtà di Piombino e la fine della produzione di acciaio in Toscana, in quanto Aferpi potrebbe rimanere a lungo a Piombino senza nessun interesse a far ripartire la produzione,

si chiede di sapere:

a tutela dell'economia del territorio di Piombino e dei lavoratori dell'ex Lucchini come quelli dell'indotto, quale percorso intenda compiere il Ministro in indirizzo, nel caso in cui Aferpi risultasse "solo" inadempiente e non insolvente;

per quale motivo gli interventi sulle bonifiche di competenza statale non siano ancora cominciati;

nel caso di insolvenza di Aferpi e quindi di amministrazione straordinaria, se intenda utilizzare il fondo per le amministrazioni straordinarie di 300 milioni di euro e in che quantità.

(4-08341)